di Redazione

Rivoluzione ADM: le 52 licenze che ridisegnano il futuro del gioco online in Italia
Con il nuovo sistema di regolamentazione del gioco d’azzardo online l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) ha attivato 52 licenze valide, segnando un cambiamento profondo rispetto al passato. Da questo momento, solo queste piattaforme possono operare legalmente sul mercato nazionale, mentre centinaia di domini precedentemente attivi sono usciti dal perimetro regolato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La notizia rappresenta una svolta strutturale: il settore passa da un modello molto frammentato a uno più selettivo, con l’obiettivo dichiarato di aumentare il controllo pubblico, la trasparenza e la tutela dei giocatori. È una riforma attesa da anni, che ridisegna i confini del mercato digitale italiano. Continua a leggere l’analisi approfondita per scoprire tutti gli aspetti principali.

Perché l’ADM ha introdotto una riforma così rigida

La spinta al cambiamento nasce da criticità accumulate negli anni. In passato, una singola concessione poteva coprire numerosi domini, spesso con marchi diversi e comunicazioni poco chiare. Questo rendeva complesso il controllo e favoriva zone grigie difficili da monitorare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Con la nuova normativa, l’ADM ha deciso di intervenire su più livelli. I punti centrali della riforma possono essere riassunti così:
  • Ogni licenza è associata a un solo dominio ufficiale;
  • Il costo della concessione è fissato a 7 milioni di euro per nove anni;
  • Vengono richieste garanzie finanziarie e tecniche più elevate;
  • Aumentano gli obblighi in materia di tutela del giocatore.
Queste misure non servono solo a fare cassa, anche se hanno già prodotto oltre 360 milioni di euro di entrate per lo Stato, ma soprattutto a selezionare operatori realmente in grado di sostenere un mercato regolato e responsabile.

Meno operatori, maggiore chiarezza per gli utenti

Il passaggio da oltre 300 marchi attivi a soli 52 operatori autorizzati ha un impatto immediato sulla leggibilità del mercato. Per i giocatori, diventa più semplice riconoscere quali piattaforme sono legali e quali no, riducendo il rischio di finire su siti non controllati.
Secondo Vladyslav Lazurchenko, esperto del settore iGaming, questa concentrazione non impoverisce l’offerta, ma la rende più solida. Un numero ridotto di operatori consente controlli più efficaci, ispezioni più frequenti e un’applicazione più rapida delle sanzioni in caso di irregolarità.

Sicurezza, limiti e gioco responsabile

Un altro aspetto centrale della riforma riguarda la protezione dei consumatori. Tutti gli operatori con licenza ADM devono rispettare requisiti precisi in materia di gioco responsabile, che incidono direttamente sull’esperienza dell’utente.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Tra gli strumenti obbligatori rientrano:
  • Sistemi di autoesclusione temporanea o permanente;
  • Limiti di deposito personalizzabili;
  • Verifiche rigorose sull’età minima (18+);
  • Messaggi chiari sui rischi del gioco.
Queste misure rafforzano il principio secondo cui il gioco d’azzardo deve essere considerato un intrattenimento e non una fonte di reddito. Il confronto con il mercato illegale resta evidente: al di fuori del perimetro ADM mancano tutele, garanzie sui pagamenti e protezione dei dati personali.

Informazione e osservazione del settore

Nel nuovo scenario regolato, cresce anche il valore dell’informazione. Accanto agli operatori autorizzati, esistono piattaforme che osservano il settore da una prospettiva analitica e sociale, aiutando il pubblico a comprendere dinamiche e numeri senza incentivare la partecipazione diretta al gioco.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


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Prima e dopo: un cambio di paradigma

Prima della riforma, il mercato italiano era caratterizzato da una crescita rapida ma disordinata. La moltiplicazione dei domini rendeva difficile distinguere il gioco legale da quello non autorizzato e complicava il lavoro di vigilanza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Oggi, il nuovo modello introduce:
  • Maggiore trasparenza per i consumatori;
  • Controlli più mirati da parte dell’ADM;
  • Responsabilità più elevate per gli operatori;
  • Un ambiente digitale più prevedibile.
Questo assetto favorisce una responsabilità sociale più concreta, spostando l’attenzione dalla quantità alla qualità dell’offerta.

Un mercato più stabile nel lungo periodo

L’attivazione delle 52 licenze ADM segna l’inizio di una fase più matura per il gioco d’azzardo online in Italia. Tra regole più severe, strumenti di tutela obbligatori e una maggiore attenzione alla sicurezza, il settore si avvia verso un equilibrio più sostenibile. Resta fondamentale, per i giocatori, mantenere un approccio consapevole e ricordare che il gioco deve rimanere un’esperienza di intrattenimento, controllata e responsabile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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