di Salvatore Schirone

I protestanti a Bari: tante chiese, pochi fedeli. Ma c'è il fenomeno ADI
BARI - Vivono bene anche senza un Papa, aborrono gerarchie e sacri privilegi, le loro guide si possono sposare, non venerano santi, angeli e reliquie. Stiamo parlando degli evangelici, presenti anche a Bari in un variegato arcipelago di chiese protestanti.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Chiesa Valdese, Battista, Avventista, Luterana, Pentecostale di Bethel, Assemblea di Dio in Italia, Chiesa di Cristo. Queste le denominazioni presenti a Bari. Ma se ci spostiamo in provincia, troviamo nomi ancora più strani: Chiesa dei fratelli, Oasi di vita, Chiesa internazionale "La parola di Salvezza". Ad esempio nel solo comune di Modugno ci sono ben quattro chiese: Chiesa Riformata (Calvinista), Assemblea di Dio, Chiesa di Bethel e chiesa apostolica di Cristo.  
 
E sì, perché da quando Lutero insegnò il principio "Sola Scriptura" il protestantesimo si è frammentato sempre più: tante chiese quante possono essere le diverse interpretazioni della Bibbia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Alcune hanno una lunga e ricca tradizione e una consolidata presenza a Bari, come la chiesa Valdese, la cui sede è in corso Vittorio Emanuele II o la chiesa Battista in corso Sonnino (vedi galleria fotografica). Dopo diversi anni di assenza, anche la comunità Luterana ha ripreso da due anni la sua attività con l'arrivo del pastore Helmut Schwalbe (in via Marelli).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
E poi ci sono gli Avventisti (in via Quasimodo), la Chiesa di Cristo (via Egnazia), delle chiese Pentecostali di Bethel (in Corso Mazzini e in via Luigi Pinto) e altre piccolissime comunità indipendenti come la “Chiesa dei Fratelli" (via Morea), il Centro Cristiano Evangelico Koinonia Mennonita (corso Alcide De Gasperi) e l’"Oasi di Vita" (via Trevisani).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Tutte “seguite” da poche decine di fedeli. Ruggiero Lattanzio è il pastore battista. «Se contiamo solo gli adulti che hanno professato la fede con il battesimo –dice - nella comunità di Bari siamo circa una trentina, ma con i bambini e i simpatizzanti siamo il doppio».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

 
E i rapporti tra queste comunità come sono? «Buoni, quasi tra tutti», risponde Lattazio. “Quasi”, infatti. Perché accanto a queste antiche chiese, in questi ultimi anni sono sorte nuove comunità molto attive e numerose. E per questo temute. Parliamo delle ADI, le assemblee di Dio. In città ce ne sono tre: in via Giovacchini (vedi galleria), in via Rosselli e in via Eraclide.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Lorenzo De Fano è uno dei pastori ADI più attivi. «Attualmente – afferma - siamo quasi 700, solo su Bari. Ma abbiamo moltissime chiese nella provincia e una realtà molto diffusa in Puglia e su tutto il territorio nazionale. Noi non crediamo al dialogo ecumenico e per questo non abbiamo nessun rapporto con gli altri evangelici che scendono a compromessi con i cattolici».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 
Don Angelo Romita, professore di ecumenismo della Facoltà Teologica Pugliese e delegato per l'ecumenismo della diocesi di Bari-Bitonto, spiega: «I fedeli delle Assemblee di Dio, sono un interessante fenomeno di risveglio cristiano, ma assumono un atteggiamento di intransigenza nei confronti dei cattolici e degli altri evangelici. Sono convinti di avere il dono dello Spirito Santo. Non fanno un proselitismo aggressivo, ma guardano tutti gli altri cristiani dall'alto in basso. Si tratta di una forma di "fondamentalismo benevolo", tanto per distinguerlo da quello dei Testimoni di Geova». 
 
