di Nicola De Mola

I quartieri di Bari, dove iniziano e dove finiscono: ecco i confini
BARI - «Ma tu di che quartiere sei?»: è la classica domanda che sorge quando due baresi che non si conoscono si incontrano fuori dalla loro città. Ma dove cominciano e finiscono i rioni di Bari? Qual è il confine ad esempio tra Murat e la Madonnella o tra Poggiofranco e Carrassi?

Occorre innanzitutto ricordare che il capoluogo pugliese si divideva sino a pochi giorni fa in nove circoscrizioni amministrative e che i suoi quartieri sono ben ventidue. Alcuni di questi sono di facile individuazione, come le ex frazioni di Carbonara, Ceglie, Loseto, Mungivacca, San Giorgio, Torre a Mare, Palese Macchie e Santo Spirito e quelli periferici di San Pio, San Paolo e della Stanic-Villaggio del lavoratore.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Per gli altri, invece, il discorso può diventare più arduo. E’ il caso di Picone, Poggiofranco, Carrassi e San Pasquale. Il primo sorge nella zona del Policlinico e prende il nome dall’omonimo torrente, oggi scomparso, che nel secolo scorso lambiva parte del quartiere. I suoi confini sono rappresentati da via Cifarelli (il prolungamento di via Capruzzi verso Stanic), strada Santa Caterina, via Giulio Petroni e via Bitritto, il proseguimento di viale papa Giovanni XXIII, strada che lo divide proprio da Poggiofranco, che a sua volta si spinge sino alla circonvallazione a ridosso di Carbonara tra via Camillo Rosalba e via Giulio Petroni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E il tratto compreso tra quest’ultima strada e via Fanelli (via Re David) e che va sino a Carbonara rappresenta i confini di Carrassi, quartiere che parte dall’Estramurale Capruzzi, proprio come San Pasquale, e che arriva sino a Mungivacca nel tratto compreso tra via Fanelli (via Re David) e via Caldarola.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Japigia, invece, si sviluppa topograficamente tra via Oberdan (stazione delle ferrovie Sud-Est), le direttrici viale Japigia e via Gentile, via Caldarola e la Statale 16, mentre Madonnella si estende all’interno del perimetro segnato dal tratto di costa che va dall’altezza di piazza IV Novembre (di fronte al teatro Margherita) al torrente Valenzano, da corso Cavour al tratto di via Capruzzi che dal ponte XX settembre arriva, seguendo la ferrovia, a via Oberdan.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il quartiere Libertà, tra i più popolosi della città, si estende fra via Quintino Sella, corso Italia, il lungomare Vittorio Veneto e via Brigata Regina, che a sua volta lo separa da Marconi-San Girolamo-Fesca, che trova gli altri confini a nord con la costa, a sud con la linea ferroviaria Bari-Foggia, che lo disgiunge dai quartieri Stanic e San Paolo e a ovest con la strada vicinale Cola di Cagno, che lo separa da Palese Macchie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Invece, i confini interni alla circoscrizione sono rappresentati dal punto in cui via Perosi (Fesca) diventa strada San Girolamo, dando il nome al quartiere, che a sua volta vede il confine con Marconi nel punto in cui via Umberto Giordano cambia il suo nome in via Paolo Pinto e poi lungomare Starita.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

San Nicola, infine, non è altro che il Borgo antico (situato nella penisola racchiusa tra il porto vecchio e il porto nuovo di Bari, delimitata a sud da Corso Vittorio Emanuele), mentre Murat è facilmente individuabile nel quadrilatero formato da corso Italia, corso Cavour, corso Vittorio Emanuele e via Quintino Sella.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questi sono dunque, i confini dei quartieri di Bari. Le circoscrizioni hanno, però, da poco subito alcuni cambiamenti per favorire il decentramento amministrativo e dar vita alla cosiddetta città metropolitana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dallo scorso 30 settembre infatti è entrata in vigore una nuova articolazione della città che, attraverso gli accorpamenti, ha consentito il loro passaggio da nove a cinque: Palese-Santo Spirito; Carbonara-Ceglie-Loseto; Libertà-San Girolamo-Fesca-San Paolo; Picone-Poggiofranco-San Nicola-Murat; Japigia-Torre a Mare-Madonnella-Carrassi-San Pasquale.


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