
I costi di luce ed elettricità che periodicamente imprese e liberi professionisti sono costretti a sostenere sono spesso più elevati rispetto agli altri Paesi europei e vanno a incidere in maniera consistente sull’attività di questi soggetti. È necessario fare chiarezza su questo tema per capire da quali fattori sia determinata la spesa e come si possa risparmiare.
A quanto ammonta la spesa aziendale per la luce in Italia
Come già accennato, il costo della fornitura elettrica per le partite Iva è diverso nei vari Paesi europei: prendendo in considerazione la fascia di consumo tra 20 e 500 MWh/anno, nel 2018 in Italia si sono pagati 10,06 centesimi di euro per kWh, a fronte di una spesa media europea di 9,96 centesimi per kWh e di prezzi più bassi in diversi Paesi (9,35 centesimi/kWh in Francia, 8,38 in Danimarca, 9,97 in Portogallo). Un vantaggio per i clienti non domestici però c’è: il libero mercato per loro è sempre stato più attivo e offre interessanti opportunità alle realtà imprenditoriali, che possono approfittare in ogni momento di una delle offerte luce per partita Iva disponibili online sui siti dei maggiori fornitori. Proprio la scelta del giusto operatore può fare la differenza, dato che il costo medio al kWh dell’energia elettrica varia a seconda dei fornitori. Ma ci sono anche altri fattori che influenzano il prezzo medio: la spesa materia prima, la spesa per trasporto e gestione del contatore, gli oneri di sistema, senza contare imposte, accise e Iva.
Il taglio delle bollette previsto dal Decreto Rilancio
Con il mese di maggio 2020 è però arrivata una buona notizia per imprese e liberi professionisti: l’emanazione del Decreto Rilancio, provvedimento del governo italiano che prevede una serie di misure a sostegno di imprese e famiglie italiane, comprende anche misure grazie alle quali si potranno pagare bollette più leggere. Questa agevolazione permette ad aziende e liberi professionisti di risparmiare tra il 20% e il 70% sulle bollette luce per il periodo compreso tra maggio e luglio 2020. Per poter usufruire del bonus bollette bisogna essere clienti non domestici in bassa tensione: piccole o medie imprese, esercizi commerciali, ristoranti, bar, artigiani e liberi professionisti. Il taglio si applica sulle componenti fisse della bolletta della luce, in particolare sul trasporto e gestione del contatore e sugli oneri generali di sistema. Per applicare questa agevolazione si è scelto di stabilire il costo in base alla potenza impegnata di 3 kW, di modo che se anche si dovesse superare questa soglia le componenti fisse di energia non costeranno più di quanto farebbero con una potenza di 3 kW (senza però che diminuisca il servizio erogato). Gli utenti non domestici risparmieranno così fino al 70% se si tratta di attività ancora costrette a chiusura, tra il 20% e il 30% se invece hanno riaperto e avranno fino a 70 euro di sconto al mese per chi ha un contratto con potenza pari a 15 kW. Lo sconto sarà applicato direttamente alle bollette di maggio, giugno e luglio 2020 o, in caso siano state già emesse fatture relative a quel periodo, tramite un conguaglio nelle mensilità successive.
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