di Antonio Bizzarro

Tartarughe decapitate, «nessuna superstizione: a ucciderle un gruppo di "pirati"»
BARI – La notizia è di lunedì scorso: cinque esemplari di tartaruga marina caretta caretta sono state ritrovate senza testa sul litorale tra Bari e Trani (vedi foto). A denunciare l’accaduto è stato il Centro recupero tartarughe del Wwf, che per bocca del dirigente Pasquale Salvemini ha spiegato anche i motivi della macabra decapitazione. Secondo l’ambientalista, all’origine ci sarebbero dei riti messi in atto da pescatori e legati ad arcaiche superstizioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un’interpretazione che però non convince: se si tratta di antichi cerimoniali perché in passato non si sono mai verificati ritrovamenti del genere? Da parte loro i pescatori rifiutano qualsiasi tipo di accusa: di queste superstizioni, dicono, nessuno ha mai sentito parlare.  

«Sono 30 anni che faccio questo mestiere – ci dice il 44enne “lupo di mare” Alessandro Gadaleta, di Molfetta – e non sono mai venuto a conoscenza di riti di questo tipo. Anzi, posso dire che la presenza di questi animali è sempre stata vista come un buon auspicio: se ci sono è perché c’è il pesce. La tartaruga poi è un po' come il gabbiano, un animale sacro che si dice rappresenti le anime dei marinai morti. A Molfetta si tramanda la leggenda di un pescatore caduto in mare aperto e riportato a terra proprio da una tartaruga».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dello stesso avviso Mimmo Franchini, anche lui di Molfetta. «Non esiste nessuna superstizione – ci dice -. Noi quando per caso peschiamo un rettile con le reti a strascico le consegniamo sempre al centro recupero, con il quale tra l’altro abbiamo spesso collaborato in occasione delle successive liberazioni».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


«Quando ho letto la notizia ho pensato a una bufala - avverte invece Pierluigi Torti, presidente di un’associazione di pesca sportiva -. Io non ho mai sentito parlare riti del genere, nemmeno sui libri».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Una cosa però è certa: gli animali sono stati giustiziati. «La trachea ha subìto un taglio perfetto – sottolinea infatti Salvemini – cosa che si può fare solo ed esclusivamente usando la lama di un coltello».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma allora chi le ammazzate e perché? La risposta a questa domanda sembra averla un pescatore del nord barese, che per paura non vuole rivelare né il suo nome né il porto di appartenenza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Il popolo del mare lo sa: ne stiamo parlando da qualche tempo – ci rivela il signore -. Un gruppo di irregolari, senza licenza, sta invadendo il mare di Margherita di Savoia. Le tartarughe sono state prese proprio in quella zona: è lì che si è compiuto il massacro. Loro mettono reti da posta ed è possibile che i rettili le abbiano rotte per cibarsi di seppie, polpi e crostacei. A quel punto non so spiegarne il motivo, ma sono state uccise e mutilate».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le caretta caretta quindi sarebbero state ammazzate per “vendetta” o per gioco da questi “delinquenti del mare” non rispettosi né delle leggi italiane nè delle regole non scritte che da sempre sottintendono il rapporto tra uomo e natura. “Pirati” che probabilmente non hanno agito per superstizione, ma solo per farsi beffe di uno dei simboli di quel mare che stanno depredando: la grande e sacra tartaruga.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Foto di Wwf Molfetta


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  • paola - è allucinante che si possa arrivare a tale cattiveria nei confronti di animali innocui e da sempre benvoluti!


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