di Comunicato Stampa da Mimmo De Leonibus

Bari, l'Oggetto dell'abbandono: mostra di fotografie Urbex narrate in versi
BARI – Dal 4 al 31 Ottobre La Ciclatera (p.zza Chiurlia), storico e suggestivo locale di Bari vecchia, ospiterà "L’oggetto dell'abbandono”, una mostra di fotografia e poesia a cura del collettivo fotografico Obiettivo Uno e della narratrice e poeta Angela Angelastro.
La mostra - 21 tavole, ciascuna delle quali è composta da una fotografia in grande formato e da un testo stampato su carta fotografica - è un'esperienza di immersione nelle possibilità espressive della fotografia Urbex e della narrazione in versi.

“(…) l’oggetto è il miglior portatore del soprannaturale (…) una trasformazione della vita in materia, e per dir tutto un silenzio che appartiene all’ordine del meraviglioso.”, con queste parole Roland Barthes sottolinea che siamo ciò che vediamo: leggiamo la realtà con l’occhio dell’anima e, mentre ciò accade, si trasforma anche il nostro modo di guardare il mondo e ci trasformiamo noi stessi. In questa cornice, è nata la nuova avventura di Obiettivo Uno e Angela Angelastro, una ricerca attorno agli oggetti ritrovati in luoghi dimenticati, un percorso di narrazione attraverso la fotografia e la poesia condotto tra masserie, opifici, scuole, ospedali andati in disuso e poi definitivamente abbandonati. L’intenzione profonda è stata quella di restituire memoria e identità ai luoghi attraverso la voce degli oggetti.

Incredibilmente capaci di aprire una finestra dentro il tempo d’abbandono e di rovina catturato dalle immagini, evocando storie talvolta surreali rispetto al luogo dei ritrovamenti, gli oggetti creano un legame con lo sguardo e l’immaginazione di chi si è fermato a raccontarli, un legame che restituisce un presente a quelle stesse rovine. 
Grazie a questo viaggio tra fotografia e poesia, che aspirano a restituire una identità agli oggetti dimenticati e a condurli dentro una minuscola bolla di eternità, le autrici e gli autori di questo progetto artistico desiderano condurci lasciando che ciascuno di noi possa indossare il loro stesso sguardo – è questa, in particolare, la ragione delle stampe in grande formato – ed entrare nel tessuto stesso dei frammenti di vita raccontati in versi e in prima persona di volta in volta dal protagonista della scena, l’oggetto dell’abbandono.

Riprendendo le parole di Valentina Durante, anche lei scrittrice, che ha curato l’introduzione alla mostra, possiamo dire che il senso del lavoro realizzato dal collettivo Obiettivo Uno e dalla poeta Angela Angelastro sta nella capacità di cogliere nelle rovine e negli oggetti abbandonati, una possibilità “di stupore e di lirismo (…) uno scarto di lato che transita dalla dimenticanza alla sopravvivenza, e viceversa, incontrando in questi rimbalzi logici e temporali quel tentativo di eternità che siamo soliti chiamare «arte».”

Inaugurazione il 4 Ottobre 2022 a partire dalle ore 19, con la presenza di Valeria Genco, Mimmo De Leonibus e Antonio Nitti, artisti del collettivo Obiettivo Uno, e di Angela Angelastro, autrice dei testi.


 



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