di Pia Colucci e Grazia Strisciuglio

Dal mangiare la carta allo strapparsi i peli: guida ai disturbi psicologici pił inconsueti
C’è chi mangia compulsivamente la carta, chi si strappa peli e capelli, chi non esce mai di casa e chi passa tutta la sua vita davanti a uno specchio. Sono alcuni dei comportamenti legati ai disturbi psicologici, alterazioni che colpiscono migliaia di individui. Alla loro origine ci sono anomalie genetiche, ma anche problemi derivanti dal contesto familiare, sociale e culturale. Alcuni sono più comuni, come attacchi d’ansia, anoressia e sindrome depressive, altri invece sono più rari e si manifestano con atteggiamenti che rasentano la follia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Avvalendoci del Dsm-v, il Manuale diagnostico dei disturbi psicologici e psichiatrici, siamo andati quindi alla scoperta delle patologie più inconsuete che ledono la mente umana.

La tricotillomania -  Gli individui affetti dalla malattia si strappano peli e capelli in maniera incontrollata e ricorrente, usando le mani oppure oggetti come le pinzette. A volte arrivano anche a ingerire ciò che si tolgono (tricofagia). Le conseguenze di tali azioni sono lesioni al cuoio capelluto e perdita dei capelli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La patologia  fa parte dei disturbi ossessivi-compulsivi, ovvero quei comportamenti messi in atto in maniera ripetitiva volti a “scacciare” pensieri negativi e angosce. Atteggiamenti che però possono divenire incontrollabili  andando così a intensificare la propria ansia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il picacismo – La band rock milanese Ministri qualche anno fa pubblicò una canzone dal titolo “Mangio la terra: un chiaro riferimento al “picacismo” (o “disturbo di pica”). Le persone che ne sono affette mangiano infatti oggetti e sostanze normalmente non commestibili come carta, gesso, legno, cotone o sabbia. L'assunzione di tali materie comporta gravi patologie quali carenze nutrizionali, ulcere e infezioni. È considerato un disturbo dell’alimentazione così come per la bulimia, in cui un individuo si abbuffa di cibo per sopperire a mancanze o per esorcizzare sentimenti negativi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Il disformismo corporeo – Le persone affette da questa malattia hanno una visione distorta di sé stessi e provano eccessiva preoccupazione nei confronti del proprio aspetto, attribuendosi spesso difetti immaginari. Passano ore ed ore davanti allo specchio per controllarsi il fisico in maniera metodica e entrando così in uno stato perenne di disagio. Si sottopongono quindi a diete drastiche e scorrette e ricorrono all'utilizzo di interventi di chirurgia plastica. Tale sindrome peggiora la qualità della vita e le relazioni interpersonali e può sfociare in disturbi dell'alimentazione quali l'anoressia e la bulimia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il bipolarismo -  Il bipolarismo è un’alterazione dell’umore e delle emozioni che comporta l’alternarsi di due fasi completamente opposte tra di loro. La prima è la “depressione maggiore” in cui si presentano disturbi del sonno, senso di tristezza, perdita di interessi e dell’appetito. Questa è seguita da una fase più breve detta “maniacale”: un periodo in cui il soggetto è frenetico, troppo espansivo, irritabile ed euforico. Uno stato d’animo che si associa a “fuga delle idee” (i pensieri si succedono uno dopo l’altro senza una logica), shopping compulsivo, promiscuità sessuale e altri comportamenti pericolosi per sé e per gli altri. La sua origine è genetica.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Taijin Kyofusho e Hikikomori – Si tratta di patologie frequenti in Giappone, ma ultimamente registratesi anche in Occidente. Il “Taijin” deriva dal timore di avere relazioni e di creare disagio con la propria presenza: un qualcosa più diffuso nel Paese del Sol Levante, dove la società collettivista mette grande pressione, caricando di aspettative i suoi membri. Il non essere “perfetti” provoca così una chiusura nei confronti dell’altro, che in casi estremi sfocia nella sindrome di Hikikomori. Quest’ultima comporta il ritirarsi completamente nella propria casa o stanza per non uscire più, evitando al minimo il contatto con l’esterno.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le parafilie Il termine parafilia si riferisce a fantasie e impulsi sessuali distanti e atipici rispetto ai comportamenti più comuni afferenti alla sfera erotica. Un tempo chiamate “perversioni”, oggi vengono catalogate come vere e proprie patologie.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Le cause scatenanti sono sempre psicologiche: traumi infantili, scarsa educazione sessuale, rapporti familiari difficili. Spesso comportano disagio e vergogna: chi ne soffre li riconosce come devianti ma "non può farne a meno", creando problemi anche al prossimo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tra le parafilie più “comuni” ricordiamo l’esibizionismo (il mettere in mostra i propri genitali di fronte a persone non consenzienti), il feticismo (interesse sessuale verso un oggetto o una precisa parte del corpo) e il travestitismo (eccitazione raggiunta indossando abiti del sesso opposto).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Poi ce ne sono altre più particolari e inquietanti. Tra queste l’ipossifilia (raggiungere l’orgasmo tramite pratiche di soffocamento), l’agalmatofilia (godere alla vista di statue, manichini, e bambole), il pigmalionismo (praticare atti erotici con statue), il piquerismo (trovare piacere nel trafiggersi con oggetti acuminati quali spilli e coltelli) e l’oculolinctus, ovvero l’eccitarsi leccando il bulbo oculare del proprio partner.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Immagine di Michael Creelman


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