di PUBLIREDAZIONALE

L'emergenza sanitaria e il boom di iscritti nelle università telematiche
Ne siamo usciti migliori? Chissà, ma senza dubbio ne siamo usciti con abitudini e modalità di approccio ad alcune questioni decisamente differenti. Basti pensare che per un paio di mesi la nostra finestra sul mondo è stato il World Wide Web: gli acquisti erano telematici, la vita sociale passava per lo schermo, come la vita lavorativa o lo studio. Se la voglia di tornare ad abbracciarsi era tanta, siamo riusciti a non bloccare completamente la nostra vita grazie alle possibilità telematiche che la tecnologia ci offre.

Se ci spostiamo negli ambienti accademici, il risultato è uno solo: sempre più studenti scelgono le università telematiche rispetto a quelle tradizionali, fattore incentivato dall’emergenza sanitaria che ha investito il nostro paese e tutto il resto del mondo.

In realtà, è alcuni anni che assistiamo a questo trend, esattamente dall’anno accademico 2015/16, che ha visto ben 38mila iscritti telematici in più rispetto all’anno precedente, numero che corrisponde a una crescita del 69%. Crescita che non si è arrestata, anzi: nell’anno 2017/18 si sono avuti 94mila immatricolati online, ovvero il 24% in più rispetto all’anno precedente.

Il motivo della scelta? Sicuramente non è possibile sceglierne uno, ma si possono elencare una serie di fattori che fanno optare sempre più studenti per l’università online, anche per quegli studenti che hanno prestigiosi atenei tradizionali nella propria città. Vediamoli insieme.
  1. Sicuramente, rispetto al passato, c’è una minor diffidenza verso gli atenei online. Se prima si pensava che “pagando si possono superare tutti gli esami”, oggi è ben noto che la qualità degli insegnamenti dei corsi di laurea online è valutata periodicamente dall’ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca).
  2. Sono molti gli atenei online, come luniversità telematica Niccolò Cusano, ad essere riconosciuti dal Miur, i titoli e le qualifiche conquistati hanno quindi lo stesso valore legale dei corsi di studio degli atenei classici.
  3. La possibilità di gestire in maniera autonoma il proprio tempo, per seguire le lezioni, studiare e avere modo di tener fede a tanti altri impegni. È il caso degli studenti lavoratori, che hanno orari incompatibili tra turno a lavoro e lezioni, di studenti fuoricorso che cercano un metodo di studio in grado di far perdere meno tempo in burocrazie e tempi accademici, ma anche di professionisti e dipendenti pubblici, che vogliono mettersi in gioco a distanza di anni dal diploma per implementare e migliorare le proprie hard e soft skills, avere un curriculum migliore o fare carriera. Si iscrivono alle università telematiche anche tanti neodiplomati, vogliosi di investire direttamente nella formazione online.
Nonostante le competenze e le conoscenze acquisite tra atenei online e tradizionali devono essere le stesse, ci sono alcune differenze tra le modalità di studio: innanzitutto gli atenei telematici offrono una formazione e-learning, sempre coordinata da un tutor. Inoltre, i testi, le dispense e tutto il materiale didattico – come tutte le lezioni – sono disponibili sulla piattaforma dell’università, per essere visti e studiati nel momento più opportuno. Gli esami hanno date più flessibili, sono infatti sostenibili mensilmente, e si ha quindi la possibilità di distribuire al meglio il proprio carico di studi.


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