di Eugenio Orsi

I ''ghost hunters'': in Puglia a caccia di fantasmi e fenomeni paranormali
BARI – Usano rilevatori di campi magnetici e videocamere e fotocamere full spectrum capaci di registrare tutti gli spettri di luce dall’infrarosso all’ultravioletto. Con questi strumenti riescono a rilevare immagini, suoni e “voci” non umane, provenienti dal mondo del mistero. Perché loro sono i “Ghost Hunters”, i cacciatori di fantasmi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Non scherziamo. A Giovinazzo, in provincia di Bari, ha sede questa associazione formata da una ventina di persone che per passione vanno alla ricerca di fenomeni paranormali. Dopo aver ricevuto delle segnalazioni, si recano sul luogo “infestato” e registrano ciò che c’è di strano e fuori dalla norma, caricando poi tutto sul loro sito e su youtube. Abbiamo parlato con il capogruppo dei Ghost Hunter, Mario Contino che è anche presidente dell’Airm, l’Associazione Italiana Ricercatori del Mistero.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come le è venuta questa idea?

Tutto nasce dalla passione per il mistero, sono anni che studio esoterismo. Per questo ho creato un blog attraverso il quale mi sono messo in contatto con parecchi esperti e sono venuto a conoscenza di questo tipo di ricerca sul paranormale, sul campo. Ne sono stato subito affascinato. Così ho deciso di creare il gruppo dei Ghost Hunters Puglia, nel novembre 2012.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chi fa parte del gruppo?

Essendo un’associazione chiunque sia serio e abbia curiosità e voglia può venire con noi. Attualmente siamo una ventina di soci sparsi per tutta la Puglia. Vorrei sottolineare che siamo un’associazione no profit che si autofinanzia: è il prezzo che paghiamo per la nostra passione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E praticamente che cosa fate?

Diamo risposte alle voci che circolano su presunte “attività paranormali”. C’è chi ci chiama perché sente dei rumori sospetti e noi interveniamo per capire se ci sono delle “anomalie”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ovvero presunti fantasmi?

Non ci permettiamo di dire con assoluta fermezza di cosa si tratta, semplicemente poniamo in evidenza le nostre rilevazioni e lasciamo la loro interpretazione a chi è interessato. Chi osserva sarà libero di credere se si tratta di un’anomalia o di una messa in scena. E vero che ci chiamiamo “ghost hunters”,  che letteralmente significa cacciatori di fantasmi, ma è solo perchè generalmente viene definito “fantasma” tutto ciò che è manifestazione del paranormale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Come avvengono queste rilevazioni?

Innanzitutto studiamo il luogo, la sua storia, ascoltiamo chi ha vissuto lì vicino e poi partiamo con la rilevazione, utilizzando strumentazioni particolari (nella foto) come termo camere, rilevatori di campi magnetici, strumenti per monitorare umidità e temperatura ambientale e fotocamere e videocamere full spectrum, che hanno registratori così potenti tali da poter captare suoni non percepibili ad orecchio umano come infrasuoni ed ultrasuoni. Abbiamo anche registratori vocali per EVP (Electronic voice phenomena), strumenti che riescono a rilevare manifestazioni di suoni o “voci”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Chi vi chiama?

Di solito veniamo contattati dai privati, ma è avvenuto anche di essere chiamati da enti pubblici che hanno in custodia castelli e palazzi signorili. A volte però siamo noi stessi che facciamo ricerche su siti “interessanti” chiedendo l’autorizzazione per effettuare gli studi sul campo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E li avete mai trovati i fantasmi?

Ci siamo trovati di fronte a episodi significativi. Tra questi uno si è verificato a Giovinazzo, nell’istituto Vittorio Emanuele, ex monastero e ora centro culturale. Abbiamo registrato una voce molto esile che rispondeva “nove” alla domanda “quanti anni hai?”. Ebbene, i responsabili della struttura ci hanno riferito che in quel posto tanto tempo fa fu trovato morto un bambino di nove anni. Un’altra volta ci siamo recati in una abitazione privata in provincia di Bari su richiesta del proprietario, perchè si erano verificati fatti strani. Arrivati sul posto abbiamo percepito in un primo momento un rumore come quello dello scroscio dell'acqua e successivamente abbiamo registrato una voce che sembra proprio dire "me vattin". La proprietaria ha riconosciuto in quella registrazione la voce del padre.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qui il sito dei ghosthunters

Il video del "me vattin" (lo si sente dal minuto 8.20)


 


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  • francomurrieri - Non c'è un sensitivo tra voi?


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