Le Assemblee di Dio non hanno nessuna struttura organizzativa, rifiutano ogni tradizione che non sia biblica e ogni comunità si costituisce intorno al suo pastore. Annualmente a livello regionale e nazionale partecipano a raduni oceanici di preghiera o ritiri spirituali. Sarà questo il segreto del loro successo? 
 
Un raduno Adi tratto da "Antenna Evangelo":



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  • Vic - Buongiorno... volevo informare che io provengo dalla Chiesa Bethel di Corso Mazzini... e mi sembra che siamo più di una decina... facciamo poco più di 400 persone :)
  • Giusi - Il motivo per cui la chiesa di Corso Mazzini ha 400 persone è perché prima di essere Bethel era una chiesa ADI... cosa di cui non si ama tanto parlare. Io ho passato tanti anni in queste chiese e pur avendo incontrato tante brave persone a cui voglio tuttora bene, sono contenta di non farne più parte. Sono d'accordo con la definizione di "fanatismo", seppur in buona fede, ma ritengo che i "capi" delle ADI non siano affatto in buona fede, anzi ne sono piuttosto certa.
  • Lupo - io sono ADI e paragonarci a una setta come quella dei testimoni di geova... mi sembra un insulto... giusi non ho capito se sei felice di non far più parte delle ADI o altro xD
  • Fausto - Via Rosselli e via Eraclide sono due locali diversi della stessa comunità ADI. Le chiese locali ADI nella città quindi sono due e non tre. Già questo dimostra che l'articolo presenta imprecisioni. Poi se qualcuno fosse realmente interessato a dare dei numeri realistici e dovrebbe farlo anche solo per dovere di cronaca, ci entrerebbe e conterebbe le persone che ne fanno parte. Le Assemblee di Dio in Italia professano nella città di Bari dagli anni '60. E' molto probabile quindi che siano fra le denominazione più datate del territorio tra tutte quelle elencate. Non sono ne un 'fenomeno' moderno ne tanto meno in crescita. I numeri riportati faranno forse riferimento ad una realtà passata da 15 anni. Ma si sa che gli 'anziani' vivono di bei ricordi.
  • Non importa - "E sì, perché da quando Lutero insegnò il principio "Sola Scriptura" il protestantesimo si è frammentato sempre più" Questo sarcasmo se lo poteva risparmiare. Sa, si chiama "libertà religiosa", di cui grazie a Dio ancora godiamo, ma temo per poco tempo. Sì per qualcuno, magari nostalgico dei tempi dell'inquisizione quando la Chiesa-Stato Romana imperava su tutte le coscienze, è qualcosa di scandaloso e riprovevole.
  • Vincenzo - Tutto questo mi fa sorridere, la vera guida, il vero vicario sulla terra, è lo Spirito Santo, lo dice la scrittura, lo dice Gesù, è Lui (Lo Spirito Santo) che ci porta alla conoscenza attraverso la Rivelazione Cristo Gesù.. Solo Lui può insegnarci La Parola di Dio.. l' Apostolo Paolo nella lettera ai Galati lo dice espressamente, ovvero ricevette la rivelazione attraverso un'opera divina. Tutti possiamo accedere alla Verità, ad un rapporto personale con Dio, se solo invece di seguire l'uomo ci lasciassimo forgiare e correggere da Dio per mezzo della Sua Parola e per mezzo del Suo Santo Spirito.. Benedizioni ;)
  • amalia - ciao Salvatore, ti ho conosciuto tanti anni fa in Istiuto. Ora i capelli si sono imbiancati, ma dentro siamo sempre gli stessi, auguri di cuore per ciò che forma la tua vita,Amalia
  • DANIELE MANZARI - 864380...IN EFFETTI I CRISTIANI EVANGELICI SONO POCHI , I CATTOLICI INVECE SONO MOLTI.... MA SCUSATE LA MIA PRESUNZIONE SE VI RICORDO CHE NELLA BIBBIA E' SCRITTO: MOLTI SARANNO I CHIAMATI, POCHI, GLI ELETTI... TANTO VI DOVEVO DIRE... NULLA DI PIU'ì
