di Valeria Quarto

Cammelli, cervi e una casa isolata: a Modugno c'è un misterioso ''zoo''
MODUGNO – Nelle campagne di Modugno, in provincia di Bari, c’è un vero e proprio zoo munito di cammelli, cervi, cerbiatti, struzzi, cavalli e caproni. E’ privato (ma ben visibile all’esterno), ed è stato messo su da qualcuno con l'evidente passione per gli animali. Quel “qualcuno” è il proprietario di Villa Conserva, una casa posta su una collinetta, che si affaccia sulla riserva con gli animali. Un posto a dir poco misterioso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Uscendo da Modugno e imboccando la SP 110 (la strada che porta allo stadio San Nicola), superiamo una prima rotonda e prendiamo una traversa a destra, via Venosa. Da qui imbocchiamo la prima traversa a sinistra e ci inoltriamo in aperta campagna. Dopo un quarto d’ora di cammino (o cinque minuti in auto) arriviamo davanti a una lunga recinzione nera. Siamo in via Sottomuro e di fronte a noi c’è il misterioso “zoo di Modugno” (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci avviciniamo alla cancellata e tra un’inferriata e l’altra scorgiamo un grande spiazzo dove vivono tranquilli tanti animali. Alcuni comuni, come oche, conigli, cavalli, capre, un caprone, un asino e due muli. Altri molto più insoliti, di certo non appartenenti al comune habitat barese: notiamo infatti un cammello, due struzzi e una decina tra cervi e cerbiatti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Che ci fanno lì quegli animali? Non ci resta che trovare una risposta attendendo il proprietario o qualcuno che si occupi dello zoo. Mentre lo struzzo continua a battere il becco contro la ringhiera e i muli continuano a fissarci, notiamo una grande villa su una collina che si affaccia sul giardino dove sono presenti gli animali. Un’enorme vetrata antiriflesso non permette a chi è fuori di vedere chi c’è dentro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dopo una decina di minuti arriva un fuoristrada sporco di terreno e fango. Ne esce un uomo con cappello da texano e tenuta da lavoro. Ci avviciniamo per chiedere informazioni. Ci dice subito che non è lui proprietario, anche se si occupa dello zoo. Gli chiediamo: «E’ possibile parlare con il proprietario? Ci può far entrare?». Ma a tale richiesta il signore strabuzza gli occhi e scuotendo energicamente la testa ci risponde: «No, non si può entrare. E il padrone non so se c’è».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Non ci resta che salire per recarci a Villa Conserva. La casa si trova al centro  di un labirinto di stradine di campagna e infatti ci perdiamo. Chiediamo indicazioni a un uomo che sta passando in bicicletta. «Trovate via delle Tacche – ci dice - è la strada parallela alla via dello zoo. Proseguite sempre dritto e al bivio girate a destra. Lui però non fa mai entrare nessuno in casa sua, ma possiede altri animali che non mostra al pubblico. Degli uccelli magnifici».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Finalmente raggiungiamo la casa. Comincia a piovere e il silenzio che ci circonda è rotto dal verso di gufi e civette nascosti tra le chiome degli alberi circostanti. Sul citofono sono segnati due nomi, quello del proprietario e del “custode”. Suoniamo il campanello di entrambi i nominativi, ma non riceviamo risposta. Domandiamo agli abitanti della casa vicina, che non sanno però darci alcuna notizia utile. Non ci resta quindi che tornare a Modugno per chiedere ai suoi abitanti qualche informazione su questo luogo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Del signor Conserva si sanno poche cose: è un imprenditore, ha un’azienda di trasporti e ha dei figli, uno dei quali lavora con lui. Alcune signore dicono di aver portato i figli allo zoo, ma di non aver mai incontrato il proprietario, sul quale aleggiano alcune leggende.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Mio padre lavorava per lui e mi ha detto che sulla scrivania del suo studio ha il teschio di una testa di montone», dice un ragazzo. «Possiede tutti quegli animali perché è molto ricco e non sa come spendere i suoi soldi», afferma un altro giovane. «Non vogliono essere disturbati, ecco perché vivono al di fuori del centro abitato», sottolinea un signore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non riusciamo a farci dire nient’altro. E comunque magari i Conserva potrebbero essere solo persone impegnate che viaggiano molto per lavoro e che amano gli animali. Certo, non è così solito trovare nelle campagne del barese cammelli, cervi e cerbiatti, né una grande casa così lontana dal centro abitato. “Non c’è alcun mistero”, ci diciamo, ma chissà perché in mente continua a ritornarci quella testa di montone sulla scrivania. Ci sarà per davvero?


