di Vincenzo Drago e Mina Barcone

«Suo figlio è in stato di fermo»: anche a Bari arriva la truffa del falso incidente
BARI - "Buonasera, la informo che suo figlio ha avuto un incidente d'auto con l'assicurazione scaduta: se non vuole che lo arrestino può scegliere di pagare immediatamente un risarcimento". Se ricevete una telefonata del genere non lasciatevi prendere dal panico e soprattutto non scucite un euro prima di esservi accertati dell'accaduto: potrebbe trattarsi della truffa del "falso incidente" che da circa un mese mette in apprensione diversi cittadini baresi.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Si tratta di un imbroglio tutt'altro che originale visto che nel 2015 è già stato denunciato in decine di città italiane come Roma, Pavia, Pisa, Agrigento, Pescara e Lecce. Uno degli impostori contatta la vittima spacciandosi per carabiniere e la mette al corrente di un fantomatico sinistro commesso da un suo parente. Quest'ultimo, secondo la versione del furfante, si trova in stato di fermo e può evitare il carcere solo con il pagamento di una grossa somma a un presunto avvocato, ovviamente un complice della frode.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Difficile cascarci, verrebbe da pensare. Eppure, leggiamo su articoli di cronaca di altre regioni, che c'è chi in preda all'ansia del momento ha consegnato senza batter ciglio migliaia di euro, salvo poi rendersi conto in seguito di aver fatto una sciocchezza.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Di sicuro però non hanno abboccato il 30enne barese Alessandro e i suoi genitori, che due settimane fa si sono ritrovati in una situazione simile. «Uno dei malintenzionati ha chiamato mio padre, forse perchè è anziano - racconta il ragazzo - mettendo in piedi una storia assurda. Presentandosi come un carabiniere, gli ha riferito che mi trovavo al secondo piano del Tribunale di Bari sorvegliato dalle forze dell'ordine, il tutto per aver guidato in stato di ebbrezza e aver provocato uno scontro tra due macchine».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

«A quel punto è scattata la richiesta di soldi - prosegue il giovane -, indispensabili a suo dire per non farmi rinchiudere in galera: tre bollettini da 1500 euro l'uno, da pagare di persona al legale dell'inesistente controparte. Ma per fortuna mia madre ha mantenuto il sangue freddo. Contemporaneamente infatti ha avuto la prontezza di telefonarmi e così, dopo avermi consultato, ha fermato mio padre prima che prendesse accordi con questi ciarlatani».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)


Un episodio che somiglia molto a quello capitato all'inizio di ottobre a un altro barese, il 45enne Antonio. «È mezzogiorno quando una fantasiosa agenzia di assicurazioni contatta mio padre - sottolinea il malcapitato in un post pubblicato su Facebook - dicendogli che cercano me. Il motivo? Il tagliando assicurativo scaduto. Combinazione, dopo cinque minuti gli arriva un'altra telefonata: si tratta di un "carabiniere" che lo avvisa di un mio coinvolgimento in un incidente stradale».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Stavolta la cifra domandata per scongiurare guai è di 2500 euro. «Lì per lì mio padre acconsente al pagamento - prosegue Antonio - e cerca di contattarmi per capirci qualcosa in più, ma il mio cellulare risulta stranamente occupato: c’era un numero sconosciuto che continuava a chiamarmi. Passa qualche altro minuto e sente suonare la porta. Lui apre pensando si tratti di mia sorella, ma gli si presenta davanti il finto avvocato giunto velocemente per ritirare l'indennizzo».Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

L'estraneo riesce quasi ad accomodarsi in cucina, ma la linea telefonica torna provvidenzialmente attiva e il padre di Antonio riesce a parlare con il figlio. «Il complice, un signore alto e grosso, è così fuggito allontanandosi a bordo di una Fiat Punto nera», conclude il 45enne.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)

Indizi questi che potrebbero tornare utili a chi volesse smascherare il truffatore. Una cosa è certa, in caso di cattura, il sedicente avvocato continuerebbe ad avere a che fare con i carabinieri, quelli veri però.Notizia di proprietà della testata giornalistica © Barinedita (vietata la riproduzione)
 


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Vincenzo Drago
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Mina Barcone
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  • Daniele - È successo anche a noi. Ha chiamato uno spacciandosi per avvocato ed ha mandato il suo "incaricato" e complice a prendere i soldi.


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