  • rosaria - "Di fronte ai numerosi gruppi sorti sotto lo stendardo della Riforma, che non potevano andare d’accordo nelle loro interpretazioni delle Scritture, senza dubbio la seconda soluzione al problema fu l’asserzione che lo Spirito Santo avrebbe guidato il protestante a interpretare rettamente le Scritture. Naturalmente, chiunque dissentiva da te non poteva essere guidato dallo stesso Spirito. Il risultato fu che tutti i gruppi protestanti scristianizzavano quelli che differivano da loro. Ora, se questo approccio fosse valido, la storia ci avrebbe lasciato un singolo gruppo di protestanti che avevano rettamente interpretato le Scritture. Ma quale delle migliaia di denominazioni poteva essere? Ovviamente la risposta dipende da quale protestante avete come interlocutore. Di una cosa possiamo essere sicuri: ciascuno ritiene che probabilmente il proprio gruppo sia nel giusto. I primi cristiani come conoscevano il Vangelo, la vita e gli insegnamenti di Cristo, la vita di culto, che cosa credere sulla natura di cristo, e così via? Avevano solo la Tradizione orale tramandata dagli Apostoli. Di sicuro, molti nella Chiesa primitiva udirono queste cose direttamente dagli Apostoli stessi, ma molti di più erano quelli che non lo avevano fatto, soprattutto con il passare del primo secolo e la morte degli Apostoli. Le generazioni successive avevano accesso agli scritti degli Apostoli attraverso il Nuovo Testamento, ma la Chiesa primitiva dipendeva quasi interamente per la propria conoscenza della fede cristiana dalla Tradizione orale. Non solo la dottrina protestante della Sola Scriptura non è insegnata nelle Scritture: di fatto, è specificamente contraddetta dalle Scritture (1 Pietro , 20 : " Sappiate anzitutto questo: nessuna scrittura profetica va soggetta a privata spiegazione" ), che insegnano che anche la Santa Tradizione è normativa per i Cristiani (II Tessalonicesi 2:15; I Corinzi 11:2)".
  • rosaria - Separata dalla Sacra Tradizione , la solida roccia della Scrittura diviene una palla di creta, che può essere modellata in qualsiasi forma dai suoi manipolatori. Abusare delle Scritture e distorcerle non è un modo di onorarle, anche se ciò è fatto con l'intento di esaltarne l'autorità. Dobbiamo leggere la Bibbia; è la santa Parola di Dio. Ma per comprendere il suo messaggio, sediamoci umilmente ai piedi dei santi che si sono mostrati "facitori della Parola e non uditori soltanto" (Giacomo 1:22), e sono stati provati per le loro vite come degni interpreti delle Scritture. Andiamo da coloro che conobbero gli Apostoli, come i Santi Ignazio di Antiochia e Policarpo, se abbiamo una domanda sugli scritti degli Apostoli. Ascoltiamo dalla Chiesa. Le Scritture sono un condensato della Tradizione orale e pratica: prima è venuta la vita e la trasmissione vitale, poi la loro fissazione. Per piu' di 60 anni la Chiesa è esistita senza il N.T. , come fa la Scrittura ad essere sufficiente ? Accettiamo, pertanto, le tradizioni della Chiesa con un cuore sincero, e non con una moltitudine di razionalizzazioni. Dio infatti ha creato l’uomo per la rettitudine; questi invece ha cercato molti sotterfugi (Ecclesiaste 7:29). Non permettiamoci di imparare un nuovo tipo di fede condannato dalla tradizione dei Santi Padri. Il divino apostolo infatti dice, "Se qualcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema " (Galati 1:9). non esiste in tutta la Sacra Scrittura un singolo verso che insegni la dottrina della Sola Scriptura. Non ce n’è neppure uno che vi vada vicino. Oh sì, vi sono innumerevoli passi nella Bibbia che parlano della sua ispirazione, della sua autorità e della sua utilità: ma non esiste un passo nella Bibbia che insegni che sono la Scrittura abbia autorità per i fedeli. Se un tale insegnamento fosse anche solo implicito, allora di sicuro i primi Padri della Chiesa avrebbero insegnato anche questa dottrina, ma quale tra i Santi Padri ha mai insegnato una cosa simile?
