di Francesca Canonico

La scrittrice Valeria Petruzzelli: «Uso violenza e sesso per fare tabula rasa del passato»
CONVERSANO – Con il suo romanzo erotico–noir “Il passato è un campo di addestramento. Storia di Lei”, pubblicato lo scorso maggio, ha vinto l’edizione 2015 del Garp Under 30, festival letterario indetto da una casa editrice bolognese. Parliamo della 26enne conversanese Valeria Petruzzelli (nella foto). L’abbiamo intervistata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il tuo successo nasce tutto da un blog…

Sì tutto è iniziato quando ho deciso di aprire un blog in cui riversavo le mie ansie e paure e dove potevo esorcizzare i momenti negativi della vita quotidiana. Utilizzavo come espediente una donna armata di pistola e assetata di vendetta che uccideva tutti coloro che non riusciva a tollerare. Dietro le vittime si nascondevano persone reali, con le quali avevo avuto a che fare nella vita di tutti i giorni e che mi appartenevano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quindi sostanzialmente la protagonista eri tu.

Era come se fosse un mio alter ego o una mia giustiziera privata che mi liberava da situazioni e persone che non mi piacevano. Il mio legame con lei è emotivo, anche se le situazioni che si trovava ad affrontare e il suo carattere caparbio e deciso sono caratteristiche lontane dalla mia persona.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Queste storie sono state poi il fulcro del romanzo: come è maturata l’idea di trasporle in un vero e proprio libro?

Grazie al concorso Garp. Venni a sapere del bando di gara e decisi così di trascrivere la mia storia in “word” per candidarmi al premio. E chiaramente una volta saputo con mia grande sorpresa di aver vinto ho deciso di fare sul serio. Da blogger sono diventata scrittrice.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Parlaci di “Lei”.

Il romanzo come detto riprende i miei racconti sul blog. Racconta di una donna che deve affrontare un passato difficile e ricomporre la sua identità, ormai disgregata. E si trova a dover fare i conti con violenze, incidenti, intrighi e assassinii. Usa la pistola come arma per far tabula rasa di un passato che non sa gestire.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Violenza, omicidi…temi forti e decisi.

Eh sì, su questa scelta ha inciso il mio senso di rivalsa nei confronti di ciò che vivevo nel quotidiano: solo utilizzando emozioni d’impatto potevo sfogare la mia frustrazione. Però c’è da dire che il “noir” e “azione” sono generi che amo. Ad esempio per quanto riguarda il cinema adoro “Kill Bill” e poi il personaggio da me creato si chiama Eve, nome ispiratomi dal film “V per Vendetta”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel libro però c’è anche molto sesso: pensi che questo ti possa permettere di vendere qualche copia in più?

No, nel mio romanzo l’erotismo non ha una funzione “commerciale”: è necessario per mitigare la violenza. Il sesso per la protagonista è una valvola di sfogo che la conduce a nuove esperienze, a ricercare se stessa. Non mi sono ispirata certo a “Cinquanta sfumature di grigio”, che tra l’altro neanche ho letto. I miei modelli sono ben altri:  Belle de Jour, Valérie Tasso, Charles Bukowski. Tutti autori che affrontano il mondo dell’erotismo in maniera autentica, parlando del sesso come mezzo di potere o di sottomissione. 


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