di Nicola De Mola

Bari, c'è un ''mostro marino'' nelle acque del porto: parola di pescatori
BARI - Bari come Loch Ness: una grande creatura (per giunta “preistorica”) si aggirerebbe nelle acque del porto del capoluogo pugliese. Non parliamo però di un fantomatico lucertolone marino ormai estinto, ma di una più comune tartaruga, seppur di ragguardevoli dimensioni. E proprio come nel caso del mostro del lago scozzese, molti pescatori sono pronti a giurare sulla sua esistenza. Gli esperti invece negano, puntando il dito contro la proverbiale immaginazione della “gente di mare”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La tartaruga sarebbe stata avvistata in vari punti della darsena nei mesi estivi e (grazie forse alle acque sempre più calde) anche a settembre - ottobre. In quel periodo la presenza dei rettili marini alla ricerca di cibo sotto la costa (come scritto in un precedente articolo) non è assolutamente rara. Ma quello che sembra decisamente fuori dal comune è la stazza dell’animale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«L’ho vista un paio di volte nel rimessaggio dove lascio la mia barca - racconta Giuseppe, pescatore per hobby -. È veramente grande, quanto una vecchia 500». «Anch’io l’ho incontrata a pochi metri dalla riva: è enorme - conferma Gaetano, altro amante della pesca -. La sua testa è spuntata fuori dall’acqua all’improvviso e lo strano verso che ha fatto per respirare mi ha fatto spaventare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come loro, altri “fratelli del mare” giurano sull’esistenza della tartaruga gigante. C’è chi aggiunge il fatto che la bestia sia di casa nelle nostre acque già da qualche anno, c’è chi dice di averla trovata una volta nella sua rete a cibarsi di pesce, chi racconta di averla vista spesso mangiare le cozze attaccate alla base dei pontili o addirittura ricevere cibo direttamente dai pescatori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma è possibile che un animale così grande possa essersi adattato alle acque poco profonde del nostro porto e si sia abituato alla presenza degli esseri umani? Per cercare di fare chiarezza sul caso abbiamo ascoltato Pasquale Salvemini, responsabile del Centro recupero tartarughe marine di Molfetta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Siamo di fronte alla più classica leggenda marinara - ci spiega, senza mezzi termini -. Se fosse vero, gli esperti ne sarebbero certamente a conoscenza: un animale così grosso non può passare a lungo inosservato. Inoltre le tartarughe si lasciano avvicinare dall’uomo solo quando sono in difficoltà o in fin di vita». Difficile quindi per l'esperto, immaginare un bestione del genere che nuota tranquillamente vicino alle imbarcazioni per ricevere cibo o che banchetta placidamente a pochi metri dalla riva.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«È vero poi che l'animale in acqua possa sembrare più grande di quanto lo sia in realtà, ma non può essere di certo grande quanto un'auto - aggiunge Salvemini -. Tra le tartarughe dell’Adriatico, le caretta caretta più grandi non superano il metro e venticinque di lunghezza e neanche le più rare chelonya midas possono raggiungere quella stazza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si potrebbe citare anche la dermochelys coriacea (tartaruga liuto, nella foto), che arriva sino a 2,50 metri e a 600 chili di peso. Ma è da escludere anche quest'ultima ipotesi, perchè si tratta di una specie prevalentemente oceanica e rarissima nel Mediterraneo. Un suo eventuale ritrovamento nel nostro mare quindi, secondo l’esperto, avrebbe fatto notizia all’interno della comunità scientifica. «Tanto più perchè l’ultima liuto (morta) è stata pescata 15 anni fa vicino Monopoli», conclude il responsabile del Centro recupero tartarughe marine.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Affidarsi alle certezze della scienza o cedere al fascino del mare e delle sue leggende? Ci resta qualche dubbio. Intanto, possiamo limitarci nel dire che anche i baresi, come nella migliore tradizione marinara, possono raccontare di avere il loro “mostro marino”.


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  • Vittorio - Sono contento che altre persone condividono la presenza di una enorme tartaruga nei pressi del porto di Bari quindi il mio avvistamento che risale a luglio scorso non e stato un miraggio,mentre transitavo con la mia barca all'imbocco del porto avevo visto una enorme testa a pelo d'acqua.che si immergieva.garantisco cari esperti era ENORME!
  • Francesco - Vi spiego io un po' di cosine......8/10 anni fa era una.....ora sono in 5/6 di cui quelle più vecchie enormi quanto 500......non so se sono le stesse o se sono cresciute, resta il fatto che si riproducono all'interno del porto, al mitico faro di san cataldo dove si trova la nave abbandonata.....svelato il segreto dei mostri marini....
  • Sergi - Ma allora non sono l'unico ad averla vista!!!!! Confermo, è gigantesca...
  • marta - ma come si fa a dire che le tartarughe si siano riprodotte vicino una nave abbandonata all'interno del porto, se lo sanno anche i bambini che hanno bisogno di spiagge pulite, incontaminate e senza la presenza dell'uomo??????????? ...BUFALA!!!
  • Giovanni - è vero che molte tartarughe entrano nel porto seguendo la scia delle navi, ma i pescatori tendono sempre a esagerare un po'... :-)


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