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Lo psicologo per curare l'ansia
La parola ansia è utilizzata molto spesso e in alcuni casi senza cognizione di causa. Infatti, praticamente il 90% della popolazione indica di soffrire d’ansia. Il problema è che l’ansia è una parola che viene usata per definire qualunque stato d’agitazione anche quando sovviene all’improvviso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quindi ci sono dei casi in cui non si tratta di un vero e proprio problema d’ansia, perché magari si sopravaluta la situazione. Invece, in psicologia l’ansia è definita come stato psichico che è caratterizzato da uno stato di paura e di preoccupazione duratura e che si manifesta spesso nel corso del tempo.

L’ansia, ci spiega lo psicologo Luca Saita  https://www.lucasaita.it/ poi può avere una causa razionale, quindi un normale meccanismo di difesa che sovviene prima di affrontare un ostacolo. L’ansia poi può essere anche di tipo irrazionale, ossia sovvenire anche senza una reale motivazione. Ed è in questo caso che si rischia di soffrire inutilmente. Ma vediamo cosa fare e quando ci si deve rivolgere allo psicologo.

Cosa fare prima di rivolgersi ad uno psicologo?

Prima di rivolgersi ad uno psicologo è necessario capire perché si soffre d’ansia, se sovviene spesso o solo nei momenti in cui c’è una reale motivazione. Quindi la prima cosa è comprendere se questo stato d’ansia succede dinanzi a cause razionali e in modo sporadico. Se è così allora bisogna sapere che non c’è bisogno di uno psicologo, non vi dovete preoccupare perché è una condizione completamente normale, che provano tutti prima o poi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quando invece ci si rende conto che l’ansia non si manifesta in modo sporadico, ma questa diventa sempre più frequente allora è necessario darle la giusta importanza. Magari si deve evitare di rivolgersi allo psicologo senza che passi troppo tempo, causandovi poi delle problematiche che scatenano proprio dall’eccesiva ansia. Far passare troppo tempo, rischia dunque di cronicizzare il proprio stato. Inoltre, è possibile che questo problema ti porti a stare poco bene e sviluppare anche altre malattie come gli attacchi di panico.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Ma non solo l’ansia eccessiva si può riversare anche sul proprio stato di salute e manifestarsi con cefalee, insonnia, tachicardia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Quando rivolgersi allo psicologo

Se si soffre d’ansia, dunque, come abbiamo visto essendoci diverse problematiche connesse, non bisogna aspettare troppo tempo prima di rivolgersi a un professionista e ad uno psicologo. Molte volte ci si autoconvince che siamo molto forti e che si possa andare avanti anche senza alcun aiuto. Quando prende il sopravvento l’ansia, c’è il rischio di provare a scacciarla con l’uso di metodi errati come ad esempio farmaci omeopatici non corretti o con rimedi per l’insonnia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Prima che non si riesca più a gestire, dunque ci sono dei sintomi che indicano quando è necessario rivolgersi o meno allo psicologo. Nello specifico bisogna rivolgersi allo psicologo quando:
  • L’ansia va avanti per molte settimane e sembra che le cose stiano peggiorando
  • Il lavoro, la famiglia e gli hobby vengono ostacolati dall’ansia
  • Nel momento in cui si è così sopraffatti dall’ansia da generare degli attacchi di panico
Se si avvertono questi sintomi è possibile riuscire a superarli con l’aiuto dello psicologo e della psicoterapia. Infatti, con questo percorso si riescono a trovare nuove prospettive e soluzioni, e si riesce a contrastare l’ansia.


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