di Gaia Agnelli

Auto, treni, aerei, navi: è l'arte del modellismo. «Ma il mercato online lo sta uccidendo»
BARI – Pazienza, concentrazione e manualità volte a costruire il “fratello più piccolo” di una nave, di un treno o di un aereo. È il modellismo, tradizionale hobby che prevede la realizzazione artigianale non di un giocattolo ma di un vero e proprio pezzo da collezione orgogliosamente esposto su una mensola o in una teca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In passato ci siamo occupati della “versione dinamica” di questa attività, che crea riproduzioni in scala radiocomandate, solitamente esibite in gare all’aria aperta come nel “paese delle meraviglie” di Acquaviva e a Sammichele di Bari. Ma vi abbiamo anche parlato di professionisti dello “statico” come Meuccio e Michele, nascosti tra i vicoli di Bari Vecchia e accomunati dall’interesse per la costruzione di barche in miniatura.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quest’area dell’artigianato attrae soprattutto appassionati di una fascia d’età che parte dai cinquant’anni, con una certa disponibilità economica e tempo libero a disposizione. Trova però il suo più grande nemico nei prezzi vantaggiosi offerti dal commercio online.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A confermare la crisi del settore a Bari è stata a luglio la chiusura della storica cartoleria Favia, colonna portante del modellismo locale. Tuttavia nel capoluogo pugliese ci sono ancora due negozi “sopravvissuti” che fungono da punto di riferimento e quasi da scuola per tutti i cultori dello “statico”. Si tratta di Centro Modellistica Barese e G1 Model: siamo andati a trovarli. (Vedi foto galleria)

Iniziamo il nostro percorso da via Toti, nel quartiere Carrassi, dove si staglia il Centro Modellistica Barese. Conta su due sedi una di fronte all’altra: la principale, più grande, con il bancone e la cassa, e una “succursale”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Veniamo accolti dalla 51enne titolare Annamaria Cappelluti nel primo locale. Con lei esploriamo uno stretto corridoio di scaffali e scatoloni all’interno dei quali ci sono macchine, barche e treni tutti da montare. Sopra di noi “volano” appesi al soffitto elicotteri e aerei e dietro al banco sono esposti tronchesi, taglierini, carta vetrata, chiodi, pinze, ruote, taglieri e ingranaggi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Aprii questa attività nel 1993, espandendomi dieci anni fa con la seconda sede – racconta Annamaria –. Amo l’arte in ogni sua manifestazione e il modellismo lo è. È un complesso connubio di fisica, chimica, tecnica e creatività».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La donna ha fatto in modo anche di far avvicinare i bambini a questo mondo. «Organizziamo stage gratuiti per i più piccoli – afferma –, anche se la gran parte della clientela è composta da professori, architetti e dottori, questo perché bisogna avere conoscenze dei materiali e del modo in cui reagiscono applicati su diverse superfici».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Non si tratta di un gioco, ma di una sfida con le proprie abilità – incalza il 75enne Lorenzo, aeromodellista che incontriamo all’interno del negozio -. Bisogna ritagliare, levigare, assemblare, incollare, rifinire, verniciare, anche se per prima cosa è necessario studiare il progetto in ogni suo dettaglio, così da costruire l’oggetto nella propria testa prima di concretizzarlo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«È anche rilassante – riferisce Luigi, cliente 80enne appassionato di imbarcazioni in miniatura –. Dedico a questa attività intere giornate dato che la realizzazione di una singola parte può portare via più di 50 ore».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci spostiamo nel secondo locale, dove Annamaria ci mostra il modellino di una Fiat 500 rossa completa di ruggine, fango, ragnatele, erbacce, graffi e ammaccature. «Sembra vecchia ma è stato fatto volutamente – spiega –. Infatti una delle tecniche più utilizzate dai professionisti è quella dell’invecchiamento, che consiste nel rendere un oggetto “vissuto” con appositi vasetti di terreno, fango, ghiaia, erba».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra le pile di kit di montaggio di sommergibili, boeing, aerei da guerra e carri armati, scopriamo infine il laboratorio della negoziante, con forbici, colle, colori, scotch e un aerografo usato per verniciare.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Prima di andar via le chiediamo come viene vissuta l’insidia dell’online. «Bisogna essere un po’ folli per aprire un’attività come questa con tutta la concorrenza che c’è –, sorride la signora –. Noi comunque per mantenerci competitivi ci siamo adeguati aprendo un sito internet e consegnando a domicilio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proseguiamo ora verso  il murattiano dove in via De Rossi, nell’isolato tra via Dante e via Principe Amedeo, si trova dal 1991 G1 Model, fondato dal 60enne Angelo Dolce assieme a Giovanni Attollino, creatore di numerose piste per modellini.

Entrati nel locale, sulla sinistra notiamo una vetrina ricca di macchine in miniatura mentre sulla destra splende nella sua teca l’elegante Virginia, il veliero statunitense in legno a tre alberi. «Faccio questo da quando avevo otto anni e oggi mi occupo di modellismo di alto livello», ci dice Angelo mostrandoci una Ferrari rossa già montata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Passiamo davanti a un muro di barattoli e vasetti colorati, venendo quasi ostacolati da uno scaffale di listelli di tiglio, mogano e noce, usati per realizzare lo scafo delle navi. Su altre mensole sono esposte le scatole di carri armati, aerei, elicotteri, moto come l’American Chopper e la Harley Davidson, e veicoli dell’Audi e della Porsche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Al piano superiore invece troviamo il laboratorio di Angelo, con colle e attrezzi tra i quali cacciavite e pennelli di vario genere. «Approcciarsi a un modello è come studiare la storia, io ho persino una bibliografia di testi a cui fare riferimento – afferma –. Però il modo migliore per imparare è guardare gli altri, infatti io stesso offro assistenza a chi ne ha bisogno».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Assistenza ed esperienza sono le “armi” su cui punta Angelo per resistere nell'epoca del mercato online. «Sono consapevole che un’attività come la mia non può che soffrire, visto che oggi con un semplice click si può comprare a prezzi più bassi – ammette –. Ma con il web una volta che arriva la scatola non c’è nessuno a fornirti aiuto: si è soli davanti a un foglio di istruzioni complesse e c’è quindi la possibilità che si molli prima di aver iniziato. Perché sì, Internet rischia di ammazzare il modellismo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

(Vedi galleria fotografica)


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