Letto: 5801 volte | Inserita: sabato 10 giugno 2017 | Visitatore: Gian Mario

Ho 43 anni mi alleno in sala pesi da circa 8 mesi ma a causa di scarso riposo e forte stress lavorativo sono andato incontro a burnout o overtraining. Sono fermo circa da un mese e mezzo ma continuo ad accusare stanchezza e col passare del tempo anche dolori muscolari e articolari, nonostante faccia stretching quasi tutti i giorni, seguendo anche un'alimentazione giusta seguita da un nutrizionista. Come posso uscire da questa condizione? Posso tornare in palestra ad allenarmi anche con pochissimo carico?

Quello dell’overtraining o “sovrallenamento” è un fenomeno abbastanza diffuso tra gli atleti professionisti e che non va sottovalutato. Consiste in uno squilibrio dell'allenamento che si verifica quando l'attività fisica praticata è troppo intensa, tanto che l'organismo non riesce, nei normali tempi di recupero, a eliminare la fatica accumulata.

L’overtraining danneggia non solo le prestazioni atletiche, ma rende anche più vulnerabile l'organismo a eventuali infezioni, perché ne abbassa le difese immunitarie. I sintomi sono abbastanza riconoscibili: oltre alla sensazione di affaticamento, e a diffusi dolori muscolari, si registra un aumento della frequenza cardiaca a riposo e della pressione arteriosa. La sindrome è confermata da precisi riscontri clinici: si notano infatti variazioni dell’ematocrito, modificazioni del tasso di emoglobina, una certa diminuzione del livello di testosterone e un aumento del cortisolo, il cosiddetto “ormone dello stress”.

Una volta accertato che si è “affetti” da sovrallenamento è opportuno riposarsi completamente per qualche giorno per riprendere poi l’allenamento con carichi di lavoro minimi, al fine di ristabilire progressivamente l’equilibrio fisico ottimale, magari aiutando l’organismo con degli integratori.

Bisogna però tornare a fare sport costantemente, sia pure con un carico di lavoro drasticamente ridotto. Una delle conseguenze dell’overtraining è infatti il rifiuto psicologico a tornare ad allenarsi. Le consiglio dunque di riprendere con moderazione l’attività sportiva proprio al fine di recuperare, passo dopo passo, quell’armonia psicofisica  che negli ultimi mesi le è venuta a mancare.

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DUCCIO CURIONE - Insegnante di Scienze Motorie, ex preparatore atletico del Monopoli ed ex responsabile area fisico-motoria del Bari Calcio

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  • stefano
    Buona sera dottore anche io ho vissuto una situazione analoga. Ora sto molto meglio a distanza di 2 mesi e ho ripreso gli allenamenti. Le chiederei gentilmente alcuni consigli su come allenarmi perchè da quando mi è successo ho spesso quella sensazione di non riuscire a respirare bene che mi trascino, di mancanza d'aria che si presenta magari se sono stanco,se mi affatico al computer leggendo o anche se mi arrabbio per qualcosa...insomma situazioni di stress normali quotidiani. All'inizio della mia disavventura stavo molto peggio: crisi di panico alla sera, stati depressivi passeggeri, ansia persistente, tachicardia, insonnia, dolori muscolari diffusi, sudorazioni notturne, faticavo a fare sforzi fisici banali come la corsetta per prendere il pullman e sensazione di mancanza d'aria appunto. Mi può spiegare come mai?

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