di Gabriella Quercia

Incroci pericolosi e mal segnalati: ''la rivoluzione'', strada della morte
CORATO -   La chiamano "la rivoluzione", perché quando fu costruita permise in un solo momento il collegamento tra paesi (Ruvo, Corato e Andria) prima troppo distanti tra loro, divisi da chilometri di campi agricoli. Ma nominare ora la S.P. 234, evoca purtroppo tante vite spezzate: quella strada infatti solo negli ultimi quattro anni ha visto morire cinque persone. Per non parlare poi dei tanti incidenti che pur senza provocare morti, hanno segnato con il sangue “la rivoluzione”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il tratto più a rischio è quello tra Corato e Castel del Monte: 15 km di strada attraversati da numerosi incroci a raso che portano nei vari terreni agricoli posti nei paraggi. E proprio questi incroci, mal segnalati, sono la causa dei numerosi incidenti che sono avvenuti sulla S.P. 234 (vedi nella galleria le foto di uno degli ultimi incidenti). Abbiamo intervistato Giuseppe Loiodice, vice comandante della Polizia Municipale di Corato, che ci ha spiegato quali sono le problematiche insite in quel tratto di strada.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Comandante, “la Rivoluzione” è così pericolosa?

Sì, negli ultimi quattro anni ci sono stati cinque incidenti mortali. E comunque ogni anno si registrano almeno un paio di incidenti, che per fortuna non sempre hanno portato a vittime.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qual è il problema?

Premettiamo che nella stragrande maggioranza dei casi è l’alta velocità la causa principale dell’alto numero di incidenti mortali. Qui come altrove. Nel caso della 234 c’è la striscia continua, il limite di velocità a 50 km/h e il divieto di sorpasso. Chiaramente manca il rispetto del codice della strada. Però a questo si aggiunge la scarsa visibilità: tutta la strada è interessata da dossi e curve e spesso è difficile scorgere in tempo gli automezzi che dalle strade secondarie si immettono sulla provinciale. Le intersezioni conducono a varie proprietà terriere e sulla strada transitano mezzi di tipologia diversa: dalle macchine normali, passando per i camion e furgoni che trasportano la merce nei vari agriturismi situati nei paraggi fino ad arrivare ai trattori.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E questo che cosa comporta?

Se i sinistri avvenissero solo tra automobili gli incidenti mortali probabilmente sarebbero minori: scontrarsi invece con un camion o un trattore produce un impatto devastante. Anche se negli anni abbiamo notato che gli incidenti avvenivano spesso nel fine settimana, sovente quando le famiglie tornavano da qualche agriturismo dopo aver festeggiato una ricorrenza. Qualche bicchiere di troppo e la scarsa attenzione prestata mentre si guida sono gli ingredienti perfetti per provocare danni a volte irreparabili.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ma ci sarà sicuramente qualche segnale stradale che avverte degli incroci…

Le intersezioni hanno la segnaletica orizzontale (bande rumorose) e segnali verticali che avvisano del possibile pericolo 50 metri prima dell’incrocio. Questi segnali sono catarifrangenti e hanno un particolare rivestimento a nido d’ape che fa sì che essi siano luminosi e ben visibili soprattutto la notte. Il problema è che questi cartelli con il tempo, la pioggia e le intemperie perdono le loro proprietà, si sbiadiscono. Normalmente la segnaletica catarifrangente dura 7 anni ma di fatto ne dura 5. Andrebbe cambiata quindi ogni 5 anni, ma purtroppo ciò non viene fatto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

C’è una responsabilità delle Istituzioni allora?

In realtà la responsabilità maggiore ce l’hanno altri. La Provincia, che si occupa della manutenzione di questa strada, ha fatto sì che negli ultimi anni venisse posta la segnaletica verticale, dotata anche di luci che lampeggiano. Ad alimentare questi lampeggianti ci sono dei pannelli solari che ne garantiscono il perfetto funzionamento. La cosa assurda è che in alcuni tratti della Provinciale i pannelli solari sono stati rubati. Naturalmente la disponibilità economica della Provincia non è mai immediata e così non sempre si riescono a rimpiazzare immediatamente i pannelli solari divelti. Ad oggi ne mancano diversi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma tenuto conto di tutti questi problemi, non sarebbe più facile dotare la strada di semafori o rotatorie?

Al momento sulla “rivoluzione” è stata costruita una rotatoria, che dovrebbe servire a fare rallentare gli autisti più temerari  e incauti. C’è una seconda rotatoria in costruzione.  La Provincia di Bari ha predisposto un progetto dettagliato, ha contattato attraverso il Comune di Corato i proprietari dei terreni, c’è anche il sì di massima del Comune di Corato. Ma pare che manchi il parere paesaggistico e l'accordo con alcuni enti che si occupano di ambiente.


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