''Bari for Syria'': una pagina facebook per aiutare i bambini vittime della guerra civile
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venerdì 2 agosto 2013
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di Alessandra Anaclerio
Raffaella, quando e come è nata l'idea di creare "Bari for Sirya"?
"Bari for Sirya" è una pagina facebook aperta dal 15 luglio, un’organizzazione che non ha assolutamente scopo di lucro e che non ha nessun legame con la politica. Ho deciso di crearla dopo aver per più di un anno contribuito personalmente ma indirettamente al progetto di Nino Sebastiano Fezza volto ad aiutare 5mila bambini siriani profughi, che attualmente vivono nel campo di Atma, nella zona di Idliib. Loro sono le prime vittime della guerra civile in corso.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Bari come potrebbe aiutare questi bambini?
Con una raccolta di beni di prima necessità da spedire in Siria: indumenti, alimenti a lunga conservazione, giocattoli, medicinali, scarpe, cappotti. In poche parole tutto ciò che serve a un bambino da 0 a 15 anni. Per far questo stiamo chiedendo ai governatori della nostra città o a dei privati di buon cuore, uno spazio da destinare a uso deposito. Poi ovviamente non possono mancare le donazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
In che modo raccogliete i fondi?
Attraverso offerte spontanee da effettuarsi sul conto dell'associazione Onlus Auxilia. Inoltre stiamo organizzando a Bari una serie di eventi di beneficenza nel corso dei quali verranno messe in vendita delle opere di alcuni artisti, italiani e stranieri, che hanno voluto contribuire alla nostra iniziativa regalandoci le loro creazioni, anche tele dipinte a mano. Ogni centesimo raccolto per i bambini verrà utilizzato per portare a termine diversi progetti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Di che progetti parlate?
Il primo traguardo che ci piacerebbe raggiungere è quello di poter stampare 5mila libri, in Turchia, per dar la possibilità a questi bambini siriani meno fortunati di poter riprendere ad istruirsi. Sono quasi due anni che in Siria non si stampano libri.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Fino ad ora cosa è stato fatto ?
Noi a Bari esistiamo da pochi giorni, quindi dalla nostra città non è partito ancora nulla, ma a breve anche noi saremo in grado di dare il nostro contributo, come oggi fanno le altre 23 città italiane che hanno aderito a questo progetto. Un primo convoglio umanitario è partito a giugno da Trieste, dove c'è il centro di smistamento dei beni che, via mare, arrivano in Turchia. Successivamente, da lì, attraverso un corridoio umanitario, giungono in Siria dove, grazie alla collaborazione dell'organizzazione Mara foundation, costituita da siriani e americani, vengono distribuiti nel campo di Atma e nelle zone limitrofe. Tra le tante cose che siamo riusciti a spedire, ci sono 63 letti di ospedali, 8mila barrette energetiche e una marea di biscotti. Il tutto donatoci da diverse aziende italiane.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
I baresi si stanno dimostrando sensibili?
Considerando che abbiamo messo piede su fb da pochi giorni, posso affermare con fierezza che i nostri concittadini si sono mostrati interessati e vogliosi di partecipare a questa iniziativa. Non a caso in poco tempo la nostra pagina ha raggiunto centinaia di "mi piace", così come tante sono le parole di sostegno e ammirazione che ogni giorno i baresi consumano per "Bari for Syria".Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Ma perchè così tanto interesse proprio per la Siria?
La guerra in Siria è la punta di un iceberg di 50 guerre nascoste presenti nel mondo. L'interesse per questa guerra è dovuto ai dati catastrofici che contano oltre 7mila bambini uccisi in due anni. Pensare che in una parte del mondo la vita dei bambini sia paragonata al nulla è una cosa che dovrebbe toccare la coscienza di tutti. Dovremmo guardare i nostri figli ed immaginarli soli in mezzo a bombe e macerie. Ignorare una tale cruda realtà sarebbe come accettarla. Con "Bari for Syria" vogliamo far vedere ai baresi, agli italiani, cosa davvero succede in quel Paese e lo facciamo attraverso video con immagini reali e non tagliate, con foto crude e toccanti, quelle che difficilmente si possono trovare altrove.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
La pagina Fb di “Bari for Syria”: https://www.facebook.com/pages/Bari-for-Syria/700580553289485?fref=ts
© RIPRODUZIONE RISERVATA Barinedita
Scritto da
Alessandra Anaclerio
Alessandra Anaclerio