Bari, la storia del Circolo Tennis dal 1936 a oggi: in attesa di un nuovo Gianluca Pozzi
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martedì 7 marzo 2023
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di Armando Ruggiero - foto Francesco De Leo
Una realtà ancora esistente che, dopo aver avuto sede nel quartiere Libertà, tra via Crispi e via Fieramosca (in un campo adiacente a quello occupato all’epoca dalla società sportiva Angiulli), si trova dal 14 febbraio 1960 in via Martinez, una traversa di corso Alcide de Gasperi immersa nel paesaggio di Lama Fitta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In 87 anni di vita il circolo si è affermato nel panorama tennistico nazionale, arrivando a possedere 15 campi in terra battuta, di cui 4 coperti. Conta 1200 soci, una ventina tra preparatori atletici e allenatori e 350 iscritti di tutte le età alla scuola tennis. I migliori allievi vengono scelti per far parte di una squadra che gareggia a livello agonistico in varie categorie, distinte in base all’età e al sesso. Attualmente le compagini maggiori del Circolo giocano nel campionato B1 (quella femminile) e C1 (quella maschile).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il sogno naturalmente è quello di crescere e lanciare giovani che possano avere un futuro in questo sport. Un qualcosa che all’associazione barese è successa più di una volta, vedasi il caso del barese Gianluca Pozzi, numero 1 italiano per 89 settimane consecutive dal 1999 al 2001.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Siamo così andati a visitare lo storico circolo (vedi foto galleria).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Imboccato corso Alcide de Gasperi in direzione Carbonara e superato lo svincolo della tangenziale, giriamo sulla sinistra in strada Terzo Scambio, una viuzza che conduce su via Martinez, lì dove ha sede il Circolo Tennis. Superiamo così il cortile d’ingresso e, seguendo un vialetto alberato, arriviamo davanti all’entrata della struttura. Qui veniamo accolti dalla presidente Nicoletta Virgintino e dal vicepresidente Vincenzo De Martino.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nicoletta è stata un’importante giocatrice a livello nazionale, raggiungendo la quinta posizione nella classifica assoluta italiana. «La mia più grande emozione fu giocare in un doppio con John McEnroe – ci rivela la donna –. Eravamo a metà degli anni 80 ed ero in Sardegna per un torneo d’esibizione. Ebbene, con mia grande sorpresa mi ritrovai come compagno il grande campione».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I due ci mostrano la sala trofei, piena zeppa di coppe vinte dal circolo nel corso della sua lunga esistenza. Tra le principali vittorie quelle dei campionati italiani maschili di Serie B nel 2003 e di A2 nel 2004
Circolo che dal 1978 al 1987 fu anche sede di una tappa del Grand Prix, un circuito di tornei di tennis a cui presero parte campioni del calibro di Edberg, Cash, Barazzutti, Panatta.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Ultimamente stiamo tornando ai fasti del passato – ci dice la Virgintino –. A maggio avremo la conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2023 dell’”Open delle Puglie”, che abbiamo già organizzato nel settembre 2022. Si tratta di un torneo femminile valevole 125 punti in classifica a cui l’anno scorso hanno preso parte importanti tenniste quali Sara Errani, Elisabetta Cocciaretto, Tatjana Maria e Julia Grabher».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Attraverso un viottolo che si insinua in un prato inglese raggiungiamo ora i campi da gioco, sui quali tra una battuta e uno smash si stanno allenando ragazzi tra gli 11 e i 16 anni. Avviciniamo la 15enne Rebecca che ci racconta come ha iniziato. «Avevo 4 anni e mezzo quando mio padre mi ha messo la racchetta in mano – afferma la giovanissima - . Con il passare del tempo mi sono sempre più legata a questo sport e in particolare a questo circolo, il luogo giusto dove poter crescere e maturare».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Il sodalizio conta su un buon vivaio di giovani da cui la Nazionale attinge frequentemente – afferma De Martino -. Ciò che ci rende più fieri è vedere come bambini che nascono con noi riescano poi ad aver successo. E spesso poi a fine carriera tornano qui come soci, preparatori o maestri».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
È il caso della 28enne Natasha Piludu, che cominciò la sua attività da tennista al Circolo poco più che bambina e ora allena le ragazze. «Sono cresciuta sotto l’attento sguardo dello storico maestro Raffaele Gorgoglione, con cui iniziai il mio percorso vent’anni fa - ricorda -. Ho esordito nei tornei, sempre portando avanti lo studio e laureandomi. Sono tornata qui al circolo per proseguire la mia grande passione, decidendo di divenire maestra di tennis».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Perché l’interesse del nostro circolo non è quello di assoldare giocatori d’alta classifica per vincere campionati - conclude Nicoletta -. Al contrario ciò che desideriamo è far crescere i nostri giovani sia tennisticamente sia soprattutto umanamente». Nella speranza, chissà, che tra questi campi di terra battuta possa un giorno formarsi un nuovo Gianluca Pozzi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
(Vedi galleria fotografica)
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