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  • Biagio - Ma che amante degli animaliiii, si vede benissimo che vivono in gabbia e fuori dal loro habitat naturale, cosa c'è di bello in questo ?!
  • damiano conserva - Buongiorno, leggo con simpatia l'articolo della sig.ra Quarto. Sono Damiano Conserva, figlio di Pietro, il proprietario di quella che voi chiamate villa Conserva. Ho riso di gusto nel leggere l'articolo, e vi posso assicurare che non vi è alcun mistero. Gli animali che vedete sono la passione di mio padre 74 enne , che vive li su quella collinetta assieme a mia madre Angela. I miei genitori sono è gente semplice, non ci sono padroni, e per i cittadini modugnesi la villa Conserva non è affatto un mistero, figuratevi che ogni anno il 1° maggio la casa di mio padre diventa tappa della " Modugno in bicicletta". Vi assicuro che non vi è alcuna testa di montone appesa in alcun ufficio. Vi saluto tutti con simpatia. P.S. fatemi conoscere il signore con il cappello texano perché mi manca!!!!!
  • BARINEDITA - Salve signor Conserva. Che gli animali siano la passione di qualcuno quello è chiaro, lo diciamo anche noi nell'articolo. Rimane il fatto che non è assolutamente "solito" vedere un cammello e dei cerbiatti nelle campagne di Bari. Questo è un dato di fatto e noi non potevamo non scrivere questa storia. Sul fatto del "mistero" legata alla sua famiglia, beh, su quello non mettiamo bocca, anche se purtroppo se nessuno è riuscito a dirci come mai delle persone così semplici come lei definisce i suoi genitori abbiano avuto la non semplice idea di farsi un zoo privato con tanto di cervi, cerbiatti e struzzi. I Misteri non esistono, esistono però delle storie diverse, curiose e inedite che è necessario raccontare. Un caro saluto
  • damiano conserva - Buonasera, mi scuso se forse in qualche modo ho urtato la sensibilità di qualcuno, ma la mia non voleva essere una nota polemica. Ribadisco che mi è piaciuto il vs articolo, i cerbiatti cammelli e struzzi, che sono li animali più insoliti hanno tutti una storia particolare. Posso dirle che alcuni di loro il destino non sarebbe stato per niente roseo, se mio padre non li avesse " adottati". a presto
  • antonella - Spesso porto i miei bimbi a vedere gli animali in quel posto. Non mi pare gli stessi se la passino così male come si cerca di far intendere nell'articolo. Ho visto di peggio al circo e negli zoo accreditati come tali. Ho letto la notizia e ti assicuro che l'avrei gradita di più se non avesse avuto un tono molto polemico. Grazie Saluti
  • BARINEDITA - Cara Antonella, nell'articolo non si dice assolutamente che gli animali se la passano male, non inventiamoci cose che non esistono. E il pezzo non è assolutamenete polemico, vuole solo dire che rivelare ai nostri lettori che esiste uno zoo nella campagne di Modugno. Così magari anche loro potranno i figli in futuro. Saluti
  • Rosanna Carmosino - Conosco la famiglia Conserva da quando ero una bambina e posso dirvi ke l'amore ke ha Pierino x gli animali e x la natura in genere nn ha paragoni e nn si può nemmeno descrivere!! Detto questo voglio dirvi ke nel vostro articolo si nota una certa ironia e cmq secondo me quegli animali stanno meglio li ke nel loro habitat naturale xke Pierino li dona tutto l'amore di cui hanno bisogno!!!! Poi ai modugnesi ke hanno detto quelle cose sui conserva posso dirvi L'INVIDIA E' UNA BRUTTA BESTIA!!!!! E voi ke siete andati a scovare quella villa sperduta nelle campagne ci siete andati sicuramente sotto segnalazione di qualcuno!!!! E poi un'ultima cosa Damiano convieni con me ke il texano era tuo padre????


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