di Katia Moro

Ferdinando, a 12 anni crea app e gestisce Wikipedia: «Ma spesso non vengo capito»
BARI – «Partecipo a tutte le assemblee di condominio perché mi piace essere aggiornato sulle leggi e le novità in campo economico». A parlare non è un affermato avvocato, ma un ragazzino di 12 anni appena compiuti: il suo nome è Ferdinando (nella foto) ed abita nel rione San Girolamo di Bari.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Lui è un “piccolo genio” che al posto di giocare a pallone o alla playstation come i suoi amici, studia non solo il Diritto ma anche le nuove tecnologie, tanto da creare applicazioni per smartphone e aggiornare e gestire continuamente le pagine di Wikipedia, di cui è editore attivo. Ha persino tenuto una conferenza sul funzionamento dell’enciclopedia online: il 23 marzo, davanti agli adulti della “Scuola open source”.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Abbiamo incontrato Ferdinando nella Duse di San Girolamo, la scuola media dove frequenta la prima classe (vedi video). Con la sua faccia simpatica e lo sguardo dolce che fa capolino dietro la montatura blu degli occhiali da vista, ci parla delle sue passioni in un italiano perfetto. «Io amo il web e la tecnologia e da grande voglio fare l’ingegnere informatico, non ho dubbi», afferma risoluto.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Purtroppo ciò che non gli interessa proprio è lo sport - ammette il padre Andrea, evidenziando (da medico qual è) quanto il figlio avrebbe bisogno di fare un po’ di moto -. D’altronde sin da quando era bambino ha mostrato da subito una grande attitudine per le nuove tecnologie. Ha iniziato smanettando sul cellulare. Poi a 5 anni ha cominciato a tenere a noi adulti delle vere e proprie lezioni con tanto di slide che faceva scorrere su supporto informatico».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Crescendo Ferdinando è diventato addirittura “consulente” di una serie di associazioni, quali quella degli “Amici del Cuore” o la Simeu (Società Italiana di Medicina d'Emergenza e Urgenza) per la quale cura e gestisce il sito web.  E’ accaduto anche che il primario del padre abbia telefonato a casa per chiedere al figlio un aiutino o che lo zio avvocato si sia rivolto a lui per farsi creare un’apposita “app” utile per il suo lavoro.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Il problema è che così facendo il ragazzino si ritrova ad avere più contatti con gli adulti che con i suoi coetanei. Lo ammette lui stesso. «Io ci tengo ad avere amici anche della mia età – dice – ma non è semplice perché spesso non mi capiscono e abbiamo interessi diversi. Per esempio tento di far capire loro com’è bello e importante studiare e conoscere nuove cose, ma difficilmente mi ascoltano. Ecco perché preferisco stare con i grandi».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Ma lui a una “normale” scuola purtroppo deve andarci, anche perché in Italia non sono previsti istituti ad hoc per “bambini prodigio”. I suoi docenti sono così costretti a inventarsi di volta in volta qualcosa per fornigli  motivazioni.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«Ho compreso subito di avere a che fare con un ragazzino speciale, dalle capacità e maturità superiori alla norma – racconta Laura, la sua insegnante di Lettere - e devo ammettere che a volte ho il timore di poterlo annoiare perché lui si trova sicuramente a un livello superiore rispetto ai suoi compagni. Per questo cerco di gratificarlo magari chiedendogli una mano per barcamenarmi nella giungla delle infinite leggi scolastiche».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Insomma Ferdinando rischia di essere un pesce fuor d’acqua in una classe di alunni “normali”. «Tengo però a sottolineare che suoi compagni sono molto orgogliosi di lui – conclude Laura – . E anche Ferdinando, nonostante le indubbie difficoltà di relazione, fa di tutto per mantenere con i suoi coetanei un atteggiamento umile e generoso. E’ sempre pronto a mettersi a disposizione per aiutarli nei compiti. Forse anche troppo».  

Nel video (di Gianni de Bartolo) il nostro incontro con Ferdinando:


 


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  • Signorello Giada - Bravissimo Ferdy!💘


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