di Salvatore Schirone

C'è una raccomandata? Sono guai: il postino non suona più due volte
BARI – “Scopri la posta che ti segue, ti aspetta, ti raggiunge, quando e dove vuoi”, recita un cartello pubblicitario di Poste italiane. Ma non è stato affatto così per la signora Grazia. Lo scorso 11 dicembre, la raccomandata inviatale dall'amministratore del suo condominio l’ha dovuta inseguire lei. E sì, perché al citofono di Grazia il postino non ha suonato due volte, e forse nemmeno una. L’addetto delle Poste si è limitato a porre nella cassetta l'avviso di ritiro presso l'ufficio di giacenza e poi se n’è andato. Solo che Grazia ha 83 anni, vive da sola nel quartiere San Pasquale di Bari e l'ufficio di recapito non è quello di sotto casa, ma si trova dall'altra parte della città, in via De Laurentis 4, a Poggiofranco (vedi galleria fotografica).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
«Non è la prima volta che succede - ci racconta l'anziana signora - ormai il postino non suona più. E ogni volta sono costretta a mandare mio nipote, che non sempre è disponibile. E se passano più di cinque giorni, devo pure pagare il costo aggiuntivo di giacenza».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Questa volta suo nipote è andato all'ufficio indicato il giorno dopo e conferma l'andazzo. «Quella mattina c'erano diversi clienti – dice - e tutti si lamentavano per lo stesso motivo. Erano presenti in casa il giorno della consegna, ma il postino o non ha suonato oppure si è limitato a un solo “squillo”. E sono state costrette così a fare chilometri per recuperare la loro lettera».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Siamo andati a verificare nei giorni successivi. L'ufficio recapito di via De Laurentis, pur facendo orario unico dalle 8,30 alle 18,30 è sempre pieno. Anche ieri. Arriviamo alle 15.30, prendiamo il numerino di ordine e attendiamo il nostro turno che arriverà solo dopo un'ora di attesa. Decine di persone in tre metri quadrati, un solo impiegato. Molti anziani. Ma c'è anche chi freme perché deve correre al lavoro e spazientito abbandona. «L'avviso è del 30 dicembre, spero di venire domani e di essere nei tempi dei cinque giorni», ci dice un signore. La maggior parte dei presenti effettivamente non era in casa, il giorno indicato sull'avviso di mancata consegna. Ma non manca chi dichiara di non essere mai uscita quel giorno, come la signora Maria. E un professionista sconsolato accusa: «Lo sappiamo ormai che nemmeno provano a citofonare. E mettono direttamente l'avviso in buca. Io quel giorno c'ero di sicuro nel mio studio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Dove sono finititi i postini di una volta? Oggi non portano pesi, e nemmeno pazienza, per attendere che un'anziana signora scenda a firmare la consegna. A prescindere dalla buona volontà dei postini, è comunque incredibile che in una città grande ci siano solo tre uffici recapito raccomandate. In realtà gli uffici sono quattro, ma la sede Bari-Sud, in viale Einaudi, che serviva i quartieri di San Pasquale e Carrassi, da tre anni non si occupa più di raccomandate ma solo di pacchi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
Ma Poste italiane ha la soluzione. Un altro slogan infatti recita: "Puoi chiedere un appuntamento direttamente con il tuo postino". Si tratta del servizio "chiamami": decidi tu quando e dove farti consegnare la posta. Bello, utile, solo che sul sito internet il servizio non è abilitato e al numero verde 803160 non risponde mai nessuno. Mentre chiamando il numero mobile a pagamento 199100160 (ascolta la conversazione telefonica nel video), ci rispondono che il servizio è attivo solo nella zona con cap 70124: “ironia della sorte” solo nel quartiere Picone-Poggiofranco, dove c'è l'ufficio recapiti. E ovviamente questo servizio non è gratuito, ma costa 4 euro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Insomma il servizio postale di Poste italiane non è così economico. E lo scorso 26 dicembre, l'Agcom ha pure dato il via all'aumento delle tariffe (per chi spedisce). Una semplice lettera raccomandata, che attualmente costa 3,60 euro potrebbe salire entro il 2016 a 5,40 euro. Contro i 3,20 euro in media applicati dagli altri corrieri privati concorrenti. Abbiamo infatti verificato che a poca distanza della casa della signora Grazia un corriere offre il servizio al costo di 3,05 euro, con la possibilità di una seconda visita e senza nessun costo aggiuntivo di giacenza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Poste Italiane, che su Wikipedia viene ancora indicata come “la società che si occupa del servizio postale in Italia”, in realtà sta dimenticando pian piano qual è la sua vera natura, investendo energie e risorse più nell’attività bancaria che in quella postale. Il risultato è un servizio caro, non affidabile, che continuando di questo passo non potrà reggere il confronto con i corrieri privati. Un peccato, visto che questa azienda è ancora una delle poche il cui capitale è detenuto al 100% dallo Stato. Ma forse è proprio questo il problema.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
La nostra telefonata al servizio clienti di Poste italiane:
 


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  • Alberto - Purtroppo è un fenomeno estremamente diffuso, soprattutto al sud. Purtroppo c'è tanta gente disoccupata anche grazie a scansa fatiche come questi postini che pur avendo un posto d'oro non lo apprezzano! Che vergogna! E la "grande azienda" poste italiane permette questi comportamenti e tanti altri! Mi vergogno di vivere in italia.
  • Gaetano - Purtroppo succede anche al nord Italia, ho ricevuto la posta raccomandata consegnata dal postino con indirizzo di residenza inesistente a Quinto di Treviso (TV)
  • Gaetano - Abito a Quinto di Treviso (TV) la posta raccomandata la consegna il portalettere di Treviso (TV) non rilascia la ricevuta richiesta prima della firma sul display


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