di Eugenio Orsi

Don Mario, esorcista: ecco come si svolgono le sue messe ''di guarigione''
ACQUAVIVA DELLE FONTI –Don Mario Cavalera (nella foto) non è solo il prete della parrocchia San Francesco d'Assisi di Acquaviva delle Fonti, in provincia di Bari, ma è anche un esorcista. Lui ogni giovedì celebra una messa di “guarigione e liberazione” alla quale partecipano un gran numero di persone. Così tanta gente che da settembre il parroco ha deciso di quadruplicare gli incontri con i fedeli: da uno al mese a uno a settimana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Il motivo di tanto entusiasmo? Don Mario, come lui stesso ci ha riferito in una recente intervista, dice di poter guarire dal male attraverso la preghiera, attraverso la «cristoterapia». «La Chiesa Cattolica in tutto questo tempo ha insegnato a scacciare i demoni con delle formule», ci aveva detto don Mario e aveva aggiunto: «Spesso i medici hanno dato per spacciate alcune persone, ma molte volte il male si riesce a estirpare con la preghiera».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Insomma don Mario, al pari di don Michele Bianco, è un vero e proprio esorcista, non “ufficiale” però. Perché in realtà la Chiesa Cattolica nomina per ogni diocesi un esorcista ad hoc, al quale rivolgersi in caso di necessità. Ma questi preti non sono facilmente raggiungibili. Ad esempio per la diocesi di Bari-Bitonto l’esorcista ufficiale è don Ubaldo Aruanno. Noi abbiamo tentato di contattarlo per più di dieci giorni per ottenere un appuntamento, ma non abbiamo avuto alcuna risposta, né telefonicamente, né recandoci direttamente  in Curia, durante l’orario di ricevimento.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
E’ chiaro quindi che chi è in difficoltà, non può far altro che rivolgersi a preti come don Mario, che non lesinano certo di ascoltare le preghiere dei “posseduti dal male” e dei loro congiunti. 
 
Abbiamo quindi deciso di assistere a una delle famose messe di don Mario (vedi video e foto galleria). Questo è il nostro racconto.  
 
Sabato 31 agosto, primo pomeriggio.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
C'è molta gente riunita nella piazzetta della chiesa San Francesco. Ci sono malati in carrozzella, persone claudicanti che si sorreggono grazie a un bastone, donne con in mano la foto di un proprio parente. Tutti attendono con ansia l'inizio della celebrazione della messa di liberazione di don Mario.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
«Ci sono persone che sono tornate con la radiografia che mostrava la propria guarigione - ci dice una signora che viene da Bari - tutto merito delle preghiere di don Mario».  «Una mia amica, gravemente malata, aveva bisogno di un trapianto ma non si trovava un donatore. Dopo la messa di don Mario miracolosamente è stato trovato: il trapianto è riuscito senza problemi e lei è miracolosamente guarita»,ci dice una ragazza prima di entrare in chiesa per l'inizio della funzione.  

 
La chiesa si riempie subito: colma di fedeli che si raccolgono nella confessione e nel rosario. C'è un'aria molto pesante, satura di dolore. Due donne portano una cesta con le intenzioni e le preghiere degli intervenuti, ai piedi di una statua raffigurante la Madonna, mentre il prete conclude la recitazione del rosario.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Don Mario comincia quindi la “preghiera di liberazione per la guarigione dello spirito, liberazione dal male e dalle tentazioni”. Finita questa, a quel punto ci si prepara alla tanto attesa “preghiera di guarigione del corpo dalle malattie”. Sull’altare vengono portate le generose offerte, "i doni della terra" per i poveri e il libro con il nome degli infermi. Segue la celebrazione dell’eucarestia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Cavalera comincia chiedere a tutti i fedeli di pregare per i malati, scandendo uno per uno il loro nome. Poi, inizia con la preghiera vera e propria, che è di fatto un elenco di tutte le malattie più terribili con cui l’uomo è costretto a combattere. "Guarisci dal cancro al seno, ai polmoni e al pancreas, guarisci dal cancro al fegato", esclama don Mario, per poi continuare con tutte le altre malattie, da quelle cardiovascolari a quelle che colpiscono il sistema nervoso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Tutti i credenti cantano e alzano le proprie mani, stringendo rosari e foto dei loro cari. In un secondo momento impugneranno invece bottiglie d'acqua e medicine da benedire.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
La messa di guarigione dura quasi due ore e mezza. I fedeli escono dalla chiesa esausti, molti stringendo al petto l’immagine che ritrae il proprio familiare ammalato. La speranza, in fondo, è sempre l’ultima a morire. E questo la Chiesa lo sa fin troppo bene.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

"Vi sono tre forze, tre sole forze sulla Terra in grado di vincere e incatenare per sempre la coscienza di questi esseri miseri e ribelli, per garantire loro la felicità: il miracolo, il mistero e l'autorità".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ecco in un video alcuni momenti della messa di don Mario Cavalera:



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