L'oroscopo: bisogna crederci? Gli astrologi: «Macchè, è solo un gioco»
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venerdì 4 marzo 2016
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di Mina Barcone
«Gli oroscopi? Vengono fatti più che altro per gioco - spiega infatti la 60enne astrologa pugliese Franca Mazzei -. Chi li scrive si sofferma sull'influenza che il movimento dei pianeti può trasmettere quando transitano nei 12 segni zodiacali. Per esempio il passaggio di Venere nella porzione di zodiaco dei Pesci può indicare un'imminente situazione favorevole in amore per chi è nato sotto quel segno. Ma si tratta di un'informazione poco specifica che di sicuro non vale per tutti».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Del resto ci sarà un motivo se le prime teorie astrologiche furono elaborate 3500 anni fa dai Babilonesi, mentre gli oroscopi hanno preso piede soltanto all'inizio del 900 come riempitivi degli almanacchi americani.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Sì perché per realizzare un oroscopo – continua Franca – non bisogna essere necessariamente un astrologo: ci si può benissimo improvvisare, tanto chi ti viene a controllare?». «Per interpretare le stelle non servono certo dei titoli di studio, ma basta consultare un paio di libri sul tema – ribadisce la 30enne Jinny, un’astrologa di Milano che cura anche un blog sull'argomento -. L'oroscopo è essenzialmente intrattenimento e nessun astrologo serio si sognerebbe di affermare il contrario».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
«Certo, anche agli astrologi veri in realtà può capitare di fare oroscopi – avverte la Mazzei - ma proprio per questo, come nel mio caso, si tende ad essere meno seri, si cerca di utilizzare un tono ironico e giocoso trattandosi di mere indicazioni di massima. Anche se ovviamente per la legge dei grandi numeri di tanto in tanto ci si prende pure».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
A questo punto però sorge spontanea una domanda: se gli astrologi di solito non si impegnano nella stesura degli oroscopi, di cosa si occupano allora? «Il nostro compito è quello di decifrare il cosiddetto “tema natale”», ci risponde Simone, 30enne di Tivoli, in provincia di Roma.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Il carattere e gli interessi di una persona dipenderebbero, secondo gli astrologi, dalla posizione assunta al momento della sua nascita da una serie di elementi astronomici quali i pianeti, l'ascendente, il discendente, lo zenit e il nadir. «Perché le stelle – spiega l’astrologa leccese July - indicano il cammino da percorrere nella vita. Noi attraverso la loro osservazione possiamo quindi fornire dei consigli, anche se non siamo certo in grado di indovinare il futuro delle persone».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Questo “fornire consigli” ha un nome e viene chiamato “counseling atrologico". In Italia esistono diverse scuole private ideate per formare la figura del counselor. Tra le più rinomate c'è il Centro italiano di discipline astrologiche, fondato a Torino nel 1970 e che prevede nel programma di studi materie come astronomia, mitologia e storia.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
Chi supera questi corsi ottiene l'accesso a un albo “professionale” che pur regalando una maggiore credibilità al neo astrologo, non gli permette di far valere il suo ruolo, visto che l’albo non è riconosciuto dallo Stato Italiano. Magari un giorno l’astrologia verrà studiata nelle Università? Chissà. Chiediamolo alle stelle.
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