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Veneto, non solo vini bianchi
Quando si pensa al Veneto vengono subito in mente vini bianchi, per cui la regione è nota in tutto il mondo. Il più famoso è indubbiamente il Prosecco, realizzato nella zona di Conegliano e Valdobbiadene partendo dalle uve di tipo Glera, tuttavia non bisogna sottovalutare anche il Soave, realizzato tra il comune di Soave e Monteforte d'Alpone, che si è guadagnato la denominazione DOCG grazie alla produzione con uve di tipo Garganega. Queste appassiscono per mesi prima della vinificazione e il risultato è un vino dolce e piacevole da consumare con i dessert. Non tutti sanno però che in Veneto vengono prodotti anche ottimi vini rossi e rosati, rendendo la regione una delle più versatili di tutta Italia per quanto riguarda la vinificazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Vini rosati

Spesso chiamati anche rosé, hanno radici nel territorio pugliese dove la tecnica di realizzazione risale alla fine del 1800. Si potrebbe pensare che per realizzare questo vino dal colore rosato sia sufficiente mescolare un po' di vino rosso e un po' di bianco, in realtà questa pratica è vietata nei paesi dell'Unione Europea se si esclude l'assemblaggio degli spumanti rosé in cui è, di fatto, consentita. Il rosato si ottiene quindi con la macerazione ridotta delle bucce dell'uva rossa, per un periodo non superiore alle 24 o 48 ore. In questo modo si interviene sulla colorazione del prodotto finale che può variare da un rosa chiaro a uno più intenso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sul podio troviamo la regione Puglia, che come ci si aspetterebbe ha conquistato nel tempo numerose medaglie per la sua produzione di vini rosati, tuttavia al secondo posto abbiamo proprio il Veneto, che con i suoi rosé ha conquistato i palati degli esperti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il Bardolino Chiaretto Classico è tra i più apprezzati, si tratta di un vino semplice dal colore rosa appena accennato, ottenuto con una macerazione delle bucce molto breve, che va da 12 a 24 ore. Al naso si possono avvertire note di frutti rossi e agrumi mentre all'assaggio sprigiona tutta la sua freschezza. L'accoppiamento ideale è con antipasti a base di formaggi freschi, carni bianche, pesce e molluschi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Vini rossi

Secondo le classifiche più recenti, stilate dagli esperti del settore, al vertice dei vini rossi italiani troviamo quelli prodotti in Toscana. Ciononostante, prodotti veneti come l'Amarone della Valpolicella si sono guadagnati menzioni d'onore, grazie alla loro versatilità e appeal sul mercato internazionale. L'Amarone nasce in Valpolicella, dalle uve Corvina, Molinara e Rondinella, grazie inoltre al processo produttivo, pur trattandosi di un vino secco, ottiene una maggiore profumazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Dopo una prima fermentazione si attua il ripasso, che prevede una nuova fermentazione in vinacce di tipo Recioto. Il consumo di Amarone si sposa perfettamente con tutti i piatti a base di carne, dai brasati agli spezzatini, rivelandosi un'accoppiata vincente con primi piatti, formaggi e salumi. La temperatura di servizio ideale è di 18° C e, prima di versarlo in calici ampi, deve decantare in un'apposita caraffa per un paio d'ore circa.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Valpolicella è nota anche per il Recioto, un passito dolce che si è conquistato la denominazione DOCG poiché uno dei vini dolci più antichi di tutta Italia, le cui origini si possono far risalire addirittura al quarto secolo dopo Cristo. Per la sua realizzazione vengono utilizzate le uve più alte della tipologia Corvina, quelle che contengono più zuccheri e danno quindi un risultato migliore. La metodologia di preparazione prevede lo stesso procedimento iniziale dell'Amarone, quindi le uve appassiscono prima per sei mesi per poi passare alla vinificazione che interrompe la fermentazione, gli zuccheri così restano tali e non si trasformano completamente in alcool. Per il consumo è indicata l'apertura della bottiglia un'ora prima di servirlo mentre la temperatura deve essere intorno ai 15° C.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Sui colli vicentini viene invece prodotto il Colli Berici Tai Rosso, un tempo chiamato Tocai ma la cui denominazione è ora riservata ai vini ungheresi. Molto simile per struttura al Cannonau sardo, il Tai Rosso ha un colore rosso intenso e può essere modellato a piacimento per ottenere un vino per pasteggiare, un rosso fruttato e persino spumante rosé. In questo articolo potete trovare tutti i migliori vini rossi provenienti dalla regione veneta, con tanto di recensioni che vi aiuteranno a capire quale possa essere più adatto alle vostre esigenze.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Bere responsabilmente

Il consumo di vino e altri alcolici è un piacere della vita a cui non tutti sanno rinunciare, tuttavia bisogna anche essere ben consci dei danni che l'uso smodato possono causare. Evitate quindi assumere quantità eccessive e ricordate che il semplice assaggio può comunque essere piacevole. È sconsigliato inoltre mettersi alla guida di qualsiasi mezzo dopo il consumo di alcool, eviterete così di mettere in pericolo sia la vostra vita sia quella degli altri.


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