  • rosaria - I Libri che abbiamo sia noi (Cattolici) che i Protestanti non sono le copie originali scritte dagli Autori, ma copie di copie, con delle variazioni del 75% sull´intero Nuovo Testamento, di cui 5% molto significative. Quindi poichè i libri della Bibbia non sono copie originali , chi ci garantisce la loro fedeltà scritturale, se non la Chiesa che attraverso la Tradizione Apostolica , ha potuto confermarne l'autenticità?
  • rosaria - A QUESTO PORTA IL PRINCIPIO LUTERANO DEL "SOLA SCRITTURA"...... AL RELATIVISMO, ALL'APOSTASIA http://lanuovabq.it/it/una-chiesa-evangelica-gay "Ci sono scrittori che, abusando del nome di teologi o della dignità della ricerca, sgranano ad una ad una le verità della fede cattolica, sfaldano, ignorandolo, il Magistero. Essi fanno dubitare di sapere che la verità di Dio è una e perfetta, che negata in un punto - tale è la sua interna logica ed armonia - è giocoforza negare tutto. Non comprendono che Dio ha affidato tutto ad un Magistero, il quale è tanto sicuro e divinamente garantito che si può affermare «quod Ecclesia semel docuit, semper docuit». http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/06/card-giuseppe-siri-il-falso-ecumenismo.html
  • rosaria - Ci sono molti passi oscuri nella Bibbia, di diffcile interpretazione. I battisti, che credono che sia impossibile che un cristiano perda la propria salvezza una volta "salvato," vedono un numero di passi che, a loro detta, insegnano piuttosto chiaramente la loro dottrina di "eterna sicurezza": per esempio, "perché i doni e la vocazione di Dio sono irrevocabili" (Romani 11:29), e "Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono; e io do loro la vita eterna e non periranno mai e nessuno le rapirà dalla mia mano" (Giovanni 10:27-28). Ma quando i battisti incappano in versi che sembrano insegnare che la salvezza può essere perduta, come "La giustizia del giusto non lo salverà nel giorno della sua trasgressione" (Ezechiele 33:12), allora usano i passi per loro "chiari" per risolvere i passi "oscuri." I metodisti, che ritengono che i credenti possano perdere la propria salvezza se voltano le spalle a Dio, non trovano in questi passi alcuna oscurità, e al contrario, vedono i summenzionati "testi-prova" dei battisti alla luce dei passi che essi ritengono "chiari." E così metodisti e battisti si scagliano addosso a vicenda versetti della Bibbia, meravigliandosi entrambi che gli altri non riescano a "vedere" ciò che a loro sembra così "chiaro." Mentre sostengono di essere obiettivi, essi piuttosto interpretano le Scritture secondo i loro schemi di tradizioni e dogmi (siano essi fondamentalisti o razionalisti liberali). Ciò che gli studiosi protestanti hanno fatto (se posso prendere liberamente a prestito una frase di Albert Schweitzer) è di guardare nel pozzo della storia per trovarvi il significato della Bibbia. Gli studiosi protestanti scelgono selettivamente i "fatti" e le "prove" che si adattano al loro programma, e quindi procedono, con conclusioni essenzialmente predeterminate dai loro assunti di base, ad applicare i loro metodi alle Sacre Scritture. E intanto, gli studiosi sia "liberali" che "conservatori," si descrivono come spassionati "scienziati." Poiché le università moderne non elargiscono dottorati a coloro che si limitano a tramandare la Verità incorrotta, questi studiosi cercano di sopraffarsi a vicenda ideando nuove teorie "creative." Questa è l’essenza stessa dell’eresia: novità, arroganti opinioni personali, e auto-inganno.


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