di Gabriella Quercia

Viaggio nel mondo dei prestigiatori: tra trucchi, libri segreti e case magiche
BARI - In Italia il più famoso è Silvan, che proprio qualche giorno fa su palco di Sanremo ha eseguito un numero di illusionismo grazie al quale riusciva a rimpicciolire e allungare a suo piacimento Luciana Littizzetto. Parliamo di maghi, artisti che fanno del “trucco” il proprio mestiere. A Bari c’è il 29enne Pasquale Trigiante, in arte Hulian, un professionista della magia, che ci ha aperto le porte di questo mondo fantastico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Hulian come hai iniziato il tuo percorso?

Tutto è cominciato da bambino, quando all’età di sei o sette anni mi hanno regalato un gioco di magia realizzato da Silvan. Ma è intorno ai 17 anni anni che ho iniziato a interessarmi con più convinzione a quest’arte, al punto da farla diventare il mio lavoro. Io sono un prestigiatore illusionista e metto in scena spettacoli da quasi dieci anni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Come si diventa prestigiatori?

Bisogna studiare molto seriamente su libri specifici, quelli appunto per prestigiatori. Una volta imparata la teoria, bisogna però metterla in pratica. E serve molto esercizio. A volte ci possono essere maghi più “anziani” che ti danno delle dritte. Ma attenzione: il trucco non viene mai rivelato, ciò che viene insegnato è tutto ciò che c'è dietro. Ovvero lo stare in scena, recitare la parte del mago, avere un atteggiamento che possa attrarre il pubblico. Non si insegna come si tira il coniglietto dal doppiofondo ma qualcosa di più importante: il mettere in scena uno spettacolo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quindi non c’è una scuola, come quella di Harry Potter?

No, perché la magia non è come la danza o uno sport, non si insegna. Oltretutto se si insegnassero i trucchi a scuola questi sarebbero facilmente divulgabili da un alunno che, ad esempio, decide di lasciare l’istituto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Hai detto di essere un “illusionista”. Quanti altri tipi di maghi ci sono?

La magia infatti divide in più categorie. C’è la “Cartomagia” che racchiude tutti spettacoli fatti con le carte. Poi il “Close Up”, che è definita la “Micro Magia” perché viene realizzata a distanza ravvicinata. Pensate al tipico gioco della moneta che viene ritrovata dietro l’orecchio di uno spettatore. Ancora, ci sono le “Grandi illusioni”, quelle in cui mi sto specializzando, che prevedono spettacoli con la presenza di un’assistente femminile in cui ad esempio lei viene “tagliata” o trafitta dalle spade. Poi c’è la “Magia da scena” che è quella in cui si realizzano trucchi con le corde, i cerchi e il classico cilindro da cui escono le colombe. Un’altra categoria è quella del “Cabaret magico” che è quello che in tv mettono in pratica il mago Forrest e Raoul Cremona. Nel Cabaret magico ci sono delle gag esilaranti che accompagnano il numero di magia. E ultimamente si sta diffondendo il “Mentalismo”: è una categoria della magia che si avvale di nozioni con cui si riesce a captare il pensiero degli altri…


Esistono “club dei prestigiatori”?

Sì, ad esempio a Noicattaro da circa 5 anni abbiamo fondato il Cmp, il Club Magico Pugliese che racchiude i prestigiatori di tutta la Puglia. Ormai siamo quasi 50 maghi ognuno con la propria specialità. Nel nostro Club abbiamo soci di tutte le età: il più piccolo ha 13 anni fino ad arrivare a un signore che ha la bellezza di 82 anni. Il 90 per cento di loro ha comunque un’altra professione oltre a dedicarsi alla magia. I Club organizzano dei galà. Il più importante è a Saint Vincent, in Valle D’Aosta: dura quattro giorni ed è qui che si riuniscono i più grandi prestigiatori d’Italia e del mondo per studiarsi e sfidarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Dove si acquista la “strumentazione” dei maghi?

Non è facile reperire l’attrezzatura, come casse, spade, bauli. E’ necessario conoscere qualcuno del campo che fabbrichi e venda gli strumenti. Questi negozi vengono chiamati “Case magiche” e molto spesso non hanno neanche un’insegna: solo noi maghi possiamo entrarci. Qui a Bari non ce ne sono, i più vicini sono a Napoli e a Roma. Spesso gli strumenti sono costruiti da un “falegname mago”. Anche lui non rivelerà mai il modo in cui si costruisce un attrezzo, perché fa parte di questo mondo e sa che il trucco è tutto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
E i libri?

Sono racchiusi negli “Archivi Segreti”: sono testi che i prestigiatori possono consultare per un numero speciale o per perfezionarsi. Ci sono librerie specializzate e case editrici che producono questi libri che, come le Case magiche, sono note solo ai prestigiatori e a chi fa parte del mondo della magia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Hulian, solo per i lettori di Barinedita: rivelaci il trucco di Silvan sul palco dell’Ariston.

Nel numero di Silvan tutti si sono accaniti nel dire che i piedi della Littizzetto erano finti, ma io vi dico che quesa cosa non c’entra nulla. Ecco la differenza tra i maghi e i “babbani” (in Harry Potter sono definiti così gli umani privi di doti magiche ndr): il pubblico tende sempre a credere che il trucco sia evidente. E invece non è così. Io però non svelo mai i miei trucchi, neanche alla mia assistente che tra l’altro è la mia fidanzata. In fin dei conti la bellezza della magia è quella di far sognare, pur sapendo che c’è un piccolo “inganno”. Quindi se io vi dicessi qual è il trucco utilizzato da Silvan, smettereste di sognare e soprattutto, di stupirvi. 

Il promo di uno spettacolo del Mago Hulian:


 


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