Occhio vegetariano: nell'alcool sostanze di origine animale
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mercoledì 19 settembre 2012
di Giovanni Di Nunno
Pesce nella birra e carne nel vino. Chissà cosa penserebbe il vostro amico vegetariano se gli diceste che in molti dei cibi e delle bevande che abitualmente consuma sono presenti, seppur in minime quantità, delle sostanze o degli eccipienti di origine animale. E’ il risultato di una ricerca della “Vegetarian Society”: la più importante organizzazione mondiale sulla nutrizione vegetariana e vegana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Partiamo dall’aperitivo. Un "momento" tipicamente italiano. Sembra che il Campari, usato soprattutto come base per cocktail come il Negroni, deve il suo intenso colore rosso ad un colorante di derivazione animale: l’E120 estratto direttamente dalla cocciniglia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Occhi aperti anche quando si cena in un bel ristorante e si ordina una bottiglia di vino. Alcuni vini, soprattutto quelli che non sono il risultato di una coltivazione biologica, potrebbero essere stati chiarificati con albume d’uovo oppure con midollo di bue. Sarebbe singolare cenare in un ristorante vegetariano e comunque aver assunto della carne.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Non si salva nemmeno la classica birretta dopo-cena. Soprattutto quelle non imbottigliate sarebbero rese più chiare e più dense grazie all’utilizzo di colla di pesce. Quest’ultima anche molto usata per creare la gelatina con cui vengono adornati alcuni dolci.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Capitolo cibi: Brutte notizie per i vegani che, lo ricordiamo, non mangiano nessun tipo di alimento di derivazione animale. In alcuni forum sul web è nata una discussione riguardante i lieviti che da alcuni sono considerati, secondo una rigorosa classificazione, come degli eucarioti molto simili ai funghi e come questi in grado di percepire l’ambiente e reagire di conseguenza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E allora qual è l’unica soluzione per un vegetariano o vegano che vuole evitare "brutte sorprese"? Semplice, superare la nuova frontiera dell’alimentazione e diventare “crudisti”. I crudisti sono dei veri e propri integralisti dell’alimentazione: mangiano solo semi, cereali e frutti che cadono naturalmente dagli alberi. Il loro principio è: “mangiamo solo ciò che la terra offre spontaneamente”. Strappare un grappolo d’uva è quindi proibito perché anche le piante avrebbero un'anima e potrebbe soffrire. E il cibo deve essere mangiato rigorosamente non cotto, perché l'alimento cucinato sarebbe dannoso per l’organismo. In fondo, dicono i crudisti, anche prima della scoperta del fuoco gli uomini esistevano e vivevano benissimo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Giovanni Di Nunno