Ateneo, al via le elezioni universitarie tra disinteresse e disinformazione degli studenti
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mercoledì 12 dicembre 2012
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di Rachele Vaccaro
I rappresentanti degli ultimi tre organi, detti “interni”, saranno diversi da facoltà a facoltà e potranno essere scelti solo all’interno del dipartimento stesso. I candidati di tutti gli altri organi, detti appunto “centrali”, saranno invece gli stessi per tutto l’Università, prenderanno decisioni insieme con le istituzioni e avranno diritto al cosiddetto “gettone di presenza”: un compenso minimo riconosciuto per la loro partecipazione ad ogni singola seduta di lavoro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma agli studenti baresi quanto importa di queste elezioni? Sembrerebbe molto poco. «Le associazioni studentesche non fanno davvero informazione – dichiara Alberto, studente di Giurisprudenza –. La maggior parte cerca di accaparrarsi più voti possibili e non offre alcun servizio. Ovviamente esistono delle eccezioni, ma gli studenti non si scomodano per andare a sostenerle alle votazioni». «Non credo che i rappresentanti possano fare granché per migliorare le condizioni delle nostre facoltà, altrimenti le cose sarebbero cambiate da un pezzo», conferma Michela, iscritta a Lettere e Filosofia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Gli iscritti presso l’Ateneo barese dimostrano poco interesse sia verso le liste di candidati, pubblicate sul sito web www.uniba.it, sia verso i programmi elettorali di ogni singola associazione. «Anche perchè c’è poca chiarezza, nessuno ci ha spiegato effettivamente per cosa andremo a votare e che compiti avranno i nostri rappresentanti. Non conosciamo gli organi né sappiamo quali sono i nostri diritti», sottolinea Paola, matricola di Lingue e Letterature Straniere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Se fosse stato possibile votare online, noi fuorisede ci saremmo mostrati più partecipi: io devo pensare a studiare per gli esami, non posso prendere il treno solo per venire a Bari e votare l’unica lista che mi convince», protesta Lara, studentessa barlettana.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Michele Mennuti, studente di Scienze della Comunicazione, denuncia: «Da noi le associazioni si ricordano degli studenti solo sotto elezioni e non fanno informazione seria. Così abbiamo deciso di creare una nuova lista indipendente ("Comunica"), per creare una mediazione con la Presidenza e migliorare la trasparenza di tutti i procedimenti burocratici che riguardano la facoltà».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In realtà, nel portale web dell’Università degli studi di Bari è presente una sezione con le informazioni per gli iscritti e i regolamenti elettorali. Teoricamente, quindi, risulta semplice venire a conoscenza di tutta la procedura, soprattutto perché è stato finalmente pubblicato anche l’elenco dei candidati dei diversi organi: come mai allora gli studenti parlano di disinformazione e le associazioni cosa pensano di questo disinteresse nei loro confronti?
«Un po’ per pigrizia degli studenti, un po' per disattenzione delle istituzioni che non informano i ragazzi.- dichiara Elvira Negro, studentessa di Giurisprudenza e candidata per l'associazione Neverstop –. Il guaio è che ci sono associazioni che, invece di spiegare loro a cosa servono i diversi organi, fanno "bassa politica". Denigrano le liste di cui hanno più paura, si attribuiscono il merito delle iniziative politiche di altri, affiggono cartelloni di propaganda in maniera selvaggia su tutti i muri della facoltà. L’altro giorno ho assistito a una rissa fra tre ragazze di associazioni diverse, dovuta al "furto" di alcuni centimetri di muro tra i manifesti concorrenti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Nonostante le polemiche e l’oggettiva difficoltà degli studenti nell’orientarsi tra le tante liste, c’è chi ha fiducia nel diritto di voto e sprona gli studenti ad esercitarlo. «Al di là delle preferenze di ognuno, tutti gli studenti dovrebbero votare – afferma Nicola Dileo, di Medicina Veterinaria, candidato per l'associazione NewTeam -. Stiamo decidendo chi amministrerà le facoltà del nostro Ateneo per i prossimi due anni. Bisogna scegliere rappresentanti competenti che conoscano i veri problemi degli universitari e siano aperti al dialogo con le istituzioni».
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Scritto da
Rachele Vaccaro
Rachele Vaccaro
I commenti
- Domandone - Curioso come le uniche dichiarazioni siano di due liste alleate che si sono vendute gli organi centrali. Molto coerente in un articolo sulla poca informazione.
- BARINEDITA - Abbiamo preso due associazioni qualunque. L'articolo era sugli studenti, non sulle associazioni.