Aumenta il prezzo dei farmaci: tutta colpa dell'anno dispari
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venerdģ 11 gennaio 2013
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di Maria Bruno
Tutta colpa dell’anno in cui siamo appena entrati, poiché proprio ogni 24 mesi, durante gli anni dispari, le case farmaceutiche possono permettersi di rincarare il costo dei medicinali prodotti.
«I farmaci appartenenti alla fascia C e i parafarmaci fanno registrare l’aumento più sensibile», ci spiega una dottoressa in una farmacia di Bari. Maggiormente toccati dal rincaro, quindi, sarebbero i prodotti non rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale (quelli di fascia C, appunto) che comprendono svariate tipologie di medicinali come antidolorifici, ansiolitici, anticoncezionali, antinfiammatori, antidepressivi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Alcuni prodotti sanitari hanno subito un aumento notevole, anche del 20% . Non sono pochi i clienti che oggi dovranno pagare qualche farmaco sino a tre euro in più rispetto al 2012 - sottolinea una farmacista di Valenzano -. Questa variazione dipende dai produttori e non da noi. In tutte le farmacie molti medicinali, da ora in avanti, saranno venduti a maggior costo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Come si legge sul sito ufficiale dell'Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco), infatti, la legge prevede che per i cosiddetti medicinali “a pagamento”, il prezzo stabilito direttamente dalle ditte produttrici possa essere ridotto in qualunque momento e aumentato solo ogni 24 mesi, a gennaio, durante gli anni dispari. Il rincaro in questo caso deve comunque sempre tener conto dell'inflazione programmata e non può superarla.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Diverso è il discorso per i farmaci omeopatici e per quelli di libera vendita, detti “da banco”, il cui costo viene deciso dal titolare della farmacia e può aumentare quando egli lo ritiene opportuno. Per i medicinali rimborsati dal Servizio Sanitario Nazionale, quelli di classe A, invece, ogni variazione del prezzo è frutto di una obbligatoria contrattazione tra l'Aifa e le ditte che commercializzano i farmaci.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Ma sulla confezione del mio farmaco c’è ancora il vecchio prezzo», nota un attento cliente. Tutto regolare, durante i primi mesi dell’anno in cui il prezzo aumenta sono tante le confezioni che non riportano il costo aggiornato (poiché prodotte prima dell’aumento), ma devono essere comunque vendute con il nuovo prezzo magari specificato dal farmacista tramite applicazione di un’etichetta.
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Maria Bruno
Maria Bruno
I commenti
- sante - D'accordo sull'aumento a gennaio degli anni dispari, però perchè debbo pagare il prezzo aumentato quando sulla confezione è ancora mostrato il vecchio prezzo apposto dal produttore? Non vi sembra un guadagno illec ito della farmacia (che acquistò al vecchio costo)?