Come si diventa lettori accaniti
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martedģ 12 settembre 2023
di Redazione
I libri! Per chi vive di storie, come me, la loro importanza è paragonabile a quella dell’aria. Di qualunque genere essi siano hanno il potere di proiettarti nella mente altrui, di trasmettere emozioni o di suscitarle. Questo non sembrano notarlo i ragazzi di oggi.
Catturati da schermi di vario genere, molte volte considerano i libri dei mattoni pesanti da relegare solamente all’ambito scolastico. Chi è amante della lettura come me molte volte vorrebbe scuoterli da questa sorta di pigrizia psicologica che sicuramente non sarà loro d’aiuto nella vita. Ma come si può fare? Come si possono aiutare gli adolescenti a diventare lettori accaniti?
Scegliere i libri giusti
La prima cosa da fare per incentivare un ragazzo alla lettura è scegliere per lui il libro giusto. È inutile dargli in mano un libro romantico, per esempio, quando è l’horror che l’attira. È importante, inoltre, che il libro scelto sia scorrevole, facile da leggere e “comodo”, in modo da poterne usufruire tranquillamente anche da sdraiati.
Purtroppo, i ragazzi sempre più spesso sono divano-dipendenti; metterli alla scrivania con una lampada con lente di ingrandimento, come quelle che trovate su RS, per decifrare caratteri minuscoli li indisporrebbe al massimo. Se poi proprio vedete che non amano sfogliare le pagine optate per gli e-book. Io non li adoro, ma se sono un metodo alternativo per avvicinare gli adolescenti alla lettura ben vengano.
Creare un ambiente ad hoc per la lettura
A volte anche le atmosfere possono condizionare le scelte. Avere in casa un angolo riservato alla lettura, curato e invitante, può stuzzicare la curiosità di vostro figlio.
Anche nelle scuole si potrebbero creare degli spazi ad hoc dove portare gli studenti per discutere di libri.
Dialogare con i ragazzi, dopo aver letto un libro insieme, chiedere loro il perché è piaciuto o perché lo hanno odiato, li aiuterebbe a trasformare un’attività come la lettura, che spesso ritengono astratta, in qualcosa di concreto, che può coinvolgerli attivamente.
Incontrare gli autori
Gli incontri con gli autori potrebbero rappresentare un ulteriore passo avanti per avvicinare gli adolescenti alla lettura, soprattutto se vengono a crearsi i presupposti per un’interazione scrittore-ragazzi coinvolgente ed entusiasmante. Parlare dall’alto di un piedistallo non sarebbe proficuo, tutt’altro! I ragazzi si indispongono quando vedono che qualcuno vuole essere solo ascoltato. Loro hanno bisogno di interagire, di discutere, di capire i perché delle cose.
Uno scrittore che si racconta e condivide le sue esperienze di vita sta dando al giovane che l’ascolta la possibilità di immedesimarsi nella sua situazione. E questo è fondamentale per far scattare la scintilla dell’attenzione. Imparare a captare l’interesse dei ragazzi non è da tutti. È, per esempio, inutile elencare premi e riconoscimenti ottenuti. Frasi come nella “mia gioventù per sfuggire all’infelicità mi rifugiavo nei libri” farebbero alzare molte più teste di 10 Premi Strega o Campiello.
Insegnare sin da piccoli l’amore per la lettura
Un ragazzo che legge, il più delle volte è stato un bambino al quale sono state lette tante storie. Sono i genitori in primis a dover trasmettere l’amore per i libri ai loro figli. Nonostante l’importanza della lettura per i bambini sia nota a tutti, non tutti si preoccupano di inculcare questa passione in tenera età.
Però, come dice il proverbio, chi ben comincia è a metà dell’opera. Un bambino che ama i libri imparerà molto più velocemente a leggere e scrivere, riuscirà ad esprimersi meglio e la sua mente sarà molto più aperta e attirata dal conoscere di quella di chi non ha mai preso un libro in mano.
Dare il buon esempio
Ma la cosa più importante per spingere un ragazzo a leggere è dare il buon esempio. Ricordiamoci che i bambini sono come spugne. Vedere sin da piccoli mamma e papà col libro in mano farà nascere in loro la voglia di imitarli.
Quindi mettete da parte, soprattutto in loro presenza, cellulari e TV, e dedicatevi ad una sana lettura. Non ne gioveranno solo loro, ma voi in primis. Far lavorare la mente è molto più soddisfacente di affidarla ad uno schermo.