di Mariangela Dicillo

Bari, sono tornati i motoscafi dei contrabbandieri: «Fantasmi in mare»
BARI – C’è un ritorno del contrabbando via mare. Dopo l’operazione Primavera, che nel 2000 riuscì a bloccare di fatto il traffico che dalle coste dell’Est Europa portava in Puglia quintali di sigarette (ma anche droga e armi), degli enormi e veloci motoscafi che per anni avevano attraversato l’Adriatico non se n’era più vista l’ombra. Ma ora a detta dei pescatori baresi che ogni notte si allontanano dalla costa per andare a caccia di pesce, crostacei e molluschi, queste barche stanno rifacendo capolino in mare, con tutta la loro pericolosità.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché questi motoscafi navigano con le luci spente per non dare nell'occhio, incuranti di cosa o chi ostacoli il loro cammino. Accade allora che si rischi di essere presi in pieno. Come è capitato a Nino, pescatore di 63 anni. «Una sera dello scorso giugno ho preso la mia barchetta da 'Nderr alla Lanz' e ho preso il largo – racconta -. Una volta scelto il punto che mi sembrava più buono per pescare, ho acceso la lanterna e ho iniziato il mio lavoro. Ad un tratto però ho sentito il rumore di un motore che non capivo da dove venisse. Nessuna luce, nessun segnale da nessuna parte. Il rumore si è fatto sempre più forte e non ho avuto neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che un motoscafo ha sfiorato la mia barca rischiando di farla capovolgere. Ma dopo gli attimi di paura è stato tutto chiaro: erano i contrabbandieri, gli unici che camminano a luci spente non lontanissimi dalla costa per non farsi scoprire. E mi è sembrato strano, era da tanto che non si sentiva parlare di loro».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma Nino non è l'unico ad averli visti o meglio sentiti, perché nessuno li vede mai veramente. «Sono come dei fantasmi», afferma Luigi, 50enne che durante le ferie ama dilettarsi nell'hobby della pesca. «Io li ho incontrati più volte – dice -. Una notte, mentre ero a Santo Spirito con mio cognato sul nostro gommone, ci hanno buttati all'aria». Anche a detta di Gerry, pescatore 80enne e di suo figlio Rocco, «con l'operazione primavera questi incontri sembravano finiti, ma nell'ultimo anno la situazione sembra che stia di nuovo cambiando».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


E la Guardia Costiera non può far altro che confermare. Al telefono un militare ci risponde: «Sì è vero, gli avvistamenti di questi ultimi anni non sembrano essere solo casi sporadici. Potremmo essere di fronte a una nuova ondata di criminalità nelle acque pugliesi. Contiamo, di concerto chiaramente con la Guardia di Finanza, di contrastarla in tempo». E a tal proposito aggiunge: «Noi cerchiamo sempre di fare il possibile e di notte, garantisco che i controlli sono molto frequenti e rigorosi. Di gente che trasporta merce di contrabbando ne abbiamo beccata tanta, soprattutto negli ultimi tre mesi. Diciamo una decina di barche sul totale di quelle sospettate, circa venti. Quello che posso aggiungere è che chiunque si imbatta in queste attività è invitato ad avvertirci tempestivamente».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Pino, pescatore di 71 anni, però controbatte: «Nel momento in cui ti passa una barca del genere accanto, finché ti riprendi dalla paura e chiami la Guardia Costiera, quella è già bella e andata. L’unica cosa da fare in quei momenti è stare attenti a capire da dove arriva il rumore del motore, in modo da scansarsi in tempo per non essere travolti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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