Bari, la stazione di servizio del sottopasso di Sant'Antonio? É lì dal 1952 ed è un'opera d'arte
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venerdì 19 settembre 2025
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di Marco Montrone - foto Paola Grimaldi
Nel recente elenco redatto dal Comune di Bari, accanto a ville storiche, palazzi, vecchie industrie e strutture sportive, si trova infatti anche questa stazione progettata nel 1952 da Mario Bacciocchi. (Vedi foto galleria)
Il grande “architetto dei grattacieli” in quegli anni collaborò con Enrico Mattei, presidente dell'Eni, realizzando numerosi progetti fra cui i distributori di benzina. L’idea del patron era quello di dare una forte identità all’immagine del gruppo, persino nell’identità fisica delle proprie stazioni di servizio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ne furono realizzate 13 (tra cui quella più nota di Piazzale Accursio a Milano), tutte in stile modernista, con il fine di rappresentare il volto nuovo dell’Italia che stava uscendo dalla Guerra.
La pompa di benzina barese si trova in uno trafficato spiazzo posto davanti al sottopasso che collega l’extramurale Capruzzi al centro cittadino. È composta da un fabbricato a forma di parallelepipedo destinato ai servizi che comprende anche un piccolo negozio dedicato agli accessori per gli automobilisti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ciò che colpisce di questo manufatto in calcestruzzo è la particolare pensilina a doppia falda in cemento. La stazione è infatti protetta da due coperture a differente altezza (una anteriore, l’altra posteriore), che portano il profilo assumere nel complesso l’aspetto di una “T” irregolare. La copertura della parte anteriore aggetta maggiormente rispetto a quella posteriore e si conclude con una curvatura verso il basso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La stazione, collocata sotto la copertura più aggettante, ha gli angoli arrotondati, come le terminazioni della pensilina, ed è rivestito con mattonelle cementizie verticali rigate.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La pensilina posteriore è visibile invece su via Capruzzi e spesso viene usata come riparo di fortuna dai senzatetto. La parete che la sostiene è stata inoltre imbrattata negli anni da murales.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nonostante ciò, come si legge nell’elenco redatto dal Comune «questo manufatto rimane oggi a testimoniare la capacità straordinaria dei suoi artefici di prefigurare un modello tipologico che, sia nella sua dimensione funzionale sia in quella formale, ha saputo contribuire a definire l’immagine di un nuovo tipo edilizio».
(Vedi galleria fotografica)
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