di Barinedita

Rivoluzione internet: come ci ha cambiato la vita
Internet è senza dubbio la più grande rivoluzione della storia dell’umanità. La rete ci ha letteralmente cambiato la vita, in meglio, offrendo strumenti e servizi che prima erano inimmaginabili.

Pensiamo ad esempio al mondo degli investimenti, passato dall’essere un qualcosa per pochi ad un’attività disponibile per tutti online. Oggi sono tanti coloro i quali utilizzano la rete per portare a termine operazioni di ogni tipo: dalla lettura quotidiana dei giornali alla ricerca di informazioni passando per lo shopping online (volano i dati sugli e-commerce in Italia) per finire, si fa per dire, gestione del proprio conto corrente con l’home banking.

In questo novero di soluzioni è andato a inserirsi da qualche anno anche il settore degli investimenti. Oggi lo si può approcciare direttamente online, tramite la rete. Rientra tutto nel concetto di trading online: che è l’esatta trasposizione in lingua inglese di ‘investire in rete’.

Fare trading online significa muoversi sui mercati finanziari cercando di trarne un profitto; il tutto utilizzando un broker, quindi un intermediario, anch’esso non più fisico, quindi in carne ed ossa. Bensì virtuale, quindi fruibile tramite la rete internet.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli strumenti che il trading online copre sono i medesimi che si possono trovare nella metodologia tradizionale di investimento. Azioni, obbligazioni, indici, strumenti derivati, materie prime ma anche bitcoin (le criptovalute tanto in voga in questo momento) e prodotti nati appositamente nell’ambito del trading online, su tutti il forex e le opzioni binarie.


Internet e la scuola
E la scuola? È forse il comparto che ha subito i cambiamenti più importanti dal mondo di internet. Le tecnologie rappresentano lo strumento di supporto al servizio dell’innovazione didattica, necessario per rispondere alla complessità e all’eterogeneità della scuola attuale. Le tecnologie aiutano a riconoscere e valorizzare le differenze presenti in ciascun gruppo di alunni mediante processi di individualizzazione didattica, ad incentivare metodologie didattiche cooperative e metacognitive e a favorire e potenziare la comunicazione all’interno e all’esterno dei gruppi classe.

I ragazzi che frequentano le nostre scuole sono fatti di un’altra pasta. I motivi di questo cambiamento, denunciato in primis dagli insegnanti di scuola, di certo sono parecchi. Ma il fattore che sicuramente ha marcato maggiormente il gap generazionale è l’entrata in gioco della tecnologia.


Gli studenti di oggi vivono un rapporto quasi simbiotico con i supporti tecnologici. Vi passano ore e ore ogni giorno per coltivare i propri hobby, instaurare nuove amicizie, socializzare, approfondire i propri interessi. Per motivi di studio e ludici, di svago ed intrattenimento.

Svariati studi sono stati condotti per testare le capacità di apprendimento dei cosiddetti Digital Natives, o nativi digitali. Seppur non supportati da sufficienti prove scientifiche, hanno mostrato come effettivamente l’enorme impatto della tecnologia abbia radicalmente modificato non solo il modo di apprendere dei nuovi studenti ma anche di pensare.

I social ed il mondo dell’intrattenimento
I social, poi, sono protagonisti assoluti della nostra vita. In Italia sono quasi 50 milioni le persone online ogni giorno e 35 milioni quelle attive sui canali social. Oltre 80 milioni di smartphone per una popolazione residente di 60 milioni. Ma non è questa l’unica sorpresa. Un paese e un mondo che si conferma maturo e connesso, con trend in crescita per quanto riguarda internet, piattaforme social e nuove tecnologie. Sono quasi 4,54 miliardi le persone che oggi sono connesse a internet e circa la metà della popolazione mondiale, 3,8 miliardi di persone, utilizza regolarmente i social network, con un incremento del 9% circa rispetto al 2019.
 
Insomma, più del 60% della popolazione mondiale è online e le ultime tendenze rivelano che oltre la metà della popolazione totale del mondo utilizzerà i social media entro giugno. Sempre per quanto riguarda i social, si denota un incremento del 2,4% per gli accessi da mobile, portando complessivamente a più del 90% la percentuale degli utenti che accede direttamente da telefono e confermando sempre di più l’importanza del “mobile first” grazie al quale è possibile portare avanti qualsiasi attività, come per esempio giocare ai giochi di casinò.

Gli utenti di internet di tutto il mondo trascorreranno complessivamente 1,25 miliardi di anni online nel 2020, con oltre un terzo del tempo dedicato ai social media. Tuttavia, la quantità di tempo che le persone trascorrono online varia da nazione a nazione e da paese a paese, con gli utenti di internet nelle Filippine che trascorrono in media 9 ore e 45 minuti al giorno online, rispetto alle sole 4 ore e 22 minuti in Giappone. Rispetto al 2019, il tempo medio di presenza online è inferiore di 3 minuti, ma equivale comunque a più di 100 giorni trascorsi online per ciascun utente.


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