di Valeria Quarto

Educazione sessuale, ci pensano i consultori: «Ma spesso è troppo tardi»
BARI – «Lo sapete che è meglio non tenere il preservativo nel portafogli? Si potrebbe sempre bucare». Questa è una delle tante semplici “rivelazioni” che è possibile ascoltare se si fa visita a uno dei consultori familiari presenti sul territorio italiano. Queste strutture sanitarie sono state istituite nel 1975 proprio per assistere minori, coppie e singoli adulti in tutto ciò che ha a che fare con la “sessualità”: dai consigli in materia di infertilità o sterilità, alla “prevenzione della gravidanza”, all’assistenza psicologica e sociale per la preparazione alla maternità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Conosciuti soprattutto per essere i luoghi dove è possibile farsi prescrivere la pillola del giorno dopo, in realtà i consultori possono riuscire in quella che continua ad essere una grossa lacuna della scuola italiana, che non prevede di fatto nei propri programmi l’insegnamento dell’educazione sessuale. Qui è possibile infatti trovare sempre qualcuno in grado di fornire (gratuitamente) i giusti suggerimenti in un ambito in cui spesso, soprattutto i minori, sono lasciati soli.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo intervistato Rosa Servedio, assistente sociale presso il consultorio familiare di Modugno, in provincia di Bari (nella foto).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Che cosa offre un consultorio?

Nel consultorio ci sono varie figure professionali, tra cui assistenti sociali, psicologi e ginecologi. I primi offrono consigli su come affrontare alcuni problemi e mediano tra il “paziente” e la figura professionale di riferimento. Con i secondi è possibile parlare di questioni familiari, personali e di ogni difficoltà che rende difficile la vita quotidiana. Il ginecologo invece effettua visite e somministra ad esempio la pillola del giorno. Inoltre il consultorio offre corsi di preparazione pre-parto e aiuta le coppie che desiderano adottare un bambino ad avviare le pratiche per l’adozione.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E per quanto riguarda l’educazione sessuale?

Alle domande sul sesso rispondono tutte le figure, non c’è una netta distinzione. Il ragazzo o la ragazza al di sotto dei 18 anni che si presenta presso la nostra struttura, anche se non è accompagnato dai genitori, può rivolgerci qualsiasi domanda stando certo che noi manterremo il segreto professionale. Il problema è che spesso i minori vengono da noi quando è troppo tardi, quando per ignoranza e mancanza di educazione hanno già “sbagliato” qualcosa inerente alla contraccezione. E comunque anche in questo caso ricevono tutte le dovute cure e attenzioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E quindi se una minorenne si presenta da voi perché è rimasta incinta voi come vi comportate?

Le prescriviamo la pillola del giorno dopo se la sua intenzione è quella di non tenere il bambino. Al contrario se la giovane vuole diventare mamma aiutiamo lei e il proprio ragazzo a parlarne con i genitori. Il punto è che il primo obiettivo del consultorio è quello di fornire quelle informazioni che possano prevenire ed evitare situazioni non desiderate, come per esempio rimanere incinta a 14 o 15 anni. Purtroppo però proprio per la diffusa ignoranza nella sfera sessuale, da noi si presentano giovani chiedendo la pillola del giorno dopo, anziché magari consigli su come fare sesso sicuro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

A volte incontrate studenti della scuola media accompagnati qui dagli insegnanti. Cosa emerge di solito da queste “visite guidate”?

Pochi di loro sanno che cosa sia un consultorio e la maggior parte reagisce con imbarazzo e silenzio. Poi ci sono i più “intraprendenti” che osano porre delle domande. Le più gettonate? “Posso rimanere incinta al primo rapporto sessuale?”, “Posso avere rapporti sessuali se ho il ciclo mestruale?”, “Se non c’è penetrazione rischio comunque di mettere incinta la mia ragazza?”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma…non sanno nulla.

Sì perché le scuole si limitano a informare e portare qui gli studenti, non prevedono l’insegnamento dell’educazione sessuale. E spesso alcuni istituti non ritengono neanche “adatte” queste visite per i ragazzini: per loro si è troppo giovani a 12-13 anni. Come se a quell’età non si è comunque bombardati da informazioni spesso scorrette provenienti da amici, film o internet.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Se invece un ragazzo decide autonomamente di rivolgersi a un consultorio che cosa deve fare?

Non in tutte le città sono presenti strutture consultoriali, quindi è necessario informarsi sul web su quale sia la sede più vicina. Sul sito www.asl.bari.it, selezionando la voce “distretti socio-sanitari”, si ha modo di accedere all’elenco dei consultori, con vie, orari, servizi offerti, recapiti telefonici.


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