di Carmen Pisanello

Diventare guida turistica? A Bari è impossibile: «Non possiamo abilitarci»
BARI – I luoghi d’interesse ci sono, i visitatori pure, ma a Bari e provincia scarseggiano le guide turistiche. Eppure ci sono tanti giovani desiderosi di mostrare e spiegare ai viaggiatori le bellezze e la storia della terra barese, ma non sono abilitati a farlo, visto che non possono avere il “patentino” necessario per svolgere questo importante ruolo.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La legge della Regione Puglia datata 25 maggio 2012 stabilisce infatti che per esercitare la professione è necessario un tesserino che certifichi la preparazione della guida turistica, patentino che però è possibile conseguire solo dopo aver superato un esame presso la Provincia di appartenenza. Il problema però è che a distanza di tre anni dalla norma, la Provincia di Bari deve ancora indire il bando per l’esame e di fatto quindi sta bloccando tutto il settore lavorativo delle guide. L’unica alternativa per i giovani è quella di lavorare in nero, andando incontro a salatissime multe.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Finora tutto ciò che stato fatto, attraverso una norma transitoria prevista dall'art.10 della suddetta legge, è stato sanare coloro che hanno dimostrato di aver svolto l’attività di guida “compiuta negli ultimi cinque anni anche in modo non consecutivo per un totale complessivo di almeno cento giornate”. Quindi le “vecchie guide” nel novembre del 2012 hanno ricevuto il patentino. Ma a questa sanatoria sarebbe dovuta seguire l’anno successivo l’indizione di selezioni pubbliche per permettere l’abilitazione di coloro che desiderano intraprendere questa attività.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

La legge regionale sostiene che le Province debbano effettuare gli esami con cadenza almeno biennale. Finora però da parte della Provincia di Bari non sono stati attivati nè esami, nè corsi di formazione professionale. Eppure nel maggio del 2014 la Regione ha persino emanato il regolamento per indicare in che cosa debba consistere l’esame per ottenere il patentino. Ma la Provincia tace.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Mi sono laureata in Storia dell’Arte a giugno 2014, con 110 e lode – racconta la 25enne barese Giulia - . Durante la specialistica ho svolto un tirocinio formativo con la Pinacoteca provinciale e per sei mesi io e le mie colleghe abbiamo lavorato con le scuole elementari e medie di Bari guidando i ragazzi per le vie di Bari Vecchia, ma dato che non avevamo il tesserino, più di una volta al Castello Svevo ci hanno chiesto di pagare il biglietto. Insomma non ci riconoscevano come guide.  Una volta il ticket me l’ha dovuto pagare una professoressa, perché si rifiutavano di farmi entrare. Ma a parte questi episodi paradossali – sottolinea ancora la giovane - il vero punto è che nessuna fra me e le mie colleghe ha potuto continuare a fare la guida turistica, perché non ci è stata data la possibilità di metterci in regola. Abbiamo accumulato esperienza e imparato a fare un mestiere, abbiamo una laurea, ma non c’è un ente che ce lo possa riconoscere. Per quanto si continui a sostenere che le istituzioni stiano cercando di migliorare la qualità dei servizi turistici, nei fatti il risultato è che chi faceva questo lavoro in passato è stato abilitato senza aver dovuto dare troppe dimostrazioni di capacità e invece i giovani freschi di studi non possono svolgerlo». 


«Hanno persino dato il patentino ai tassisti che ora possono entrare tranquillamente nel porto di Bari per andare a prendere i crocieristi  – sottolinea il 27enne Paolo, che da anni lavora per un tour operator locale ed è quindi rientrato nella sanatoria –. Ma sfido chiunque a sentirli masticare qualche parola di inglese».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ho accarezzato molte volte l’idea di cominciare un’attività di guida turistica in proprio svincolandomi dalle grandi compagnie – afferma invece il 30enne Francesco – e vorrei mettere su un’impresa con la mia fidanzata,  laureata in lingue. Ma fin quando lei non ottiene il patentino il mio sogno non potrà divenire realtà. Anche se non mi spiego come mai alcune agenzie turistiche consolidate sul territorio ogni tanto facciano colloqui anche a persone senza esperienza. Come fanno a farli lavorare senza tesserino?».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Anche se poi alla prossima campagna elettorale c'è chi affermerà "bisogna puntare sul turismo”.


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