di Barinedita

La TV cambia ancora: arriva il nuovo digitale terrestre
È iniziato proprio in questi giorni, il 20 ottobre, per concludersi salvo imprevisti nel corso del 2023, il nuovo processo di trasformazione che interessa le trasmissioni televisive. L'ormai consolidato standard DVB-T, conosciuto come digitale terrestre e introdotto in Italia nel 2006, è infatti pronto a lasciare spazio alla tecnologia DVB-T2, che promette di garantire ulteriori vantaggi agli spettatori. Ma come funziona questo nuovo standard? E cosa succederà ai vecchi televisori?

DVB-T2: che cos'è il nuovo standard di trasmissione

Il secondo switch off nella storia della televisione porterà, nel giro di un paio d'anni, a sostituire completamente il vecchio standard DVB-T con il DVB-T2. Il passaggio imposto dall'Unione Europea, che a molti sembra ancora poco chiaro, in realtà andrà a migliorare la ricezione delle trasmissioni senza incidere sulla quantità di canali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Dal punto di vista strettamente tecnico, con il DVB-T2 aumenta il bitrate, ossia la quantità di informazioni trasferite in una unità di tempo, garantendo dunque un maggiore flusso video e una migliore qualità generale delle immagini. Il passaggio rappresenta solo l'ennesimo step del continuo miglioramento tecnologico che sta interessando tutti i nostri dispositivi elettronici: come dimostra il livello di innovazione raggiunto da PC, smartphone e smart TV, oggi siamo infatti nel pieno di un cambiamento epocale, che ci permette di avere sempre a portata di mano informazioni in tempo reale e strumenti di intrattenimento avanzati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Un esempio davvero significativo in tal senso è quello del settore dei giochi, dove i semplici passatempi una volta riservati agli utenti di console e personal computer sono diventati accessibili da qualsiasi apparecchio connesso a internet. Non è un caso che le piattaforme di eSport e i casino online con licenza AAMS siano tra gli svaghi preferiti di un'ampia fetta di utenza, che quotidianamente si collega a portali e app per qualche momento di relax.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Proprio i casino online, peraltro, sono sempre stati in prima linea nell'adozione delle tecnologie più recenti, sia dal punto di vista del gioco in senso stretto che della sicurezza personale, facendosi apripista di tante innovazioni che successivamente sono state introdotte anche in altri ambiti completamente differenti. Un'esperienza, quest'ultima, che dimostra quanto il cambiamento sia fondamentale in un'epoca come quella attuale, caratterizzata da soluzioni sempre più efficaci e pratiche.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Come avverrà il passaggio?

Il passaggio dalle trasmissioni DVB-T a quelle DVB-T2 è iniziato il 20 ottobre e proseguirà gradualmente fino al 2023. Non ci sarà dunque uno switch off improvviso, ma una serie di passaggi che permetteranno ai consumatori di prendere le misure necessarie per adattare i propri apparecchi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le prime trasmissioni in Mpeg-4 saranno su base volontaria e dunque rappresenteranno anche un'importante test per valutare i primi risultati del cambiamento. A effettuare il primo passaggio saranno 9 canali Rai e 6 Mediaset (come per esempio Rai 4, Rai 5, Rai Storia, Rai Gulp, TgCom 24, Italia 2 e le radio R101, Radio 105 e Virgin Radio TV), per i quali potrebbe essere dunque necessario il ricorso a un decoder, qualora la TV utilizzata non fosse in grado di supportare il nuovo formato.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Con il nuovo standard di trasmissione bisognerà cambiare televisore?

La risposta a questa domanda non è certa, poiché il tutto dipenderà dall'apparecchio utilizzato. I modelli più recenti (in generale quelli acquistati a partire dal 2017), infatti, sono già dotati di sistemi in grado di supportare il formato Mpeg-4 e non risentiranno in alcun modo del cambiamento di standard. I televisori acquistati tra il 2010 e il 2017 potrebbero non avere alcun problema, ma in questo caso sarà opportuno verificare la capacità di ricezione sui canali test 100 e 200 oppure sui canali HD.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Qualora non fosse possibile ricevere il segnale, però, nessuna paura: non è infatti necessario acquistare un nuovo televisore, ma basterà adattare quello vecchio con un decoder, proprio come accaduto quando dall'analogico si passò per la prima volta al digitale terrestre. Il costo del decoder, peraltro, non è eccessivo e per le famiglie con ISEE al di sotto dei 20mila euro sarà possibile ottenere un bonus TV di 30 euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Fino alla fine del 2022 (o comunque fino al termine delle risorse), è previsto anche un bonus rottamazione libero da vincoli ISEE per ottenere un 20% di sconto sull'acquisto di un nuovo apparecchio, fino a un massimo di 100 euro.


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