di Mattia Petrosino

Roberta, controfigura della Loren nel film girato a Bari: «Sophia colpita dal calore della città»
BARI – «Sophia? A Bari si è trovata benissimo ed è stata colpita dal calore dei baresi che le ha ricordato quello dei suoi napoletani». Parole della 50enne barese Roberta Porcu, che l’estate scorsa ha avuto l’onore di interpretare la controfigura della celebre attrice Sophia Loren nel film “La vita davanti a sé”, interamente girato a Bari. Il lungometraggio, uscito una settimana fa sulla piattaforma Netflix, ruota attorno all’incontro tra Momò, un orfanello di origine senegalese, e Madame Rosa, un’anziana donna sopravvissuta all’Olocausto che accoglie bambini figli di prostitute. Abbiamo intervistato Roberta (nella foto durante le riprese).Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Partiamo da lei, Roberta: come ha fatto a ottenere la parte?

Nel 2019 sono venuta a conoscenza del casting e così ho deciso di presentarmi alla prima selezione, senza però sapere che ruolo avrebbero assegnato. Mi ha esaminato Azzurra Martino, responsabile della fondazione Apulia Film Commission, la quale in quell’occasione mi ha rivelato che cercavano una controfigura. Poi, dopo un ulteriore provino, mi hanno richiamata per sostenere l’ultima audizione con il regista Edoardo Ponti, figlio della Loren: è rimasto colpito da me e ha pensato che fossi la persona adatta per questa parte.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Perché? Vi assomigliate molto?

Sicuramente. Molti della troupe mi hanno confessato che io e la Loren avevamo le stesse movenze. Ma anche fisicamente siamo simili: la sarta si è detta fortunata perché ho le misure e le circonferenze di Sophia. La prova poi l’ho avuta un giorno durante alcune riprese. 

Che cosa è avvenuto?

Ci trovavamo a Trani per girare e c’era un gruppo di signore che dal balcone gridava il nome di Sophia. Io ero truccata e vestita per girare per andare in scena e così, assieme ai tecnici, abbiamo deciso di fare uno scherzo. Ho alzato io la mano per salutarle e loro, contentissime, mi hanno ringraziato a squarciagola. Praticamente mi hanno confuso con lei.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Com’è stato interpretare la controfigura di una diva?

Per me è stato motivo d’orgoglio. Sono stata più volte sui set di altri lungometraggi ricoprendo il ruolo di figurante speciale, ma mai avrei immaginato che mi potesse capitare una tale fortuna.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Durante quali scene ha sostituito l’attrice?

Non posso essere specifica, perché lo spettatore non deve sapere dell’esistenza della controfigura quando guarda il film. Ciò che posso dire è che la mia è stata una parte “stand-in”, ovvero ho sostituito l’attrice nelle scene statiche, di lontananza o comunque in quelle in cui non veniva inquadrata frontalmente. Situazioni in cui non è necessario “disturbare” l’artista, perché a essere inquadrata è solo una parte del corpo, come la nuca o le spalle.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Parliamo della Loren: che tipo di persona è?

È una donna splendida, mi ha messo a mio agio sin dal primo giorno facendomi sentire importante: alla fine di ogni ciak mi ringraziava sempre sorridendomi. Per poi non parlare del suo indiscutibile amore per i bambini: con il protagonista Momò (Ibrahima Guye) ha creato un rapporto davvero speciale. E poi si è rivelata una persona molto simpatica, anche sul set.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ci racconti un episodio.

Stavamo lavorando alla scena della sua morte e il figlio Edoardo le dava indicazioni, suggerendole di muoversi il più lentamente possibile perché da un momento all’altro la sua vita sarebbe terminata. Ma a questa affermazione Sophia ha reagito facendo con le mani un bel paio di corna come segno di scongiura. Siamo scoppiati tutti a ridere.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

In quali zone di Bari avete girato?

Gli ambienti scelti dal regista sono stati la città vecchia, il murattiano, San Girolamo e Libertà. Luoghi che richiamano perfettamente lo stile e i colori “multietnici” dell’atmosfera del film.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

E Sophia che ha detto di Bari?

Si è trovata benissimo: il calore del popolo le ha fatto ricordare quello dei suoi napoletani. Le “barivecchiane” la fermavano ogni volta che giravamo, per farle i complimenti e chiacchierare e lei non ha mai rifiutato. Oltretutto ha riscontrato una certa somiglianza tra il centro storico di Bari e quello di Napoli: due luoghi bellissimi caratterizzati da vicoli stretti e tanto folklore.


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  • Francesco Capasso - Emozionante l'aver vissuto Sofia Loren a Bari, ma di sicuro ancor di più l'averla imitata nel suo essere donna, diva e madre protettiva di chi nella vita ha avuto peggior sorte di quella di splendere come lei ha fatto in un cielo di stelle!
  • pietro - Roberta mitico personaggio dello spettacolo. Brillante e eccellente intervista.


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