di Redazione

Itinerario dei Santi tra Foggia e il Gargano: tra fede popolare e cultura locale

Tra i tanti modi per scoprire la Puglia, c’è anche quello che segue le tracce della spiritualità e della devozione popolare. In particolare, il territorio compreso tra Foggia e il promontorio del Gargano custodisce un itinerario ricco di storie, santuari, borghi e tradizioni legate ai santi più amati della zona: da San Michele Arcangelo a San Matteo, passando per i patroni Guglielmo e Pellegrino.

Un viaggio che unisce il patrimonio religioso a quello artistico e paesaggistico, raccontando l’identità profonda della Capitanata. Non si tratta solo di visitare chiese o grotte, ma di entrare in contatto con una cultura antica, fatta di riti, pellegrinaggi e di luoghi carichi di significato.

Foggia e i suoi santi patroni: Guglielmo e Pellegrino

Il nostro itinerario spirituale parte proprio da Foggia, città che venera come santi patroni Guglielmo e Pellegrino, due figure particolari nella tradizione cristiana locale. Secondo la leggenda, erano padre e figlio provenienti da Antiochia, arrivati in Italia durante l’alto Medioevo per diffondere la fede e per condurre una vita di preghiera nonché di penitenza. 

Entrambi furono accolti a Foggia con grande rispetto e ancora oggi sono ricordati con una festa popolare molto sentita.

Una tappa immancabile è la Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel cuore del centro storico. Qui è custodita l'Iconavetere, una sacra immagine della Madonna che, secondo la tradizione, fu ritrovata miracolosamente in una palude. Nella stessa chiesa si conservano anche le reliquie dei due santi Guglielmo e Pellegrino.

San Giovanni in Lama / San Matteo (San Marco in Lamis)

Lasciata Foggia, l’itinerario si addentra verso l’entroterra garganico, seguendo uno dei tratti più suggestivi della Via Francigena del Sud.

Tra dolci colline, boschi di lecci e distese di ulivi, si incontra il Santuario di San Matteo Apostolo, a pochi chilometri da San Marco in Lamis. Questo antico convento francescano, sorto su un precedente insediamento benedettino, è da secoli un luogo di pellegrinaggio e di sosta per i fedeli diretti a Monte Sant’Angelo.

Il santuario, immerso in un paesaggio ancora intatto, conserva un’atmosfera di raccoglimento e di solennità. Al suo interno, oltre alla chiesa e al chiostro seicentesco, si trova la Biblioteca “Padre Antonio Fania”, una delle più importanti raccolte librarie religiose del Mezzogiorno. Essa ospita testi antichi, manoscritti e opere d’arte sacra che testimoniano il legame profondo tra cultura e spiritualità di questo territorio.

Monte Sant’Angelo e il Santuario di San Michele Arcangelo

Salire a Monte Sant’Angelo significa entrare nel cuore del culto micaelico, uno dei più antichi e diffusi in Europa. Qui, secondo la tradizione, l’arcangelo Michele apparve per la prima volta nel 490 d.C., dando origine a una serie di eventi che hanno reso questa località una tappa molto importante per i pellegrinaggi cristiani.

Il Santuario di San Michele Arcangelo si sviluppa attorno a una grotta naturale e conserva una forte carica simbolica. Per raggiungerla si scendono dei gradini scavati nella roccia, in un ambiente semplice e raccolto, che invita subito alla riflessione. L’atmosfera è particolare, tra luci soffuse e silenzio interrotto solamente dalle preghiere dei fedeli.

Oggi il santuario è riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità UNESCO ed è stato inserito dal National Geographic tra i luoghi di culto più affascinanti al Mondo. Ma non si tratta solo di un punto di riferimento religioso: storicamente, è stato anche un luogo di crocevia di culture e popoli diversi, dai longobardi fino ai crociati.

Dal centro storico o dal belvedere, si può godere, inoltre, di una splendida vista sul Golfo di Manfredonia e sul paesaggio del promontorio garganico.

Grotta e sentieri sacri: tra fede e natura nel Gargano

Nel Gargano, la spiritualità non si vive solo nei santuari, ma anche lungo i percorsi che li collegano. In questa zona, camminare è parte integrante dell’esperienza: un modo per avvicinarsi al territorio e alla sua storia. Un esempio significativo è la Via Sacra Longobardorum, un antico tracciato che per secoli è stato battuto da pellegrini, pastori e viaggiatori diretti alla Grotta di San Michele Arcangelo.

Oggi questi sentieri sono stati riscoperti e valorizzati, diventando parte di una rete di cammini storici e naturalistici. A piedi o in bicicletta, è possibile attraversare boschi, uliveti, zone rocciose e piccoli centri abitati, in un paesaggio che alterna la natura selvaggia a testimonianze del passato.

Alcuni percorsi si snodano lungo le pendici del promontorio del Gargano, attraversando paesaggi collinari e zone rurali, mentre altri si addentrano nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, tra boschi fitti, grotte e altipiani rocciosi. Ogni tratto permette di conoscere meglio il territorio, grazie a paesaggi diversi e a tappe che raccontano la storia nonché le tradizioni della cultura locale.

Perché usare un’auto: mobilità e flessibilità

Lungo l’Itinerario dei Santi tra Foggia e il Gargano ci si muove tra città, piccoli centri urbani e luoghi immersi nella natura, spesso difficili da raggiungere con i mezzi pubblici. Alcune tappe, come San Marco in Lamis o Monte Sant’Angelo, richiedono tempo e organizzazione, soprattutto se si vuole visitare anche i sentieri meno battuti o fermarsi in zone rurali.

Per questo, noleggiare un’auto è la soluzione più comoda. Ti permette, infatti, di gestire liberamente le tappe, di deviare dall’itinerario classico, di fare soste panoramiche non programmate o di visitare i santuari più nascosti.

Se arrivi a Foggia in treno o in autobus, puoi ritirare il veicolo direttamente in città e partire fin da subito senza stress. Un noleggio auto comodo a Foggia ti dà la flessibilità giusta per vivere questo viaggio con i tuoi tempi, esplorando il territorio in modo autentico e senza alcun tipo di vincolo.

Conclusione

Seguire l’Itinerario dei Santi tra Foggia e il Gargano significa scoprire un lato meno turistico, ma molto autentico della Puglia. Un percorso fatto di piccoli centri, di radicate tradizioni religiose e di paesaggi diversi, che raccontano la storia nonché l’identità di questa parte del territorio italiano.

Viaggiare in auto consente di unire comodità e libertà, raggiungendo anche i luoghi più isolati e costruendo il percorso completamente su misura, secondo i propri interessi e tempi di viaggio.



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