di Carmen Pisanello

Bari, i rifugiati dell'ex-Set: «Nelle tende è dura vivere con il freddo»
BARI - «Da quando sono intervenute le istituzioni la nostra situazione è peggiorata». Questa è la dura affermazione che si può leggere nella lettera scritta e fatta circolare dai 150 migranti (tutti con i documenti in regola) che da due mesi stazionano nella tendopoli sistemata all’interno dell’edificio ex-Set di via Brigata Regina, nel quartiere Libertà di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Questa nuova sistemazione è conseguente all’ordinanza di sgombero firmata dal Comune e dalla Prefettura di Bari, che ha “sfrattato” i richiedenti asilo dalla Casa del Rifugiato dell’ex convento di Santa Chiara, occupato lo scorso febbraio per riuscire autonomamente a trovare una soluzione al problema della mancanza di strutture di seconda accoglienza per i rifugiati.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L’ex convento, sito sul lungomare e di proprietà della direzione regionale per i Beni Culturali, abbandonato da quasi venti anni, non era in buone condizioni strutturali, ma la nuova sistemazione all’ex-Set non sembra essere in condizioni migliori. (vedi video)

All’interno, fra i pilastri di cemento armato, sono state allestite una ventina di tende blu messe a disposizione dalla Protezione civile, Ministero dell’Interno e Regione Puglia, sulle quali svetta il logo dell’Unione Europea. Fra una tenda e l’altra i migranti sono sistemati alla meglio: una piccola cucina, biciclette, panni stesi. Sulle mura l’umidità la fa da padrone e il soffitto di cemento si apre in più punti, mostrando l’armatura in ferro. (Vedi foto galleria)

 
«Dentro ogni tenda dormiamo in otto persone tra cui donne, alcune incinte e nuclei familiari. Il capannone è umido e col freddo molti di noi si ammalano, mettendo a rischio tutti gli altri compagni di tenda - racconta Moro, uno dei rifugiati alloggiati nella tendopoli -. Ci hanno mandato via da Santa Chiara perché non era in buone condizioni, ma guardatevi intorno, questo posto è di gran lunga peggiore. Le istituzioni ci avevano assicurato che questa sarebbe stata una sistemazione provvisoria, ma ora sono passati due mesi e con il freddo non possiamo continuare a vivere così. Chiediamo una casa, vera».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Nel video (riprese di Gianni De Bartolo, montaggio di Carlo Gelardi) l'interno della struttura dell'Ex-Set, dove è stata sistemata la tendopoli per i rifugiati:





 


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