di Mariangela Dicillo

Bari, il campo rom del canalone: tra case di cartone, roulotte e rifiuti
BARI - Case di cartone e alluminio, roulotte parcheggiate qua e là, fili di ferro arrugginiti usati come stendipanni, pasti consumati tra le erbacce. E’ la descrizione del grande accampamento rom situato da due anni lungo un tratto del “canalone” di San Girolamo, visibile da via Napoli all’altezza dello svincolo per la SS 16 e da viale Europa, proseguendo per via Franco Casavola verso il mare (vedi foto galleria e video).  

Parliamo di una specie di “quartierino” che si articola per diverse centinaia di metri, fino a dissolversi nelle distese di verde della periferia nord-ovest, dopo aver incontrato i binari della Ferrotranviaria. Posto in una zona molto isolata: intorno ci sono solo alcuni capannoni industriali e degli appezzamenti di terra coltivata.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A Bari i campi rom sono molti e, alcuni grandi e organizzati, come quello di Japigia, noto anche come “campo cinque stelle” per via dei numerosi servizi che offre ai nomadi. Quello del canalone però non può certo essere considerato un campo d’élite: isolato dal resto della città, fisso (a differenza di altri accampamenti “mobili”) e nonostante questo immerso nella sporcizia, ai limiti della vivibilità.  


Qui sedie rotte, rifiuti organici, resti di cibo andato a male, pannolini sporchi, vestiti, pezzi di lamiera, bottiglie in vetro, imbottiture di poltrone sventrate, tavoli distrutti, copertoni, fanno da sfondo al resto del paesaggio. Rifiuti che spesso vengono bruciati per evitare il loro accumulo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Il che rappresenta un grosso problema per l'ambiente– dice lo storico e anche esperto di lame, Sergio Chiaffarata -. Il campo rom infatti è situato nei pressi di Lama Lamasinata, dove scorreva anticamente un antico torrente, che però non è scomparso, ma è si è “inurbato” e ora le sue acque scorrono sotto il terreno. Ogni volta che i rom bruciano i rifiuti – avverte Chiaffarata - i fumi tossici ricchi di sostanze nocive penetrano nel terreno, inquinando le falde acquifere».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche questa è Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il video del campo nomadi del canalone:



© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
L'accampamento rom situato lungo il corso del canale deviatore di San Girolamo
Alcune roulotte nell'accampamento rom del canalone
Panoramica dell'accampamento rom nei pressi del canalone
Una foto dell'accampamento rom del canalone scattata più da vicino: rifiuti a vista
Un'altra parte dell'accampamento rom situato nei pressi di una parte del canale deviatore di San Girolamo
I profili delle 'case' e delle roulotte dei rom osservati dall'altra parte del canalone
I rifiuti che i rom lasciano lungo il pendio dell'altra fiancata del canale deviatore
Altri rifiuti lasciati lì dai rom: sedie,vestiti, divani sventrati, mobili e rifiuti organici
Ancora una foto rappresentativa della sporcizia e del degrado di quel territorio: il canale deviatore di San Girolamo, abitato dai rom
Il passaggio a livello e i binari che incrociano e delimitano il campo rom
Foto panoramica scattata dalla strada parallela al corso del canalone di San Girolamo:il quartiere in lontananza, il canalone infondo a destra
Panoramica dell'accampamento rom del canalone: le case di cartone e i rifiuti si vedono anche dal satellite di Google Maps
Focus sull'accampamento rom del canalone: le case di cartone e i rifiuti si vedono anche dal satellite di Google Maps



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