Ex mercato coperto di Poggiofranco: 2000 metri quadri inutilizzati
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lunedì 17 settembre 2012
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di Alessandra Anaclerio
E' sufficiente puntare lo sguardo verso il robusto lucchetto corazzato che tiene ben saldo il cancello d'ingresso dell'edificio, per rendersi conto che accedervi è severamente vietato. Dall'esterno i finestroni dei due piani su cui si sviluppa il mercato sono sigillati, come anche la grande saracinesca del garage, che conserva ancora la scritta "parcheggio clienti". Una clientela che ha cessato di utilizzarlo nel 2003, anno in cui i 50 commercianti che popolavano il mercato hanno lasciato il vuoto nei grandi spazi a loro riservati. Non riuscivano a mantenere gli alti costi di gestione dei box.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Un deserto colmato per un breve periodo da un gruppo di ragazzi che nel 2010 ha con forza aperto i cancelli dell'edificio per dar inizio a un'"occupazione" durata poco più di un anno. Una scelta prepotente, trascinata dalla voglia di ridare un senso, con diverse attività ricreative, all'immobilità di quei 2000 metri quadri di cemento piantati in uno dei quartieri più prestigiosi di Bari. Un tentativo fallito a seguito dell'intervento del Comune che ha fatto evacuare il "centro sociale".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma possibile che non ci sia la possibilità di utilizzare questo enorme spazio in modo utile per la cittadinanza? «Il Comune purtroppo adesso non ha la possibilità di affrontare alcun tipo di spesa», risponde Riccardo Losito, consigliere circoscrizionale del quartiere Poggiofranco del Movimento Realtà Pugliese.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Le idee ci sarebbero pure -continua -. Si potrebbe creare un centro polifunzionale dedicato ai ragazzi o utilizzare l'edificio come deposito, che è provvisto di celle frigorifere. Anche il garage coperto potrebbe essere usato dai residenti della zona. Ma denaro per ristrutturare e adibire ad altra destinazione il mercato non ce n'è».
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Alessandra Anaclerio
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