Servizi meteo, è boom. Ma l'esperto: «Molti non sono attendibili»
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martedì 18 settembre 2012
di Roberta Lisco
BARI – Dalla televisione al web, passando per la radio e arrivando fino ai cellulari di ultima generazione: i servizi meteorologici si impongono sempre più nella nostra quotidianità. A testimoniare l’enorme successo del fenomeno sono le applicazioni meteo (gratuite e non) sempre più scaricate e consultate dai possessori di smartphone.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli strumenti indispensabili per il buon funzionamento sono una connessione internet e un telefonino di ultima generazione, dopodiché il gioco è fatto: sole, pioggia, neve, nebbia, temperatura minima e massima, percentuale di umidità, direzione e intensità dei venti sono a portata di mano.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Francesco Ladisa, è un collaboratore del portale www.inmeteo.it.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ci si può davvero fidare di questi servizi?
«Molti siti o applicazioni presentano servizi di previsione tri-oraria o addirittura oraria, che sono da prendere con le pinze. Sono più coerenti quelle che spaziano tra mattina, pomeriggio, sera e notte, soprattutto se si parla di molti giorni di distanza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Cosa intende per lunga distanza?
«Una previsione risulta veritiera fino alle 48-72 ore prima. Più ci si spinge in là con i giorni, più entrano in gioco variabili che tendono ad aumentare la difficoltà di predicibilità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
E' vero che alle volte si può effettuare una sorta di servizio self-service, osservando il comportamento degli animali?
«Certo. Gabbiani e rondini, per esempio, volano basso prima di un temporale o di una pioggia per cercare le loro prede, che a loro volta si sono spostate in basso per contrastare l'umidità».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I detti popolari, (come, ad esempio, “cielo a pecorelle, pioggia a catinelle”) posso racchiudere una spiegazione scientifica?
«Sì, quando compaiono nuvole irregolari a forma di batuffolo di cotone della classe dei cirrocumuli (nubi al di sopra dei 5000 metri) o degli altocumuli (tra i 3000 e i 5000 metri circa), vuol dire che la pioggia è vicina».