di Eva Signorile

Posare nuda per gli artisti: la vita di Mary, modella dell'Accademia barese
BARI – Posare nuda per pittori, scultori e fotografi, al chiuso negli atélier, nelle aule accademiche oppure all’aperto per specifici laboratori. E’ questo il particolare mestiere svolto da Mary Jayati (nella foto), nome d’arte della modella dell’Accademia delle Belle Arti di Bari. L’abbiamo incontrata, anche se ci ha chiesto di non rivelare il suo vero nome, il paese in provincia di Bari dove vive e la sua età.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da quando svolgi questo lavoro?

Ho cominciato lo scorso anno. Una mia amica, docente in una scuola artistica, un giorno mi propose di provare a intraprendere questa carriera. Decisi di seguire il suo consiglio: l’Accademia delle Belle Arti di Bari stava facendo una selezione per modelle e io inviai il mio curriculum e alcune foto di nudo che mi aveva scattato la mia amica. Fui chiamata quindi per i colloqui e con mi sorpresa fui assunta come unica modella dell’istituto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Avevi già esperienza come modella?

No. L’unica esperienza che ho avuto in merito è stata la partecipazione a una sfilata, quando avevo circa 20 anni, ma nulla di importante e comunque niente che si possa paragonare a questo lavoro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Hai indubbiamente un corpo bellissimo: alta, snella, con spalle larghe e misure perfette. E’ questo il requisito per essere assunti?

Avere un bel fisico è necessario, ma non è assolutamente sufficiente. Bisogna essere molto disinibiti e a proprio agio con il proprio corpo: l’esibizione della nudità non è cosa da tutti. Inoltre posare per gli artisti non è facile: si deve essere capaci di stare fermi per molto tempo, sempre concentrati. Una volta sono dovuta rimanere per due ore e un quarto in posa su un capitello di una villa antica. È un po’ come fare delle prolungate sedute di yoga: del resto io pratico meditazione e sicuramente questo mi aiuta molto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Com’è lavorare per il mondo dell’arte?

Il primo giorno in cui sono stata all’Accademia delle Belle Arti, ho capito immediatamente che quello era il mio mondo: mi sono sentita subito a casa. Certo, all’inizio ho dovuto trovare la forza per mettermi in gioco, ma con il passare del tempo ho imparato a conoscermi e a rilassarmi. E poi i docenti e gli studenti sono davvero bravissimi. L’Accademia è una grande famiglia e io sento di farne parte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma in un tempo in cui domina la fotografia digitale ha ancora senso la tua professione?

Non c’è paragone. La foto appare sempre un po’ freddina, mentre invece con il disegno ad esempio l’artista può studiare bene la conformazione di un muscolo, oppure catturare la luce che filtra in quel momento dalla finestra.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Vuoi che non scriviamo il tuo vero nome: temi giudizi negativi da parte della gente?

Diciamo che vivo in un paesino dell’entroterra barese e ho preferito non dire a nessuno che tipo di lavoro svolgo, neanche alla mia famiglia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E invece posare nuda davanti a tanti occhi non ti crea mai imbarazzo?

All’inizio ho dovuto farmi forza per convincermi ad accettare la sfida e togliermi di dosso alcuni retaggi culturali. Ora però considero la mia professione come un successo personale. Quando poso, vedo tutto sotto un’altra luce. E per quanto riguarda gli artisti, beh, per loro sei solo una fonte di ispirazione: perché lo sguardo dell’arte non giudica e non ha pregiudizi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Foto dell'Archivio fotografico dell'Accademia delle Belle Arti di Bari


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Eva Signorile
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  • Amedeo - Perché niente nome o città di provenienza ? Siamo nel terzo millennio ed ogni attività svolta con serietà e senza malizia è rispettabilissima !!!


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