di Redazione

Ricordiamo la vittoria del Bari in Mitropa Cup nella miglior stagione di sempre
Siamo nella stagione 1989-90 e sulla panchina del Bari siede Gaetano Salvemini, colui che farà la storia del galletto. Ex attaccante di Venezia, Mantova, Empoli, Lucchese e Siena, dopo aver appeso gli scarpini al chiodo e fatto esperienza sulle panchine di Empoli, Reggina, Casertana e Ternana, arriva a Bari nel 1988. Allora la Bari disputava il campionato cadetto e veniva da un buon settimo posto, ma grazie al tecnico di Molfetta riuscì ad ottenere la promozione diretta ottenendo anche gli stessi punti del Genoa, primo in classifica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La stagione 1989-90 segna quindi il ritorno in serie A della Vecchia stella del Sud dopo tre anni di B, con il solito obiettivo salvezza tra le aspirazioni massime di tifosi e società. I biancorossi, invece, stupiranno tutti. Non solo vincendo la Mitropa Cup, ma anche raggiungendo una storica decima posizione contro ogni aspettativa. Ma andiamo con ordine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Salvemini chiede di sfoltire la rosa e di puntare su pochi elementi ma di qualità. Arrivano quindi il difensore argentino Néstor Gabriel Lorenzo, il centrocampista brasiliano Gérson Candido de Paula e l’attaccante Sérgio Luis Donizetti, conosciuto come Joao Paulo. La partenza in campionato è ottimale: 4 punti nelle prime tre partite con due pareggi e una vittoria, anche se lo stop arriva già alla quarta giornata. Tre sconfitte consecutive fanno temere il peggio, ma dalla settima giornata saranno ben dieci i risultati utili consecutivi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il girone di andata si chiude con 17 punti frutto di 4 vittorie, 9 pareggi e 4 sconfitte. Il ritorno sarà leggermente meno favorevole (14 punti) ma alla fine del campionato la classifica dirà 10ª posizione a parimerito con la Lazio, con 6 vittorie totali, 19 pareggi e 9 sconfitte, 34 gol fatti e 37 subiti. Joao Paulo e Pietro Maiellaro saranno i giocatori più prolifici della squadra con 6 reti a testa seguiti da Giovanni Loseto e Paolo Monelli, entrambi a quota 4.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Prima di passare alla coppa Mitropa facciamo un salto ai giorni nostri, dove la squadra allenata da Pasquale Marino è ben altra rispetto a quella di trentaquattro anni fa. La stagione attuale vede i "galletti" navigare a metà classifica. Analizzando le quote vincente Serie B dei siti non AAMS, il Bari non sembra avere grandi possibilità di raggiungere i playoff di fine anno. I principali bookmakers bancano la promozione a 10 dietro alle più quotate Parma (1,05), Venezia (1,75), Cremonese (1,85), Palermo (2,50), Como (2,50), Cittadella (5,50), Modena (7,50) e Catanzaro (7,50).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Meglio dunque tornare al 1990, dove dal 17 maggio al 21 maggio si disputò la quarantottesima edizione della Coppa Europa, in seguito denominata Mitropa Cup, organizzata dalle federazioni dell’Europa centrale. Genoa e Bari le due rappresentanti dell’Italia, alle quali si aggiunsero la Pécs dall’Ungheria, lo Slavia Praga dalla Cecoslovacchia e Radnicki Nis insieme all’Osijek dalla Jugoslavia. Nella fase a gironi i Galletti ebbero la meglio su Pécs e Radnicki Nis, battute entrambe con un netto 3-0, mentre dall’altra parte il Genoa raggiunse la finale grazie al tennistico 6-0 inflitto all’Osijek. La sfida tra le due italiane si giocò il 21 maggio allo Stadio della Vittoria di Bari e fu decisa dalla rete di Carlo Perrone all’undicesimo del primo tempo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si chiuse così, con la coppa sollevata al cielo, la più bella stagione sportiva del Bari Calcio fino a oggi. Gli anni a seguire, lo sappiamo bene, non mantennero le aspettative e la società si trovò a fare i conti con le ennesime retrocessioni e le risalite, fino al fallimento e alla rinascita ricominciando dalla serie D. La speranza è quella di vedere di nuovo i biancorossi tornare nel calcio che conta, in questa stagione o nella prossima, e restarci il più a lungo possibile.


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