di Comunicato stampa del Comune di Bari

Bari, ''Korea week'': una settimana di eventi dedicati alla cultura coreana
Un viaggio lungo sei giorni attraverso l'affascinante Repubblica di Corea. Dal 21 al 26 maggio si svolge per la prima volta a Bari la Korea Week, una settimana di spettacoli ed eventi gratuiti - dai contest di K-Pop agli spettacoli di danza e musica tradizionale, dalle proiezioni di film coreani ad una speciale mostra sulla carta tradizionale coreana, fino agli antichi giochi coreani - che accompagnerà baresi e non alla scoperta di uno dei più affascinanti Paesi dell'Estremo Oriente: la Repubblica di Corea.

La kermesse, organizzata dall'Istituto Culturale Coreano in Italia e dall'Ambasciata della Repubblica di Corea assieme alla Città di Bari, la Regione Puglia e la Direzione Regionale Musei Puglia e resa possibile dall'impegno e dalla preziosa mediazione dell'ambasciatrice della Puglia nel mondo Nancy Dell'Olio, è stata presentata questa mattina a Palazzo di Città nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno partecipato la direttrice dell'Istituto Culturale Coreano in Italia Ye Jin Chun, il sindaco Antonio Decaro, l'assessora comunale alle Culture e Turismo Ines Pierucci, la consigliera del presidente della Regione Puglia con delega alle Politiche culturali Grazia Di Bari, il direttore del Castello Svevo di Bari Alessandra Mongelli e l'avvocato Nancy Dell'Olio.


PROGRAMMA

 
  • K-Performance: Danza e musica tradizionale coreana - "Sentimento Coreano: Han". Sabato 21 e domenica 22 maggio (ore 20:30), Teatro Kursaal Santalucia. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti in sala.
    Musicisti e artisti coreani attivi in Europa si riuniscono a Bari per far conoscere la musica e la danza tradizionale coreana e la sua potente espressività con lo spettacolo "Sentimento Coreano: Han", che vedrà impegnati la coreografa e ballerina An Jae Hyun nella danza, e i musicisti Kim Hye Lim al Daegeum e Park Myunghyun al Janggu e Jindo Buk-chum. Il Jindo Buk-chum è la danza del tamburo dell'isola di Jindo, nel sud-ovest della Corea del Sud. A differenza di altre regioni della Corea, a Jindo utilizzano entrambi i lati del tamburo con la bacchetta in ogni mano per esprimere melodie e ritmi delicati. Nel corso dello spettacolo verrà eseguito con il Daegeum, il flauto tradizionale coreano, Kyungpungnyun, un brano per voce solista molto amato e cantato anticamente dai nobili aristocratici coreani, spesso eseguito anche con gli strumenti tradizionali. Il titolo del brano significa, letteralmente, "gioire per l'abbondanza del raccolto" ed esprime, appunto, il sentimento di gioia per un raccolto ben riuscito. Con il Janggu, tamburo a due facce a forma di clessidra che per i suoi ritmi variegati e accattivanti riesce a suscitare gioia e letizia in chi lo ascolta, verrà eseguito invece il Seonban Seol Janggu. Il Janggu era suonato durante le festività, in particolare quelle che celebrano il buon raccolto  Attraverso questo brano si potranno apprezzare la destrezza del musicista e il suo virtuosismo nell'improvvisazione. Elemento di modernità di questo spettacolo è la coreografia "Oggi è ancora un bel giorno", rivisitazione in chiave moderna della danza tradizionale coreana a cura della coreografa An Jae Hyun.
 
  • K-Pop: Dance & Vocal Contest "K-Pop Party Bari". Domenica 22 maggio (ore 15:30). Teatro Kursaal Santalucia. Il K-Pop Party è destinato a tutti gli appassionati della musica K-Pop che potranno assistere all'esibizione dei gruppi di K-Pop Dance & Vocal Cover preselezionati in tutta Italia con le coreografie dei K-Pop Idol più in voga del momento. L'appuntamento dove tutti i giovanissimi amanti del K-Pop potranno riunirsi per condividere la propria passione per il K-Pop!
     
