di Stefania Buono

Album dei calciatori, che passione. E c'è Gianni che ne possiede 3mila
MODENA - “Ce l’ho, ce l’ho, mi manca”. Non c’è bambino che non abbia collezionato e scambiato le mitiche figurine dei calciatori con la speranza un giorno di poter completare il fatidico “album”. Una passione che di solito si abbandona una volta diventati grandi, anche se c’è chi alle figurine è rimasto legato per sempre e ha trasformato un semplice hobby per bambini in serio collezionismo. È il caso di Gianni Bellini, 50enne di Modena, la cui raccolta comprende 3mila album (vedi foto galleria). Abbiamo parlato con lui.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Da quanto tempo collezioni figurine?

Ho iniziato a collezionare in modo serio da circa 30 anni, negli anni 80 più o meno, ma le prime raccolte le ho iniziate quand’ero bambino, quindi agli inizi degli anni 70.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Che cosa intendi per “in modo serio”?

Da piccolo avveniva che iniziavo una collezione ma non riuscivo mai a completare del tutto gli album, mi mancavano sempre una, due o dieci figurine a seconda dei casi. Inoltre da bambino non conservavo con cura le foto adesive dei calciatori, capitava che qualcuna si strappasse o si rovinasse. Tutto ciò perché prima non mi rendevo conto del valore che poteva avere un singolo album. Da trent’anni a questa parte invece la storia è cambiata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ovvero?

Ho cominciato a completare gli album e a dare importanza alla raccolta. La mia collezione comprende ora all’incirca 3mila album, di cui 2700 sono completi. Possiedo tutti quelli della storia della Panini, la più importante azienda che si occupa di figurine in Italia e molti che provengono da altre case di produzione italiane ed estere, sempre però di calciatori. I circa 300 album incompleti che posseggo sono di case di produzione straniere e i motivi per cui non sono riuscito a completarli sono soprattutto logistici, perchè non è sempre facile riuscire a trovare figurine di aziende che hanno sede al di fuori del territorio nazionale.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come fai a completare le raccolte? Compri le figurine in edicola, online…

No, questo è un mito da sfatare. Io e molti altri collezionisti “professionisti” ormai non compriamo più la singola bustina e non completiamo l’album “attaccando“ ogni singola foto del giocatore. Noi infatti acquistiamo direttamente l’album completo da internet o dalle case produttrici uno o due anni dopo l’uscita delle raccolte, quando cioè non sono più disponibili nelle edicole.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma in questo modo non si perde il gusto di collezionare? Il bello non sta nel completare l'album con le proprie mani?

Certamente prendere la raccolta completa è diverso che farla acquistando le bustine ma, per motivi soprattutto economici, molti “vecchi” collezionisti fanno come me viste le tante raccolte che ci sono in giro. Solo la Panini ad esempio mette in commercio all’incirca 60 raccolte all’anno, e quando ci sono i Mondiali di calcio il numero aumenta. Certo, non nascondo che qualcosa dal punto di vista emotivo si perde. Ma il fascino resta, perché comunque aspetto sempre con ansia di avere finalmente tra le mie mani la nuova raccolta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A proposito di dispendio economico: quanto vale un album completo e da che cosa dipende il suo valore?

Il valore dipende soprattutto dall’anno in cui è stato messo in commercio l’album: più è vecchio, più è raro e più vale. Ad esempio il primo album della Panini, del campionato 1961/62, può arrivare a valere fino a 10mila euro se in buone condizioni. Pure la prima raccolta realizzata per i Mondiali, quella di Messico 70, sempre in ottime condizioni è valutata sui 3000/3500 euro. Diverso è il discorso per gli album recenti, che hanno un valore di mercato normalissimo, sui 40 o 50 euro al massimo. La differenza è notevole.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E invece una singola figurina rara?

Le figurine un tempo introvabili, come quella divenuta celebre del portiere dell’Atalanta del campionato 1963/1964 Pier Luigi Pizzaballa, oggi valgono sui 15/20 euro al massimo. Comunque in genere basta mettersi in contatto con le case produttrici per riuscire a farsi spedire singoli pezzi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A proposito di figurine rare, famoso è il caso delle carte di Paolo Poggi, ex attaccante dell'Udinese e di Sergio Volpi, ex centrocampista del Bari, introvabili in una collezione del 1997…

Quell’album fu un caso nazionale e non scherzo. Praticamente non misero mai in commercio queste due figurine mancanti perché in caso di completamento dell’album si vinceva una maglia originale della propria squadra del cuore. Dietro c’era un’azienda che produceva gomme alla fragola che non a caso dopo un po’ sparì dalla circolazione. A parte questa eccezione però anche qui c’è un mito da sfatare. Le figurine vengono stampate in un numero uguale e quindi non esiste la figurina “rara”. In passato poteva avvenire però che alcune figurine venissero distribuite solo in un secondo momento, perché magari non erano ancora state scattate le foto a tutti i calciatori al momento dell’uscita dell’album e quindi per questo motivo non si riusciva subito a trovare determinati calciatori. Ma questo avveniva anni fa. Oggi ci sono dei contratti da rispettare con l’Associazione italiana calciatori, quindi qualsiasi errore o “furbata” è impensabile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

I ragazzini molto spesso si scambiano i doppioni delle figurine per cercare di completare più velocemente l’album. Voi collezionisti non fate nemmeno più questo?

Noi di solito ci scambiamo gli album completi. Io ad esempio ho diversi album doppi che acquisto e scambio, ma non rivendo mai. Se ad un altro collezionista interessa un mio album “doppione” e viceversa, ci scambiamo le raccolte. E poco importa se il mio da un punto di vista economico vale di più rispetto a quello dell’altro appassionato: quello che conta è avere più materiale da collezione possibile.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In quanti collezionano figurine come te, in maniera seria e accurata?

Non siamo in tanti, diciamo una decina in Italia ed un centinaio nel resto del mondo. E tutti hanno dai 45 anni in su anche perché per farlo servono disponibilità economica e la possibilità di potersi spostare da un luogo ad un altro per andare a recuperare l’album che manca.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A livello personale, a quali album o figurine sei più affezionato?

Ovviamente agli album che collezionavo da bambino, quelli degli anni 70. In particolare sono legato a quello del campionato 1971/1972. Poi mi rimarrà per sempre nel cuore la prima figurina che ho avuto in mano: di un anonimo Sergio Carantini, difensore del Vicenza, in una collezione del campionato 1970/1971.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questa è una passione che di solito si ha da bambini. Perché tu hai deciso di portarla avanti fino ad oggi?

Perché la passione per le figurine non mi ha mai lasciato. Poi a ciò si sono aggiunte diverse soddisfazioni a livello personale. Ho avuto modo di viaggiare, di conoscere gente e di avere l’ammirazione di molti: quelli che l’amore per le figurine l’hanno lasciato ai tempi delle scuole e che oggi guardano le mie collezioni con nostalgia.


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