di Mina Barcone

Amtab, la farsa del biglietto da 90 minuti: impossibile concludere il viaggio in tempo
BARI – Un biglietto del bus che permette di prendere quanti mezzi pubblici si vuole in un determinato arco di tempo. Parliamo del ticket a tariffa oraria, ormai diffuso in tutte le città del mondo e arrivato da un po’ di tempo anche a Bari. Questo tipo di biglietto è molto comodo: non pago per ogni singola corsa, ma sono libero di spostarmi come meglio credo, con l’unico limite di esaurire il mio viaggio in 90 minuti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Tutto molto bello, solo che nel capoluogo pugliese questo ticket assume i tratti della farsa, visto che in un’ora e mezza, a causa dei perenni ritardi della linea urbana, bisogna dire “grazie” se si riesce a salire su un solo pullman.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Spinti dalle segnalazioni di alcuni cittadini, abbiamo provato a comprare un biglietto da 90 minuti del costo di 1,20 euro, che ha sostituito il precedente ticket che dava la possibilità di usare i mezzi per 75 minuti al prezzo di 1 euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Sono le 11 di mattina, siamo su piazza Aldo Moro e la nostra destinazione è Mungivacca. Prendiamo il numero 21 e obliteriamo il biglietto sul mezzo. Dopo una ventina di minuti siamo alla fine di via Amendola, ci facciamo un giro di mezz’ora per ritrovarci di nuovo alla fermata in attesa del n.22. Sono le 11.50. Passano 10 minuti e del mezzo neanche l’ombra. Nel frattempo abbiamo già esaurito 60 dei 90 minuti complessivi a nostra disposizione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Spazientiti contattiamo telefonicamente il numero verde della società di trasporti Amtab. Ci risponde una voce femminile che afferma: «Quella linea sta avendo problemi e per ora il pullman non passerà, c’è da attendere perlomeno un’ora». D’accordo, può sempre capitare un imprevisto, non possiamo arrabbiarci più di tanto e per questo chiediamo a che ora dovrebbe passare il n.21 che ci permetterebbe di tornare ugualmente in centro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


L’operatrice però qui ci spiazza e candidamente dichiara: «Il 21 farà ritardo, sono le 12, è un orario di punta, su quella strada è normale».  Ma così noi andremmo oltre i 90 minuti di “credito” che abbiamo, come fare? «Nulla – ci risponde sempre la voce – l’unica soluzione è comprare un ticket sul bus al costo di 1,50 euro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E così facciamo, visto che il pullman arriva dopo venti minuti, alle 12.20 e il rischio è quello di farci trovare dal controllore con in mano un biglietto scaduto.  Risultato: il nostro viaggio ci viene quindi a costare più del doppio del previsto: 2,70 euro al posto di 1,20.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«La prossima volta per stare più tranquilli faccia il biglietto giornaliero da 2,50 euro», ci aveva consigliato prima di lasciarci la premurosa operatrice. Dalla voce sembrava barese, non è stato difficile spiegarle il significato di “caricatura”.


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