Cammelli e lama: nel quartiere Japigia di Bari c'è uno ''zoo'' nascosto e misterioso
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lunedì 16 aprile 2018
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di Antonio Bizzarro
L’unico modo per avvistarlo è quello di camminare a piedi sul ponte Padre Pio, che collega via Omodeo a via Magna Grecia. Qui dall’alto, prima di scendere verso Japigia, volgendo lo sguardo verso destra è possibile osservare un appezzamento su cui è presente un recinto circondato da bassi alberi. Fin qui tutto normale se non fosse che all’interno di quella gabbia si trovano una serie di animali non propriamente “made in Italy”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il primo è un lama dal colore marrone scuro: quando lo fotografiamo è seduto per terra. Un altro è marroncino e ha due gobbe: è chiaramente un cammello ed è intento a bere da un secchio di plastica. E poi oltre a numerosi esemplari di asini bianchi e cavalli, c'è un alpaca dal pelo nero che sta cercando qualcosa tra gli alberi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma a chi appartengono questi animali?
Un caso simile di zoo privato è ad esempio presente a Modugno, ve ne abbiamo parlato. Solo che lì, seppur in campagna, il recinto è facilmente visibile percorrendo le stradine a sud-est del paese. E poi tutti conoscono il proprietario della tenuta. Qui invece si tratta di un posto nascosto e sconosciuto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Per capirne di più abbiamo provato ad avvicinarci. Scendendo il ponte si apre sulla destra via Padre Pio, una strada parallela a via Caldarola “famosa” per aver ospitato anni fa un frequentato campo da calcio in breciolina. La percorriamo e superate alcune saracinesche di esercizi commerciali, incrociamo un viottolo senza uscita. Lo zoo potrebbe essere a quell’altezza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Intraprendiamo così il viale alla cui destra si trova un cancello blu. Entriamo in quella che sembra un’azienda agricola e all’interno di uno spiazzo ci viene incontro una signora. Le chiediamo se sa degli animali, ma ci risponde con chiaro accento straniero: «Io non ne sono nulla, dovreste parlare con il proprietario, ma ora non c’è».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Salutiamo così la donna e percorriamo fino in fondo la strada per andare a suonare il campanello situato accanto a un cancello bianco: ma nessuno ci risponde. Torniamo così su via Padre Pio e decidiamo di rivolgerci al vicino autolavaggio. Qui ci viene incontro un uomo anziano con un bastone. Chiediamo quindi anche a lui se è a conoscenza del fatto che nei campi alle spalle della strada ci siano cammelli e lama. «Sì lo so – ci risponde – e so anche a chi appartengono. Ma posso dire con certezza che lui non vuole mostrare i suoi animali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A questo punto non ci resta che andarcene e una volta tornati in redazione ci mettiamo in contatto con il volontario del Wwf che ci aveva segnalato la presenza degli animali “esotici”. «Purtroppo neanch’io so dirvi di chi siano – afferma – posso solo garantirvi di aver segnalato la cosa alle forze dell’ordine. Da ciò che sappiamo è emerso che le bestie sono detenute legalmente». D’accordo: ma che ci fanno in una città come Bari?
(Vedi galleria fotografica)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Antonio Bizzarro
Antonio Bizzarro