di Mattia Petrosino

Il mercato del lavoro in Puglia tra gap di genere e fuga dei giovani
Le disuguaglianze economiche e occupazionali storicamente presenti in Italia sono state inasprite dalla crisi che ha accompagnato la pandemia, colpendo più duramente aree e regioni che già mostravano fragilità maggiori. È anche peggiorata la situazione per categorie di lavoratori che godevano di minori sicurezze, come le donne e i giovani. Vediamo allora più in dettaglio la soluzione attuale in Puglia, e alcune delle soluzioni proposte a questi problemi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Enorme divario nell’occupazione femminile

La Puglia ottiene il triste primato di regione in Italia (e quinta in Europa) in cui il divario occupazionale di genere è più alto. Quello della disoccupazione femminile e del gender gap a livello di reddito è un problema che tocca l’intero Paese, e che la pandemia da Covid ha reso più grave. Tra dicembre 2019 e dicembre 2020 sono stati persi 444.000 posti di lavoro, 312.000 dei quali erano occupati da donne. Le donne sono inoltre penalizzate con contratti temporanei, stagionali, oppure di part-time involontario, molto più spesso dei colleghi uomini.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’occupazione maschile in Puglia è più bassa di quella nazionale, con il 64,8% di occupati a fronte del 72% in Italia. Se guardiamo alle lavoratrici, appena il 35,5% delle donne pugliesi ha un impiego. La situazione è particolarmente difficile per le donne con figli piccoli, più spesso disoccupate rispetto alle donne che non hanno figli. Ciò evidenzia in parte le cause del problema, ovvero una mancanza di strutture statali per il welfare adeguate al sostegno delle famiglie, rilegando le donne al ruolo di madri e casalinghe.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Occupazione giovanile e fuga al Nord

Secondo un'analisi dell'Ufficio Studi Confcommercio, il prodotto interno lordo generato dal Sud Italia è calato tra il 1995 e il 2020, passando dal 24% al 22%. Il PIL pro capite del Meridione è di circa la metà rispetto a quello creato al Nord, e l’occupazione è cresciuta a rilento fermandosi al +4,1% a fronte del 16,4% delle regioni settentrionali. Ciò è dovuto in parte al calo della popolazione, legato all’emigrazione di giovani e adulti in età lavorativa verso il Nord.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In Puglia, i giovani che non lavorano, non cercano impiego e non si formano superano il 29%, mostrando un generale senso di sfiducia nel futuro. Inoltre, il 24,5% degli occupati è sovra-istruito rispetto alla mansione che svolge. La situazione già preoccupante è poi peggiorata ulteriormente quando il coronavirus ha imposto uno stop del settore turistico, che dava impiego a molti rappresentando il 13,6% del valore aggiunto complessivo in regione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Possibili scenari di ripresa

Per puntare a una ripresa della Puglia e del Mezzogiorno in generale sarà importante utilizzare le risorse del Recovery Plan in modo mirato, sfruttando l’opportunità di transizione ecologica, modernizzazione delle infrastrutture e innovazione per creare nuove possibilità occupazionali.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In particolare, la digitalizzazione e la creazione di efficienti reti a banda larga è tra i fattori che potranno rivelarsi decisivi. Da questo punto di vista, sono già presenti enti privati come Aulab che si dedicano alla formazione di web developer, fornendo in un percorso intensivo di tre mesi le conoscenze di coding necessarie per entrare nel mercato del lavoro. Lo stipendio di un programmatore informatico va dai 1.000 euro e arriva anche a 3.000 per i professionisti più esperti, e si tratta di un lavoro che si può svolgere in remoto. Questo tipo di formazione potrebbe quindi contribuire a un contrasto del fenomeno emigrazione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

È importante tuttavia che le istituzioni pubbliche facciano la loro parte, garantendo fondi per servizi e infrastrutture, così da creare le condizioni per una ripresa a tutto tondo che dia spazio alle categorie finora più svantaggiate. Accanto alle sfide di questo momento storico sono presenti anche alcune importanti opportunità: se ben sfruttate, gli scenari futuri potrebbero rivelarsi più positivi.


© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita



Scritto da

Lascia un commento


Powered by Netboom
BARIREPORT s.a.s., Partita IVA 07355350724
Copyright BARIREPORT s.a.s. All rights reserved - Tutte le fotografie recanti il logo di Barinedita sono state commissionate da BARIREPORT s.a.s. che ne detiene i Diritti d'Autore e sono state prodotte nell'anno 2012 e seguenti (tranne che non vi sia uno specifico anno di scatto riportato)