di Eva Signorile

La storia di Fabio, il barese che corre sul lungomare con il passeggino
BARI – Può capitare, passeggiando sul lungomare di Bari, di imbattersi in un curioso quadretto: un uomo abbigliato da corridore, che corre spingendo in avanti un passeggino rosso, con al fianco una bambina in bicicletta (nella foto).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il signore è Fabio Mele, un 40enne residente nel borgo antico di Bari, la bimba è sua figlia, una dolce biondina di 10 anni che si chiama Désirée. Ma la sorpresa più grande ce la riserva il passeggino fiammante: al suo interno, sistemato come un piccolo Buddha sorridente, si trova Nicolò, un piccino di appena un anno, biondo anche lui come la sorellina e con due occhioni blu come il mare che gli sciaborda accanto. Appena ci vede, non ci lesina il sorriso e un gioioso batter di mani: la corsa lo ha evidentemente elettrizzato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Incontriamo l’inedito corridore per caso, mentre ci troviamo nei pressi del Grande Albergo delle Nazioni. «Corro con lui da quando aveva sette mesi - ci racconta l'orgogliosissimo papà – fare jogging coi miei due figli è una sensazione indescrivibile: sembra quasi averli un po' dentro di me». Deve essere sicuramente una sensazione piacevole e non solo per Fabio, a giudicare dalle facce raggianti dei tre e considerando il fatto che il "papà col passeggino" parteciperà presto alla "21 chilometri" che si terrà a Bari il 1° novembre prossimo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ma a questo punto ci facciamo qualche domanda: è possibile allenarsi portandosi appresso questo "fardello"? E soprattutto che succede se il bimbo piange, si muove, fa i capricci, se gli viene fame? Naturalmente Fabio non nasconde il fatto che dietro la corsa con il passeggino si possano nascondere degli inconvenienti, ma secondo lui, basta organizzarsi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Da quando corro con lui non dimentico mai di portare una radiolina con le canzoni dello Zecchino d'Oro – ci spiega -  oltre al pupazzo preferito di Nicolò, un gorilla di peluche. Naturalmente mi procuro anche del succo di frutta, anche se quando era più piccolo mi portavo pure il biberon. E’ chiaro che a un certo punto interrompevo l'allenamento per dargli il latte».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma il gioco vale la candela? Per Fabio non ci sono dubbi. «Tutta la mia vita sono mia moglie e i bambini – afferma -. Passo fuori casa molte ore a causa del mio lavoro di pizzaiolo e se corressi senza i miei figli significherebbe togliermi la possibilità di stare quel poco tempo che ho con loro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In alternativa Fabio potrebbe rinunciare alla corsa. Ma davanti a questo dubbio lui ci ferma subito e dice risoluto: «Da quando corriamo insieme ho capito fino in fondo che per essere felici basta poco e poi i bambini si divertono un sacco quando facciamo jogging. Perché rinunciarci? Magari l’unico vero problema sono i passeggini, ne ho fatti fuori due prima di trovare questo, che è di seconda mano, ma è resistentissimo».


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Eva Signorile
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  • Alessandro - Bellissima storia, e grande papà! Vedo spesso questo bel quadretto famigliare mentre attendo la navetta del P&R ed ogni volta mi regala un sorriso. Complimenti Fabio!
  • Giuseppe - Lo vedo ogni volta che vado a prendere la mia ragazza da lavoro. Bellissimi!!! Complimenti Fabio!
  • Cristian - Molte volte accade di abbandonare tutti i propri hobby o sport non aapena si hanno dei bimbi, ma è proprio li la grande sfida di unire la cosa più bella della vita con le proprie passioni, le proprie attività. Complimenti Fabio. NEVER GIVE UP!!!
  • Teresa - Bellissima storia. Volevo consigliare a questo fantastico papà dei passeggini molto in uso in Germania, costruiti proprio per correre con i bambini, hanno ruote più grandi.
  • Eva - Certo, la storia è bella ma perché non è una cosa normale? Perché un uomo (italiano) che passa il tempo con suoi propri figli e un eroe invece di essere una normalità? E se fosse era la mamma? Non sarebbe già una cosa bella è grandiosa perché per la donna passare giorno con i bimbi e dovere. Triste un po' è quel modo di pensare. Ps. Scusate gli sbagli, non è la mia lingua madre.
  • Francesco - Lo vedo spesso quando corro, é un immagine veramente simpatica che spruzza allegria e grande senso della famiglia.
  • Desiree - Cara Eva mio padre non lo vediamo quasi mai nostro padre per noi è un eroe pk non stranate il suo lavoro fatico passi del tempo con noi si frega di pensare alla propria vista al posto di postare commenti di merda la gelosia fa male mi dispiace per lei


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