''AteneInRivolta'': in un'aula universitaria libero studio e prodotti biologici
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mercoledì 2 aprile 2014
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di Gabriella Quercia
«Nella nostra aula ci sono 16 posti – spiega Marilisa, studentessa 26enne – qui i ragazzi possono studiare anche in gruppo, cosa che nelle biblioteche dell’Università non è possibile fare. E in questo spazio (un’ex aula di informatica ormai in disuso), dal 12 marzo cerchiamo anche di valorizzare alcuni prodotti agricoli biologici e artigianali. Qui sono esposti anche i libri di una casa editrice indipendente di Roma, l’Alegre».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La stanza è stata arredata dai ragazzi stessi. «Le tende che sono nostre – dice il 24enne Giuseppe - nel senso che le abbiamo rimediate noi comprandole in un mercatino a poco prezzo. Anche la libreria l’abbiamo realizzata noi: si tratta di cassettine della frutta che abbiamo riverniciato e adibito a scaffali».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli studenti che vengono in quest’aula possono anche assaggiare un caffè biologico in cambio di un libera offerta per il sostentamento del collettivo. Soldini che servono a portare avanti iniziative quali quella del lunedì e mercoledì, quando nell’aula viene tenuto un corso di italiano per gli immigrati che vivono presso l’ex Casa del Rifugiato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Tanti ci dicono che siamo “comunisti” - afferma Marilisa - ma noi rifuggiamo da simili categorizzazioni. Siamo un gruppo molto eterogeneo, unito non da un unanime credo politico, ma dall’intenzione di voler fare qualcosa di utile, in nome dell’ecosostenibilità e del libero studio».
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