  • K-Cinema: Film Coreani "Memorie di un Assassino", "Train to Busan" e "Masquerade" Lunedì 23, martedì 24 e mercoledì 25 maggio (ore 20:00) Officina degli Esordi
     
  • K-Game: Giochi Tradizionali Coreani Da lunedì 23 a mercoledì 25 maggio (ore 16:00-19:30) - Officina degli Esordi. All'Officina degli Esordi prima delle proiezioni dei film coreani sarà possibile provare alcuni giochi tradizionali coreani. Ttakji, o Ddakji, è un gioco coreano giocato da due o più giocatori. Il Ttakji è costruito piegando insieme due pezzi di carta quadrati in un quadrato. La partita si vince ribaltando il Ttakgi colpendolo. Il gioco è diventato celebre nel mondo dopo essere apparso nella serie Netflix "Squid Game" (il gioco fatto all'inizio della serie in una stazione della metropolitana e con penitenza sonori ceffoni). Tuho è un gioco in cui, da una distanza prestabilita, si lanciano delle frecce dentro un vaso. Il Tuho era un gioco per famiglie nobili o reali, e veniva giocato durante le grandi festività e in occasione dei grandi eventi di famiglia. In questo gioco vince chi riesce a lanciare più frecce dentro il proprio vaso. Jegichagi è un gioco popolare coreano e viene giocato durante il periodo invernale (soprattutto durante il Capodanno Lunare). In questo gioco si "palleggia" il Jegi (una pallina di carta con all'interno una piccola moneta) e vince chi riesce ad effettuare più palleggi. Gonggi è un gioco che prevede l'utilizzo di cinque o più sassolini, i quali vengono lanciati ed afferrati al volo seguendo un regolamento predefinito. Solitamente viene giocato da due o più persone, e viene valutata l'abilità di ciascuna persona nel lanciare ed afferrare i sassolini. Storicamente è noto che il gioco fosse praticato in tutto il Paese da moltissimo tempo.
     
  • K-Paper: il tuo nome coreano sulla Carta millenaria Mercoledì 25 maggio (ore 16:00-19:30) - Officina degli Esordi. Nella giornata del 25 maggio, le esperte di calligrafia tradizionale Yoojin Jang e Jieun Kim saranno a disposizione di quanti vorranno conservare un ricordo originale del loro incontro con la cultura coreana: a tal fine 200 segnalibro realizzati in carta tradizionale coreana Hanji verranno personalizzati con il nome del partecipante scritto in lingua coreana.
     
  • K-Art: Mostra sulla Carta Coreana "Hanji: la Carta della Vita". Inaugurazione giovedì 26 maggio (ore 19:00) - Museo Castello Svevo. La storia della manifattura cartaria coreana si fonda sulla carta tradizionale Hanji. Partendo da questo materiale, la mostra "Hanji, la Carta della Vita" si propone di esaminare non solo la cultura della carta in Corea, ma anche i suoi svariati utilizzi che si diramano negli ambiti più diversi. Hanji è il nome della carta prodotta tramite il metodo tradizionale coreano. Si ipotizza che, subendo anche l'influenza delle tecniche artigianali cinesi, questa carta sia stata introdotta nella penisola coreana durante il periodo dei Tre Regni (II-IV secolo ca.). Il processo artigianale di produzione della carta è nato in Cina, ma in Corea ha subito un grande e decisivo cambiamento con l'utilizzo della corteccia del "Daknamu", tipologia di gelso che cresce in Corea, ottenendo una tecnica di produzione del tutto innovativa. L'Hanji ha avuto grande successo anche in Cina, la "madrepatria" della carta, e nel vicino Giappone, dando vita a un fiorente commercio, assieme al quale si è diffusa anche la tecnica di produzione. Fin dall'antichità in Corea la carta Hanji è stata utilizzata negli ambiti più disparati. Infatti, andando ben oltre il ruolo di supporto di scrittura, l'Hanji è entrata nella quotidianità delle persone venendo utilizzata nella produzione di oggetti di uso comune come ventagli e ombrelli ed è stata ampiamente apprezzata anche nell'edilizia, che ha utilizzato questo prezioso materiale per realizzare carta da parati e finiture. Con l'avvento della tecnologia la carta Hanji ha rischiato di essere dimenticata, ma grazie agli sforzi di enti pubblici e privati che si sono impegnati per restituirle l'antico splendore, oggi la carta tradizionale coreana sta dando vita ad una nuova tradizione.
 
L'inaugurazione, a ingresso gratuito, si terrà alle ore 19:00 del 26 maggio: la mostra si protrarrà poi fino al 25 luglio negli orari di apertura del Castello Svevo di Bari.

* Si specifica che, per visitare la mostra, sarà  sufficiente acquistare il biglietto d'ingresso al Castello Svevo.
 
 
Ufficio stampa
 
Istituto Culturale Coreano - tel. 06 441633208

 



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